Recensione
Sacred Seven
6.0/10
Un ragazzo di nome Arma Tandoji, studente delle superiori, possiede dei poteri particolari. Pare che tale forza giunga da meteoriti caduti sulla terra, rocce che hanno il potere di influenzare il DNA (migliorandolo e rafforzandolo). Col suo potere dovrà sconfiggere le "pietre malvagie", per salvare la piccola e misteriosa Ruri Aiba, la bambina che spiega al protagonista di quale potere straordinario può usufruire.
L'anime è stata una co-produzione giappo-statunitense, con la cooperazione canadese. Ideato per il mercato anglosassone, ha tuttavia avuto il contributo di ben cinque network giapponesi al fine di renderlo stilisticamente in linea con i prodotti della concorrenza, pur inserendo anche aspetti estetici che strizzassero l'occhio ai followers americani.
I dodici episodi non riescono mai a raggiungere il climax che si presume si celi dietro a un arco narrativo apparentemente buono, ma debole nel complesso. L'animazione è ottimale e gli scontri tra Arma e gli antagonisti sono spettacolari, tuttavia relegati in secondo piano.
Personalmente l'ho apprezzata, tuttavia è una serie che ritengo "senza capo né coda", nel senso che non ha una particolare caratteristica che potesse inserirla in un percorso di successo. La seconda serie tanto prevista è stata invece bloccata per la mancanza di fandom.
Un'occasione sprecata.
L'anime è stata una co-produzione giappo-statunitense, con la cooperazione canadese. Ideato per il mercato anglosassone, ha tuttavia avuto il contributo di ben cinque network giapponesi al fine di renderlo stilisticamente in linea con i prodotti della concorrenza, pur inserendo anche aspetti estetici che strizzassero l'occhio ai followers americani.
I dodici episodi non riescono mai a raggiungere il climax che si presume si celi dietro a un arco narrativo apparentemente buono, ma debole nel complesso. L'animazione è ottimale e gli scontri tra Arma e gli antagonisti sono spettacolari, tuttavia relegati in secondo piano.
Personalmente l'ho apprezzata, tuttavia è una serie che ritengo "senza capo né coda", nel senso che non ha una particolare caratteristica che potesse inserirla in un percorso di successo. La seconda serie tanto prevista è stata invece bloccata per la mancanza di fandom.
Un'occasione sprecata.