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Quando mi trovo davanti un'opera del genere non posso risparmiarmi dal guardarla, solo perché cerco sempre di superare i miei limiti di sopportazione. Poi c'è da dire che il fatto che un episodio duri 10 minuti scarsi, aiuta molto.
Questo anime è tratto da una visual novel ed è prodotto dallo studio Zexcs.
Le musiche non sono da premio oscar ma non sono del tutto da buttare, stessa cosa non posso dire del chara desing che è a dir poco imbarazzante.
Chiariamo subito che questo anime è pieno zeppo di Fan service, se la protagonista è disegnata tutto sommato in modo gradevole, stessa cosa non posso dire dei ragazzi, soprattutto per il modo inspiegabile in cui hanno disegnato gli occhi, ognuno con la sua propria forma geometrica e dai colori più assurdi (ci sono occhi metà rossi e metà verdi, roba da far rabbrividire un daltonico).

Veniamo alla trama: La protagonista, Yui, è la figlia di un pastore protestante e viene venduta ad una famiglia di vampiri. Fine, non c'è altro.

Passiamo ai personaggi:
Yui, la protagonista, le uniche volte che apre bocca sono per dire "nooooo", "lasciami", "fa male" e "scusa".
Soffre di una grave forma di sindrome di Stoccolma che le impedisce di odiare i suoi carnefici.
Dotata di una quantità di sangue indefinita, viene morsa più e più volte al giorno, le vengono succhiati L di sangue ma niente, si limita a dire "no" e svenire. Non tenta la fuga, né soprattutto di ribellarsi. Viene dolcemente apostrofata come "senza tette", "bitch chan", "gattina masochista" e "brutta scrofa", tutti epiteti accolti dal suo mutismo e sguardo vuoto.

Vampiri di casa Sakamaki:
6 fratelli nati dallo stesso padre ma da 3 madri diverse, trattano Yui alla stregua di una schiava, la minacciano più volte di non fuggire, altrimenti guai, ma quando sparisce perché rapita, se ne fregano altamente.

Vampiri di casa Mukami:
4 vampiri di origini umane che trattano Yui anche peggio degli altri.

Non c'è altro da dire, i personaggi non hanno alcuna caratterizzazione, se non appunto per il fan service, e qui troviamo l'intellettualoide, il sensibile che finge di essere una carogna, il parlo poco ma quando lo faccio sono cavoli, il finto bambino puccioso, e così via.
Immancabile la storia degli orfanelli maltrattati.

Sinceramente, per me questo anime merita zero, gli ho dato due solo perché mi piace il modo in cui annunciano il numero della puntata, usando un vecchio orologio. E credo di aver detto tutto