Recensione
Aachi wa Ssipak
8.0/10
Recensione di acanziogeldra
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"Aachi wa Ssipak" è un film di animazione sudcoreano del 2006. Anche se si inserisce nel filone cyberpunk, non bisogna confrontarlo con i vari Ghost in the Shell, Ergo Proxy, Serial Experiments Lain e Akira per diverse ragioni: in primis i disegni, che credo essere nello stile tipico dei fumetti comici presenti nei quotidiani sudcoreani, ma che ben si adattano all'ambientazione high-tech/low-life a tratti demenziale. La comicità (spesso splatter o comunque indirizzata ad un pubblico adulto) è un altro tratto che differenzia Aachi wa Ssipak dai già citati anime giapponesi di genere cyberpunk, dal carattere serio e/o drammatico.
L'ambientazione e la trama possono lasciar inizialmente basiti: in un recente futuro, l'uomo ha consumato ogni risorsa naturale, ma grazie all'avanzata tecnologia è possibile utilizzare gli escrementi umani come carburante. Non viene spiegata l'assenza o l'insufficienza di mezzi di produzione di energie rinnovabili, ma mi piace la strizzatina d'occhio a film distopici come Matrix e Soylent Green, nei quali il corpo umano viene utilizzato come fonte diretta per il sostentamento "umano". Le feci vengono quindi raccolte e ogni "produttore" riceve automaticamente in premio una specie di leccalecca (probabilmente nutriente e psicotropo) che produce una forte dipendenza (e stitichezza). A causa di questi leccalecca blu è nata una generazione di mutanti puffi, impossibilitati a defecare e a riprodursi, organizzati nella "Banda del Pannolino", capeggiata da un mutante vagamente motteggiante a Gesù Cristo. Aachi e Ssipak son due teppisti (umani) e si ritroveranno a fronteggiare sia la polizia che la banda del Pannolino...
Mi è particolarmente piaciuta l'attenzione e la cura prestata nei vari dettagli di ambientazione (ad esempio, la stitichezza come onta sociale) e i personaggi (che non descrivo per evitare spoiler inutili) quasi tutti memorabili. Unica pecca è il sonoro: mentre il doppiaggio (coreano) è adatto, le musiche sono completamente ininfluenti (son rimasto deluso, pensando che la drum&bass si sposa perfettamente con il genere cyberpunk e che, anzi, la techstep ha proprio come fonte di ispirazione il genere...)
L'ambientazione e la trama possono lasciar inizialmente basiti: in un recente futuro, l'uomo ha consumato ogni risorsa naturale, ma grazie all'avanzata tecnologia è possibile utilizzare gli escrementi umani come carburante. Non viene spiegata l'assenza o l'insufficienza di mezzi di produzione di energie rinnovabili, ma mi piace la strizzatina d'occhio a film distopici come Matrix e Soylent Green, nei quali il corpo umano viene utilizzato come fonte diretta per il sostentamento "umano". Le feci vengono quindi raccolte e ogni "produttore" riceve automaticamente in premio una specie di leccalecca (probabilmente nutriente e psicotropo) che produce una forte dipendenza (e stitichezza). A causa di questi leccalecca blu è nata una generazione di mutanti puffi, impossibilitati a defecare e a riprodursi, organizzati nella "Banda del Pannolino", capeggiata da un mutante vagamente motteggiante a Gesù Cristo. Aachi e Ssipak son due teppisti (umani) e si ritroveranno a fronteggiare sia la polizia che la banda del Pannolino...
Mi è particolarmente piaciuta l'attenzione e la cura prestata nei vari dettagli di ambientazione (ad esempio, la stitichezza come onta sociale) e i personaggi (che non descrivo per evitare spoiler inutili) quasi tutti memorabili. Unica pecca è il sonoro: mentre il doppiaggio (coreano) è adatto, le musiche sono completamente ininfluenti (son rimasto deluso, pensando che la drum&bass si sposa perfettamente con il genere cyberpunk e che, anzi, la techstep ha proprio come fonte di ispirazione il genere...)