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10.0/10
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"Shigatsu wa Kimi no Uso" (a forza di suggerirlo ho imparato il titolo a memoria! Cosa molto rara, dato che a volte fatico anche a pronunciare nomi di calciatori stranieri...) è una fantastica opera, sicuramente tra le mie preferite, che ha molto da insegnare e da raccontare.

Vorrei partire da quelli che sono i punti deboli dell'opera, così da toglierceli subito e iniziare a parlare del "bello".
Sono punti negativi forse i dialoghi a volte troppo forzati, tanto per cercare di inserire le parole "primavera" e "musica", rendendo a volte banale tutta la struttura discorsiva. A volte invece sono troppo complessi, e non aiuta di certo l'intreccio della trama, a volte anche incomprensibile. Diciamo che ho visto "Shigatsu wa Kimi no Uso" due volte, e la seconda volta mi ha aiutato a capire meglio un po' tutto. E' inoltre insopportabile vedere un episodio intero con qualcuno che suona e si gode i suoi flashback allegramente, cioè... venti minuti interi!
Arrivati a questo punto non credo ci siano altri difetti così tanto marcati da dover essere citati (e comunque non me ne vengono altri in mente).

La Trama di "Shigatsu wa Kimi no Uso" è molto intrigante e particolare.
Seppur può suonare molto strano alle orecchie di qualcuno che uno shock infantile faccia perdere "l'udito alla propria musica", il pretesto è un'ottima rampa di lancio per l'intera trama, nonché uno dei principali "estrattori di lacrime" dell'anime intero. "Lacrime" credo che sia un'ottima parola che può riassumere l'intera storia. Per chi ama questo genere di trame, molto triste, di sicuro sarà preso dal guardare l'intera serie in poco tempo (io per esempio ho impiegato una notte).

Personaggi molto giovanili procurano un'ottima cornice alla trama. La storia di quasi tutti i personaggi principali verrà svelata nel corso della storia, grazie ai frequenti (forse pure troppo) flashback. Peccato che la storia si concentri troppo sul passato di alcuni personaggi (es. Aiza Takeshi), quando magari avrei voluto tanto "saperne di più" del suo presente. Da notare come non esista un personaggio realmente "maligno" nell'intera vicenda.

Il comparto tecnico è un punto focale dell'intero anime: le animazioni sono fluide, i disegni ottimi (con qualche imprecisione, come gli "occhiali volanti" di Arima, che ancora fatico a comprendere).
Ma la parte più bella è quella delle musiche. Musiche classiche (di sottofondo o non) danno un tocco piacevole, intonandosi in modo a dir poco divino alla situazione descritta.

Mi sento di dare a "Shigatsu wa Kimi no Uso" un (esagerato?) 10, poiché, anche se non è perfetto, ha saputo tenermi incollato una nottata intera al PC, nonostante il giorno dopo avessi un esame e nonostante mi abbia fatto piangere come un deficiente pressappoco ad ogni episodio.
Cosa darei per un seguito che purtroppo non ha modo di esistere!