Recensione
Another
7.0/10
Recensione di Maho Misawa
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Quando il genere horror negli anime scarseggia il pubblico più affiatato del genere logicamente comincia a risentirne. Yukito Ayatsuji ne ha purtroppo risentito anche lui, e allora si è rimboccato le mani e si è brillantemente messo all'opera con "Another", cucendo sul telo tutti i componenti horror che caratterizzano anime di questo genere, un insieme di elementi base mescolati alla suspense tipica degli horror, che in "Another" hanno caratterizzato specificamente due fasi.
La prima è la caratterizzazione dei personaggi, che dalla prima loro apparizione nell'anime manifestano già un'aura misteriosa che con il passare degli episodi non farà altro che comportare colpi di scena.
La seconda sono le morti dei vari personaggi, che sono caratterizzati con una cura tale che a volte riescono a cogliere lo spettatore impreparato. Un elemento a favore dei componenti prima citati è la colonna sonora, improvvisamente estasiante e molto misteriosa, che ben venga in questo meraviglioso anime. Elemento fondamentale è la trama, che a differenza di parecchi anime non ha inizio né fine, ma ha più inizi che portano a un solo scopo. L'istinto omicida di Ayatsuji si manifesta in modo spettacolare con carneficine, sangue dappertutto in ogni singolo episodio uniti alla drammaticità di "Another", che a volte riesce davvero a stupire.
La storia verte su Koichi Sakakibara, un ragazzo malato di cuore che da Tokio si trasferisce a Yomiyama, dove viene inserito in una classe, dove tanti anni fa proprio nella terza sezione morì una ragazza per una strana maledizione che si manifesta ogni anno nella classe. Diramandosi la trama Sakakibara scopre che in realtà nella classe c'è una persona già morta che è la causa di alcuni decessi che avvengono nella sua classe, come ad esempio una ragazza che si impala all'ombrello scivolando e un altro amico di Sakakibara che muore di infarto improvvisamente. Sakakibara fa amicizia con una ragazza di nome Misaki, che era la sorella gemella della ragazza che è morta. Tutti ritengono in classe che sia lei la "Ragazza Fantasma" e tendono a ignorarla per esorcizzare la maledizione, ma sfortunatamente Sakakibara le rivolge la parola e da quel momento viene ignorato anche lui. Sentendosi ignorato da tutti stringe un profondo legame con la ragazza, il che comporta allo svolgere indagini sulla terza classe con lei stringendo il rapporto sociale che la ragazza aspettava da anni. La ragazza (con una benda decorosamente sull'occhio perché a detta sua "vede il colore della morte") si comporta in modo normale , senza alcun risentimento in ciò che fa dando la carica al nostro protagonista di agire d'impulso sempre.
Se anche Ayatsuji con quest'anime abbia agito d'impulso questo non si può sapere, l'importante è che abbia agito. "Another" è un titolo con suspense su suspense unito a un comparto tecnico meravigliosamente ordinario senza errori o effetti visivi distorti. Spettacolare è l'assenza di onomatopee o personaggi in versione chibi, come accade spesso, fatto che lo rende invece molto serio e reale.
La prima è la caratterizzazione dei personaggi, che dalla prima loro apparizione nell'anime manifestano già un'aura misteriosa che con il passare degli episodi non farà altro che comportare colpi di scena.
La seconda sono le morti dei vari personaggi, che sono caratterizzati con una cura tale che a volte riescono a cogliere lo spettatore impreparato. Un elemento a favore dei componenti prima citati è la colonna sonora, improvvisamente estasiante e molto misteriosa, che ben venga in questo meraviglioso anime. Elemento fondamentale è la trama, che a differenza di parecchi anime non ha inizio né fine, ma ha più inizi che portano a un solo scopo. L'istinto omicida di Ayatsuji si manifesta in modo spettacolare con carneficine, sangue dappertutto in ogni singolo episodio uniti alla drammaticità di "Another", che a volte riesce davvero a stupire.
La storia verte su Koichi Sakakibara, un ragazzo malato di cuore che da Tokio si trasferisce a Yomiyama, dove viene inserito in una classe, dove tanti anni fa proprio nella terza sezione morì una ragazza per una strana maledizione che si manifesta ogni anno nella classe. Diramandosi la trama Sakakibara scopre che in realtà nella classe c'è una persona già morta che è la causa di alcuni decessi che avvengono nella sua classe, come ad esempio una ragazza che si impala all'ombrello scivolando e un altro amico di Sakakibara che muore di infarto improvvisamente. Sakakibara fa amicizia con una ragazza di nome Misaki, che era la sorella gemella della ragazza che è morta. Tutti ritengono in classe che sia lei la "Ragazza Fantasma" e tendono a ignorarla per esorcizzare la maledizione, ma sfortunatamente Sakakibara le rivolge la parola e da quel momento viene ignorato anche lui. Sentendosi ignorato da tutti stringe un profondo legame con la ragazza, il che comporta allo svolgere indagini sulla terza classe con lei stringendo il rapporto sociale che la ragazza aspettava da anni. La ragazza (con una benda decorosamente sull'occhio perché a detta sua "vede il colore della morte") si comporta in modo normale , senza alcun risentimento in ciò che fa dando la carica al nostro protagonista di agire d'impulso sempre.
Se anche Ayatsuji con quest'anime abbia agito d'impulso questo non si può sapere, l'importante è che abbia agito. "Another" è un titolo con suspense su suspense unito a un comparto tecnico meravigliosamente ordinario senza errori o effetti visivi distorti. Spettacolare è l'assenza di onomatopee o personaggi in versione chibi, come accade spesso, fatto che lo rende invece molto serio e reale.