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5.0/10
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Davvero non capisco l'entusiasmo per un tale anime, da giustificare persino il live action. La trama è abbastanza simile inizialmente a quella di "Seitokai Yakuindomo", cioè pochi studenti maschi in un liceo femminile, ma, se in "Seitokai Yakuindomo" la trama si evolveva in maniera azzeccata e più, non dico realistica, ma credibile, in "Prison School" la trama diventa decisamente paradossale e anche abbastanza stupidotta. I cinque protagonisti maschili, essendo stati beccati a spiare le ragazze (fantasia portami via), vengono costretti in una prigione con annessi lavori forzati, sottoposti alle angherie delle bellissime e tettone carceriere del comitato studentesco, che non vedono l'ora di farli espellere per restare senza maschi. In pratica i malcapitati subiscono violenze che neppure in "Fuga di mezzanotte" si sognavano di ricevere, ma, siccome le subiscono da delle 'gnocche', se le sopportano per continuare a restare in un liceo femminile.

La "morale" che ci vuole proporre quest'anime è che un pelo di f..., anche disegnata, tira più di un carro di buoi, sia disegnati che reali.
Perlomeno, rispetto a tanti stantii harem anime, ci sono gag azzeccate, che spesso ti fanno sorridere, i personaggi maschili sono abbastanza ben caratterizzati, mentre il personaggio della vicepreside super-tettona rimarrà il motivo per cui vedere la serie, non solo per le doti fisiche, ma per le situazioni comiche che procura, essendo piuttosto tonta e imbranata: nonostante la straordinaria forza fisica, non sembra essere troppo sveglia.

Non eccelso, anzi mediocre, ma con qualche punto di forza.