Recensione
Fate/stay night
6.0/10
"Carino" credo sia la definizione migliore per "Fate Stay Night". E' un anime piacevole da guardare ma non eccessivamente entusiasmante, incentrato su un protagonista (Emiya Shirou) che rappresenta il classico eroe buono e puro, l'utopico "paladino della giustizia" che può mettere fine al Male del mondo. Ciò che lo condanna non è tanto l'essere un topos ormai visto e rivisto, piuttosto il fatto che durante la storia lui non segua alcuna crescita psicologica. Per rendere poi il tutto più banalmente 'interessante', vengono affiancati a Shirou una serie di alleati donna che dovrebbero stuzzicare la curiosità dello spettatore, il quale probabilmente si aspetterà intrecci amorosi e fraintendimenti vari.
Buono invece il binomio Master-Servant: questi ultimi, eroi del passato che combattono per realizzare i propri desideri, donano un po' di pepe alla storia, anche se trovo sempre molto buffa l'abitudine giapponese di utilizzare in modo distorto delle leggende europee.
E' un peccato che un'idea valida come questa sia stata sviluppata in modo banale, credo che la storia di base avesse delle grandi potenzialità.
Buono invece il binomio Master-Servant: questi ultimi, eroi del passato che combattono per realizzare i propri desideri, donano un po' di pepe alla storia, anche se trovo sempre molto buffa l'abitudine giapponese di utilizzare in modo distorto delle leggende europee.
E' un peccato che un'idea valida come questa sia stata sviluppata in modo banale, credo che la storia di base avesse delle grandi potenzialità.