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Yu Yu Hakusho è uno di quei manga che, come Dragon Ball, hanno dato vita al genere degli shonen, spianando la strada ad opere più moderne come One Piece, Bleach, Rave e Naruto.

Il titolo scelto dall'editoria italiana, "Yu degli Spettri", si riferisce solo alla prima parte della storia, in cui Yusuke, il protagonista, muore a causa di un incidente e deve svolgere alcune missioni come detective spirituale per tornare in vita. Questa attività gli darà modo di formare il suo gruppo (composto dall'impulsivo Kuwabara, dal freddo Hiei e dall'affascinante Kurama) con cui, una volta tornato in vita, vivrà pericolose avventure come un torneo delle tenebre o la caccia al terribile Sensui.

A dire il vero, ho seguito più l'anime che il manga ma, a parte qualche episodio filler (inevitabile negli anime), le trame sono per lo più identiche. La narrazione è un ben dosato mix di azione, drammaticità e gag, con assurdità varie a cui gli shonen ci hanno abituato. Davvero molto interessante, soprattutto la saga di Sensui, anche se il finale, come ha detto qualcuno prima di me, è veramente ridotto.

Della versione manga bisogna notare il disegno caratteristico di Togashi, sporco, con ambientazioni abbozzate (se non assenti) e molto spesso sintetico perfino nella caratterizzazione dei personaggi in primo piano. Un difetto o una qualità interessante? Dipende dai gusti; io avrei preferito almeno le ambientazioni un po più dettagliate.

In definitiva, Yu Yu Hakusho è un shonen molto interessante, soprattutto dalla metà in poi, dato che i primi volumi sono introduttivi, e che merita assolutamente una lettura, altrimenti vi siete persi uno degli shonen più apprezzati e meritevoli.