Recensione
The Eccentric Family
7.0/10
"Uchoten Kazoku" è stata senza dubbio una delle serie più apprezzate del 2013 (e i Nekoawards lo hanno ampiamente dimostrato). Ora, mi sento tuttavia di andare un po' in controtendenza rispetto alla maggioranza. Ovvero non credo che questa serie si possa considerare un capolavoro: un anime simpatico e tutto sommato carino sì, ma francamente non di eccelso livello.
L'aspetto più elogiato dal pubblico è stata la storia e la sceneggiatura. Ora, francamente credo che esse siano decisamente sopravvalutate: non solo non mi hanno colpito particolarmente, ma anzi mi hanno in diverse occasioni decisamente annoiato. Soprattutto nella prima parte dell'anime ero sinceramente in dubbio se continuare la visione oppure no, proprio perché la regia non è riuscita a catturare stabilmente la mia attenzione; verso la fine il discorso migliora, però se alla fine sono arrivato è stato soprattutto perché volevo vedere interamente con i miei occhi che cosa ci fosse di tanto meraviglioso in questa serie.
Per certi versi questo è indubbiamente un peccato: il potenziale era tanto, specie in virtù della meravigliosa ed estremamente suggestiva ambientazione, che pesca a piene mani nel folklore nipponico e rende la serie estremamente appetitosa per chi ammira o semplicemente aspira a conoscere questo mondo. E penso che sia stato questo approccio ad aver fatto calcare la mano con gli applausi, perché al di là dello scenario intrigante in cui stanno a muoversi, i personaggi non hanno suscitato in me il grande interesse che mi sarei aspettato. Li ho trovati assurdi, sì, ma più tendenti allo "stupido" che al "genio folle".
Diverse loro reazioni e comportamenti, poi, mi hanno fatto storcere il naso non poco, ben oltre il limite del buon senso. Esempio sommo di questo l'assurdo rapporto che si viene a creare tra il protagonista e un uomo che non solo gli ha (letteralmente) mangiato il padre, ma parla con lui con grande disinvoltura di come fosse incredibilmente buono lo stufato in cui aveva cucinato il suo predecessore e di come non vedesse l'ora di provare nuovamente quei sapori squisiti.
Assolutamente raccapricciante come senso dell'umorismo, anche volendo prenderla con spirito.
Ora, mi si verrà a dire: "Eh ma guarda che quelli sono tanuki, in loro scorre il sangue dei folli", ecc. Beh, per me questo genere di cose è troppo irrazionale anche per un folle. Mah...
Dal punto di vista tecnico ho trovato i disegni un po' semplici, ma comunque di buona qualità; non ho critiche particolari alla colonna sonora, che non mi ha impressionato né in positivo né in negativo.
Veniamo quindi alla valutazione:
Trama: 7,5
Personaggi: 4
Finale: 7
Grafica: 8
Sonoro: 7
Penso che 7 sia un voto che ben descriva la serie. Non un brutto prodotto, ma assolutamente non un capolavoro.
L'aspetto più elogiato dal pubblico è stata la storia e la sceneggiatura. Ora, francamente credo che esse siano decisamente sopravvalutate: non solo non mi hanno colpito particolarmente, ma anzi mi hanno in diverse occasioni decisamente annoiato. Soprattutto nella prima parte dell'anime ero sinceramente in dubbio se continuare la visione oppure no, proprio perché la regia non è riuscita a catturare stabilmente la mia attenzione; verso la fine il discorso migliora, però se alla fine sono arrivato è stato soprattutto perché volevo vedere interamente con i miei occhi che cosa ci fosse di tanto meraviglioso in questa serie.
Per certi versi questo è indubbiamente un peccato: il potenziale era tanto, specie in virtù della meravigliosa ed estremamente suggestiva ambientazione, che pesca a piene mani nel folklore nipponico e rende la serie estremamente appetitosa per chi ammira o semplicemente aspira a conoscere questo mondo. E penso che sia stato questo approccio ad aver fatto calcare la mano con gli applausi, perché al di là dello scenario intrigante in cui stanno a muoversi, i personaggi non hanno suscitato in me il grande interesse che mi sarei aspettato. Li ho trovati assurdi, sì, ma più tendenti allo "stupido" che al "genio folle".
Diverse loro reazioni e comportamenti, poi, mi hanno fatto storcere il naso non poco, ben oltre il limite del buon senso. Esempio sommo di questo l'assurdo rapporto che si viene a creare tra il protagonista e un uomo che non solo gli ha (letteralmente) mangiato il padre, ma parla con lui con grande disinvoltura di come fosse incredibilmente buono lo stufato in cui aveva cucinato il suo predecessore e di come non vedesse l'ora di provare nuovamente quei sapori squisiti.
Assolutamente raccapricciante come senso dell'umorismo, anche volendo prenderla con spirito.
Ora, mi si verrà a dire: "Eh ma guarda che quelli sono tanuki, in loro scorre il sangue dei folli", ecc. Beh, per me questo genere di cose è troppo irrazionale anche per un folle. Mah...
Dal punto di vista tecnico ho trovato i disegni un po' semplici, ma comunque di buona qualità; non ho critiche particolari alla colonna sonora, che non mi ha impressionato né in positivo né in negativo.
Veniamo quindi alla valutazione:
Trama: 7,5
Personaggi: 4
Finale: 7
Grafica: 8
Sonoro: 7
Penso che 7 sia un voto che ben descriva la serie. Non un brutto prodotto, ma assolutamente non un capolavoro.