Recensione
La principessa mononoke
9.0/10
Ho guardato questo film d'animazione approfittando del recente passaggio al cinema, prima non l'avevo mai visto quindi non sono in grado di fare un confronto tra il vecchio adattamento e il nuovo, ma per quanto mi riguarda sono rimasto abbastanza soddisfatto del doppiaggio.
Pur conoscendo Miyazaki non sapevo cosa aspettarmi, ho volutamente evitato di leggere trame, recensioni e commenti per non farmi influenzare il giudizio, e sono rimasto molto positivamente colpito. Non starò a spiegare la trama perché la si può già trovare in questa pagina e un po' ovunque, lascerò solo le mie personali impressioni.
Innanzitutto una delle cose che mi ha più colpito è la complessità della storia: sono uscito dalla sala pensando: 'questo non è un film per bambini', come del resto testimoniavano le facce vagamente confuse di quei pochi che erano presenti in sala. Non è neanche un film banalmente ecologista. Sebbene questo tema sia di primaria importanza, esso non viene spiattellato in un ovvietà di buonismo, ma anzi, viene immerso in un mondo fantastico fatto di chiaroscuri e di tonalità di grigio, dove per tutto il tempo non c'è mai una chiara e netta distinzione fra bene e male, buoni e cattivi, ogni fazione ha delle ragioni e la porta avanti più o meno come riesce a farlo, spesso sbagliando. Alla fine di tutto credo che il vero vincitore sia la vita, che continua nonostante tutto, che tu sia animale o uomo fai comunque parte della stessa terra, e se dopo la guerra si riesce a riprendersi con nuovi e rinnovati intenti di comprensione reciproca, allora c'è una speranza per un futuro migliore.
La cornice dell'ambientazione mi è piaciuta molto, adoro lo stile di disegno dello studio Ghibli. Inoltre la colonna sonora la reputo riuscitissima (il buon Joe Hisaishi non sbaglia mai un colpo), la quale riesce a caricare del giusto pathos i momenti più travolgenti e a far emergere anche i momenti di silenzio in cui si è circondati dalla natura placida e dai suoi suoni.
Ho trovato i personaggi molto simpatici, caratterizzati chi più chi meno (ad esempio la principessa ha un carattere abbastanza standard, ma mi è comunque rimasta piacevolmente impressa, e le viene dato un fascino particolare che trovo irresistibile), e le varie bestie molto ben sfaccettate, molto umane nel loro modo di essere.
Se volessi proprio trovargli qualche difetto, direi il ritmo un po' lento in alcuni punti (ma bisogna anche considerare che il film è del 1997, ha più di quindici anni) e il doppiaggio degli animali: immagino sia molto difficile far parlare decentemente degli animali, ma probabilmente il loro doppiaggio poteva essere un poco più oculato.
In definitiva, credo che La Principessa Mononoke sia un must per gli appassionati di animazione nipponica, ma è caldamente consigliato a chiunque, magari non ai bambini più piccoli per via dei temi non immediati e per qualche scena non troppo all'acqua di rose. È di alto livello sia paragonato alle altre opere in patria che ai film d'animazione occidentali. Il mio voto non può essere meno di 9.
Pur conoscendo Miyazaki non sapevo cosa aspettarmi, ho volutamente evitato di leggere trame, recensioni e commenti per non farmi influenzare il giudizio, e sono rimasto molto positivamente colpito. Non starò a spiegare la trama perché la si può già trovare in questa pagina e un po' ovunque, lascerò solo le mie personali impressioni.
Innanzitutto una delle cose che mi ha più colpito è la complessità della storia: sono uscito dalla sala pensando: 'questo non è un film per bambini', come del resto testimoniavano le facce vagamente confuse di quei pochi che erano presenti in sala. Non è neanche un film banalmente ecologista. Sebbene questo tema sia di primaria importanza, esso non viene spiattellato in un ovvietà di buonismo, ma anzi, viene immerso in un mondo fantastico fatto di chiaroscuri e di tonalità di grigio, dove per tutto il tempo non c'è mai una chiara e netta distinzione fra bene e male, buoni e cattivi, ogni fazione ha delle ragioni e la porta avanti più o meno come riesce a farlo, spesso sbagliando. Alla fine di tutto credo che il vero vincitore sia la vita, che continua nonostante tutto, che tu sia animale o uomo fai comunque parte della stessa terra, e se dopo la guerra si riesce a riprendersi con nuovi e rinnovati intenti di comprensione reciproca, allora c'è una speranza per un futuro migliore.
La cornice dell'ambientazione mi è piaciuta molto, adoro lo stile di disegno dello studio Ghibli. Inoltre la colonna sonora la reputo riuscitissima (il buon Joe Hisaishi non sbaglia mai un colpo), la quale riesce a caricare del giusto pathos i momenti più travolgenti e a far emergere anche i momenti di silenzio in cui si è circondati dalla natura placida e dai suoi suoni.
Ho trovato i personaggi molto simpatici, caratterizzati chi più chi meno (ad esempio la principessa ha un carattere abbastanza standard, ma mi è comunque rimasta piacevolmente impressa, e le viene dato un fascino particolare che trovo irresistibile), e le varie bestie molto ben sfaccettate, molto umane nel loro modo di essere.
Se volessi proprio trovargli qualche difetto, direi il ritmo un po' lento in alcuni punti (ma bisogna anche considerare che il film è del 1997, ha più di quindici anni) e il doppiaggio degli animali: immagino sia molto difficile far parlare decentemente degli animali, ma probabilmente il loro doppiaggio poteva essere un poco più oculato.
In definitiva, credo che La Principessa Mononoke sia un must per gli appassionati di animazione nipponica, ma è caldamente consigliato a chiunque, magari non ai bambini più piccoli per via dei temi non immediati e per qualche scena non troppo all'acqua di rose. È di alto livello sia paragonato alle altre opere in patria che ai film d'animazione occidentali. Il mio voto non può essere meno di 9.