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Una notte come tante altre, almeno in apparenza, ma così non è. Sulla Terra arrivano dei misteriosi parassiti che entrano nel corpo umano e, dopo averne mangiato il cervello, prendono il totale controllo del corpo del malcapitato. Così non avviene per Shinichi Izumi, il nostro protagonista, che, dopo una serie di peripezie, blocca il parassita nella sua mano destra e questo rimane lì, prendendo possesso solo di quella. Ma c'è una cosa che Shinichi e il resto del mondo umano scopriranno presto, ovvero che questi parassiti si nutrono solo di loro simili e quindi, in questo caso, di esseri umani... Questo lo strano plot di questo anime.
Innanzitutto c'è da dire che, nonostante la trama fantascientifica, questo anime è di un realismo imbarazzante, perché è una feroce critica nei confronti degli uomini. I parassiti possiedono soltanto uno spiccato spirito di sopravvivenza, non hanno sentimenti e quindi non capiscono l'orrore del massacro di cui si macchiano, eppure, quando Migi (ovvero il parassita che alberga nella mano di Shinichi) gli chiede perché va bene massacrare gli animali per mangiarli ma non gli umani, quello non sa mai cosa rispondere. Shinichi subisce un enorme cambiamento nel corso dell'anime, sia fisico che, soprattutto, psicologico. Lui sa che bisogna fermare questi mostri, ma fino a che punto si spingerà per difendere le persone che ama?

Questo è un anime imperdibile, maturo, mai banale e soprattutto coinvolgente; i disegni sono un po' spigolosi, ma tutto sommato non sono malvagi, le musiche sono azzeccatissime e il doppiaggio è fenomenale, soprattutto quello di Migi (doppiato da una ragazza giovanissima, incredibile).
Purtroppo non a tutti va giù la parte iniziale: vedere una mano che parla può facilmente distogliere l'interesse da questa bellissima opera; il mio consiglio è di vedere almeno la parte iniziale dell'anime (fino al cambiamento di Shinichi), ne vale veramente la pena.