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10.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Shigatsu wa Kimi no Uso" è un anime che mi ha colpito particolarmente. Di solito non scrivo molte recensioni, ma questa volta sento di doverlo fare. Scrivo queste righe cinque minuti dopo aver rivisto per la seconda volta, a mente più fredda, l'episodio finale. E non posso che confermare tutte le mie precedenti conclusioni.
Andiamo con ordine: premetto che nella mia recensione saranno presenti spoiler. Lettore avvisato, mezzo salvato.

La storia parla di Arima Kousei, ragazzo prodigio del pianoforte, che a causa di un trauma infantile piuttosto importante si è allontanato dalla musica, vivendo una vita triste e vuota. Tutto cambia il giorno in cui incontra la vivace e prorompente violinista Miyazono Kawori, tanto bella quanto stravagante. Nonostante Kawori sia dichiaratamente innamorata del migliore amico di Kousei, quest'ultimo ne rimane rapito e, grazie alla musica, legame speciale che accomuna i due ragazzi, piano piano la vita di Kousei è destinata a cambiare.

La storia di "Shigatsu wa Kimi no Uso" si basa fondamentalmente su un unico grande pilastro: l'evoluzione di Kousei. All'inizio della storia, Kousei è assolutamente incapace di suonare a causa del terribile ricordo degli insegnamenti ossessivi e severi della madre. I motivi dell'ossessione della madre di Kousei diventano drammaticamente evidenti nell'episodio 13: ella, malata terminale e madre di un bambino piccolo, è disperata all'idea di lasciare il figlio da solo e vuole vederlo forte e capace di camminare sulle sue gambe, soprattutto in un mondo spietato come quello della musica. Ho letto in rete e anche su questo sito pareri poco lusinghieri su questo risvolto narrativo, definendolo poco credibile. Ci tenevo a smentirli: è drammaticamente vero, poiché io stesso ho vissuto un'esperienza simile. Proprio questo rapporto con la madre è il primo ostacolo che Kousei deve superare per maturare, ma non l'ultimo purtroppo. La prima metà della serie si incentra sull'elaborazione dei ricordi della madre, tutto grazie al sostegno dei suoi amici e soprattutto di Kawori, di cui il ragazzo è sempre più infatuato.
Nella seconda metà però ci troviamo di fronte alla necessità da parte di Kousei di evolvere ulteriormente e, come tristemente profetizzato da Ochiai-sensei e Hiroko alla fine dell'episodio 13, ciò dovrà avvenire a costo di perdere qualcun altro: Kawori, la cui malattia, dapprima solo sospettata dagli spettatori, diventa conclamata. Nella seconda metà della serie Kawori è bloccata in ospedale, la sua malattia le impedisce progressivamente di muoversi, di suonare il violino, di vedere Arima. Assistiamo a un lento scambio dei ruoli: dapprima era Kawori a spronare un lento e insicuro Kousei, e in una prima parte di questo nuovo arco narrativo sarà ancora così, tuttavia alla lunga sarà Arima a sostenere Kawori. Anche in questo caso la cosa avviene per gradi. Il tutto grazie a un personaggio da molti criticato (e anche da me non molto apprezzato, lo ammetto), Nagi Aiza. L'arco narrativo a lei dedicato segna come Kousei sia diventato abbastanza sicuro da sostenere a sua volta qualcuno e guidarlo. A molti (me compreso) è dispiaciuto che Kawori venisse messa da parte per alcuni episodi, soprattutto a causa della sua situazione, ma era un passaggio necessario.
Nell'ultima parte dell'opera ci troviamo di fronte alla drammaticità della malattia di Kawori, la quale ormai trova sostegno solo nelle visite di Kousei. Il ragazzo a sua volta è sconvolto dal dolore nel vedere la ragazza che ama completamente prostrata dalla malattia (toccante e drammatico il finale dell'episodio 20). I due ragazzi arrivano al punto di non ritorno, entrambi si trovano di fronte a una dura prova: Kawori decide di sottoporsi a un'operazione che potrebbe migliorarle la qualità della vita, ma al contempo è molto pericolosa, e Kousei nel frattempo, spronato dall'amore che prova per Kawori, decide di dare tutto sé stesso e provare la sua bravura in un'esibizione finale che potrebbe garantirgli l'accesso a una prestigiosa accademia di musica. Entrambi i ragazzi si sostengono l'un l'altro un'ultima volta, in un bellissimo colloquio sul tetto dell'ospedale, dove Kawori lascia intendere a Kousei che fra loro due c'è più che una semplice amicizia.
Arriviamo quindi all'episodio finale, uno dei più belli e incredibili che abbia mai visto. Oserei dire magistrale. La prima parte viene completamente dedicata all'esibizione onirica di Kousei, durante la quale finalmente assistiamo nuovamente al tanto atteso (per quanto immaginario) duetto fra Arima e Kawori. Purtroppo però Kousei comprende perfettamente perché Kawori gli è apparsa: è il suo addio. Kawori non ce l'ha fatta e la disperazione di Kousei traspare dalla gioia e dall'impegno con cui duetta con Kawori per l'ultima volta e infine dal dolore nei suoi occhi quando pronuncia un unico, laconico "Sayonara" al termine dell'esibizione. Ed è proprio nell'episodio finale che apprezziamo la grandezza dell'opera. Personalmente, alla fine del penultimo episodio temevo due possibili finali:
1. Un happy ending molto forzato in cui magicamente Kawori sarebbe guarita (ammetto che una parte di me avrebbe voluto vederlo!).
2. Un finale triste e malinconico pieno di lacrime e patemi.
"Shigatsu wa Kimi no Uso" invece mi regala uno dei più bei finali che io abbia visto in un anime. Non l'avrei mai immaginato, l'ho trovato sconvolgente. L'idea di dare un'ultima volta voce a Kawori, attraverso una lettera postuma consegnata ad Arima dai genitori della nostra violinista, l'ho da subito molto gradita. Con la lettera Kawori fornisce a Kousei una lunga, delicata e toccante spiegazione degli eventi che l'hanno condotta da Kousei. Assistiamo anche alla rivelazione della vera natura di Kawori, una ragazza dolcissima e amorevole, a tratti anche timida, che ha sempre ammirato da lontano Kousei, che conosceva dall'età di cinque anni e che l'ha pesantemente influenzata nella scelta della vita da musicista (controllate nell'episodio 8, nella prima scena... di chi sarà quella chioma bionda accanto alla piccola Emi?). La ragazza ha avuto la possibilità di rivedere Arima, ma, conscia del fatto che le restava poco tempo da vivere, ha deciso di palesarsi a Kousei... con una bugia detta nel mese di aprile. Ella non ha mai amato Watari, il migliore amico di Kousei. Voleva solo un pretesto per avvicinarsi a lui in maniera indiretta. La musica ha fatto il resto. Nella lettera Kawori confessa a Kousei di averlo sempre amato, ma dato che sapeva di avere poco tempo rimasto, e per rispetto di Kousei e dell'amica Tsubaki, innamorata di Kousei, ha deciso di optare per questo approccio indiretto.
La lettera si conclude con un dialogo immaginario fra Kawori e Kousei, in cui lei confessa il suo amore e chiede a Kousei se mai si dimenticherà di lei. Kousei, ormai diventato maturo, conferma che non la dimenticherà mai. Una primavera senza Kawori si sta avvicinando, una primavera che Kousei dovrà vivere senza la ragazza che lo ha amato.

Dal punto di vista tecnico non ho nulla da dire: tecnicamente l'anime è di altissimo livello. Le immagini, soprattutto nei punti chiave, sono eccelse, così come la qualità delle animazioni, che comunque anche in momenti meno importanti sono di buon livello. Le OST sono spesso molto belle e ben azzeccate. Purtroppo, per quanto mi renda conto che è un aspetto chiave, io non ne capisco veramente nulla di musica. Pertanto, non posso dare un giudizio sulle esibizioni dei personaggi in ambito musicale. Posso solo dire che a me sono comunque piaciute. Mettiamola così, se anche un plebeo come me ne ha potuto trarre divertimento e commozione, sicuramente qualche merito lo avranno, no?
I seiyuu sono a mio avviso ben azzeccati per i vari personaggi e hanno saputo trasmettere molto bene le emozioni dei vari personaggi.

Unica nota dolente: alcuni dei comprimari. Purtroppo mi è dispiaciuto che si sia lasciato poco spazio ad alcuni personaggi, come Emi e Takeshi, che avrei voluto vedere interagire di più con Arima e gli altri amici. Anche Watari purtroppo soffre di questo problema, che risulta tristemente evidente nella sua ultima scena. Fortunatamente Tsubaki riesce, grazie ad alcuni episodi dedicati e a degli ottimi interventi nelle ultime puntate, a sfuggire a questo destino.

In sostanza, cos'è "Shigatsu wa Kimi no Uso"?
Si tratta di una storia d'amore, di un viaggio di due ragazzi per maturare e crescere. Si tratta di un duetto di pianoforte e violino, della nausea prima di salire sul palcoscenico, di un pacco di candele da dividere con la persona amata, di un tuffo da un ponte, di una corsa in bicicletta dietro un treno, di una notte stellata piena di lucciole. "Shigatsu wa Kimi no Uso" è un sentimento, una melodia che ti permea episodio dopo episodio. Una melodia iniziata in primavera.
Consiglio quest'anime davvero a tutti. E' diventato uno dei miei preferiti e non dimenticherò mai Kousei e Kawori.
Voglio dire ancora due cose che mi hanno reso contento: la prima è che ho visto l'ultimo episodio il primo giorno di primavera; la seconda è che adesso sono un po' più contento che il mio compleanno cada ad aprile.