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Comincio col dire che Ponyo sulla scogliera è una vera festa per gli occhi, una prova di elevato virtuosismo grafico, capace di incantare col suo fluire di immagini e colori che ci trasportano in un mondo vivo e animato. Ma, lasciando da parte le splendide animazioni e i caldi colori, quello che resta sotto è ben poca cosa.
La storia è infatti molto semplice, troppo semplice a dire il vero e così lineare nello svolgimento da risultare oltremodo scontata. In certe storie, si sa, il lieto fine è assodato, ma ci sono comunque situazioni in cui, almeno a livello emotivo, si pensa "andrà davvero tutto bene?", in cui la nostra sicurezza del lieto fine vacilla un po'. In Ponyo no. Con forse una sola eccezione, la scena dello tsunami, mancano situazioni capaci di tenere alta la tensione, di catturare l'attenzione dello spettatore. Tutto va come deve andare, senza sconvolgimenti o vere difficoltà. E ciò è francamente noioso.

Passando ai personaggi, i due protagonisti, Sosuke e Ponyo, quasi intrappolati nel loro ruolo di bambini innocenti e innamorati l'uno dell'altro, non emergono minimamente come caratterizzazione, limitandosi a fare quello che devono fare, ossia superare le peripezie (se così vogliamo chiamarle…) che li dividono con coraggio e innocenza, ma anche spensieratezza. Più interessanti appaiono i personaggi adulti, in particolare le due madri rappresentano due figure a prima vista opposte, umana e sempre presente quella di Sosuke, misteriosa, ultraterrena e sfuggente quella di Ponyo, ma entrambe sono accomunate dall'amore e dalla gentilezza verso i loro figli. Infine, il personaggio che più mi ha ispirato simpatia, ossia Fujimoto. Inizialmente sembra essere il cattivo di turno, ma presto si rivela per quello che è: un padre ultra protettivo e incompetente, che cerca solo di fare ciò che ritiene giusto per sua figlia. Una figura che fa quasi tenerezza.

In conclusione Ponyo sulla scogliera è un anime che, con una storia semplice ma dolce e una vivace grafica, cerca di incantare lo spettatore. A causa della povertà della storia però, questo incanto risulta spezzato, e il film, senza riuscire a coinvolgere ed emozionare lo spettatore, si trascina verso la sua naturale, e ovvia, conclusione.
Lo consiglio comunque ai più piccoli e a chi cerca una storia semplice ma sorretta da buone animazioni.
Voto: 6,5.