Recensione
Recensione di Federurico kun
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Di certo non è all'altezza di molti altri anime capolavoro, tuttavia questo rimane per molti aspetti uno dei miei preferiti e che rivedrei molto volentieri. Dopo aver visto "Noir" mi è stato consigliato questo, scelta azzeccatissima. A me le opere che contengono ragazzine assassino piacciono tantissimo, c'è una lunghissima lista di film, cartoni, manga e quant'altro che contengono il "tema", se così lo possiamo definire, o lo stereotipo cinematografico della giovane fanciulla che uccide a sangue freddo. Non saprei spiegare il perché. Ma so spiegare perché oltre a questo mi è piaciuto tanto.
Innanzitutto, al contrario di molte recensioni, trovo che non ci possa essere stato un finale più azzeccato: ovvio che mi dispiace per Reiji, ma è drammatico, e sarebbe stato strano o assurdo e presa in giro se fossero vissuti felici e contenti. Diciamo che era quasi scontato per me che finisse così, perché era il destino che gli è capitato, loro hanno scelto solo il posto.
La colonna sonora è molto interessante; in particolare, c'è una scena che proprio mi ha lasciato senza fiato sia per la musica che per il colpo di scena... quella di una bionda motociclista davanti a una scuola... avete presente, no? Ecco, quello è il momento top dell'anime secondo me, che mi ha pure un po' commosso e un po' scioccato, perché questo fa "Requiem for the Phantom". Un po' ti commuove, un po' ti scombussola con rivoluzioni nella trama. Per alcuni sembrerà pure un caos, ma per me è la semplice dinamica delle lotte di potere dove un giorno il capo è uno, il giorno dopo è quello che lo tradisce.
Molti personaggi che muoiono sono vittima del destino, spesso nemmeno scappano da esso, come se non aspettassero altro; in questo trovo che sia poco realistico, ma chissà, magari i gangster sono davvero così coraggiosi.
Come avrete intuito stravedo per Cal Devens, che, pur sembrando un personaggio poco studiato, a me pare il migliore uscito da qui. Essa porta la vendetta legata all'amore a un livello esponenziale, il suo odio non è altro che un capriccio non accontentato per colpa di un malinteso; tutto ciò la rende il personaggio al di sopra sia della "phantom sé stessa", poiché ha una propria volontà e un suo modo di fare (anche molto poco professionale), sia della donna innamorata che sacrifica sé stessa senza esserne pienamente consapevole. In questo trovo sia molto teatrale.
Riguardo al legame con Léon e Nikita... sì, sono citati e sicuramente in qualche modo c'è qualche legame, tuttavia le situazioni, la trama e i personaggi sono così lontani da non essere che una timida e goffa citazione, quasi del tutto superflua. In questo e in altri particolari si perde un po' di personalità dell'opera, che a tratti sembra di serie B.
Comunque, come molti hanno scritto, questo titolo ti tiene incollato al monitor fin quando non l'hai finito, complici la trama i colpi di scena, le uccisioni e il destino che muta inaspettatamente, l'azione davvero eccellente da film su assassini di prim'ordine.
P.S. Sarebbe stato divertente uno spin-off sul periodo a scuola di Ein e Zwei.
Innanzitutto, al contrario di molte recensioni, trovo che non ci possa essere stato un finale più azzeccato: ovvio che mi dispiace per Reiji, ma è drammatico, e sarebbe stato strano o assurdo e presa in giro se fossero vissuti felici e contenti. Diciamo che era quasi scontato per me che finisse così, perché era il destino che gli è capitato, loro hanno scelto solo il posto.
La colonna sonora è molto interessante; in particolare, c'è una scena che proprio mi ha lasciato senza fiato sia per la musica che per il colpo di scena... quella di una bionda motociclista davanti a una scuola... avete presente, no? Ecco, quello è il momento top dell'anime secondo me, che mi ha pure un po' commosso e un po' scioccato, perché questo fa "Requiem for the Phantom". Un po' ti commuove, un po' ti scombussola con rivoluzioni nella trama. Per alcuni sembrerà pure un caos, ma per me è la semplice dinamica delle lotte di potere dove un giorno il capo è uno, il giorno dopo è quello che lo tradisce.
Molti personaggi che muoiono sono vittima del destino, spesso nemmeno scappano da esso, come se non aspettassero altro; in questo trovo che sia poco realistico, ma chissà, magari i gangster sono davvero così coraggiosi.
Come avrete intuito stravedo per Cal Devens, che, pur sembrando un personaggio poco studiato, a me pare il migliore uscito da qui. Essa porta la vendetta legata all'amore a un livello esponenziale, il suo odio non è altro che un capriccio non accontentato per colpa di un malinteso; tutto ciò la rende il personaggio al di sopra sia della "phantom sé stessa", poiché ha una propria volontà e un suo modo di fare (anche molto poco professionale), sia della donna innamorata che sacrifica sé stessa senza esserne pienamente consapevole. In questo trovo sia molto teatrale.
Riguardo al legame con Léon e Nikita... sì, sono citati e sicuramente in qualche modo c'è qualche legame, tuttavia le situazioni, la trama e i personaggi sono così lontani da non essere che una timida e goffa citazione, quasi del tutto superflua. In questo e in altri particolari si perde un po' di personalità dell'opera, che a tratti sembra di serie B.
Comunque, come molti hanno scritto, questo titolo ti tiene incollato al monitor fin quando non l'hai finito, complici la trama i colpi di scena, le uccisioni e il destino che muta inaspettatamente, l'azione davvero eccellente da film su assassini di prim'ordine.
P.S. Sarebbe stato divertente uno spin-off sul periodo a scuola di Ein e Zwei.