Recensione
Princess Resurrection
7.0/10
In "Princess Resurrection" colpiscono subito i disegni dal tratto pulito e deciso, nonchè rappresentazioni molto essenziali, talvolta fin troppo spartane e poco attente negli sfondi.
La trama si presenta subito piuttosto controversa, ma affascinante per chi ama il genere sovrannaturale/horror: quello che sembra il protagonista, viene ucciso dopo poche pagine e resuscitato da una misteriosa ragazza che gli fa bere il suo sangue.
Dopo l'apparizione di Principessa, la ragazza appunto, e la scoperta che il neo-resuscitato è diventato ora un guerriero immortale, compaiono nel manga altre creature tipiche del racconto horror classico (licantropi, vampiri, mummie e mostri vari), oltre a piccole cameriere robot dalla forza straordinaria.
Nei primi 3 numeri la trama principale, seppur ben organizzata dal punto di vista dei personaggi, si disperde un po' troppo nella presentazione di queste strane creature che affollano le pagine, rendendo un effetto di narrazione "spezzettata" in episodi non collegati tra loro. La trama principale, che segue una specie di faida familiare tra fratelli, nei primi 2 volumi procede molto lentamente e le informazioni riguardo ad essa vengono date a piccoli bocconi, cosa abbastanza frustrante se già non si apprezza l'estrema semplicità dei disegni o la scelta di protagonisti in bilico tra horror e fantasy.
Lo consiglio a chi ama racconti horror, anche se questo manga si avvicina al genere, ma non vi rientra del tutto, specialmente in alcune parti. Se però cercate un manga dai disegni ben dettagliati e dalla trama chiara e con poche divagazioni, la storia di Principessa non fa per voi.
La trama si presenta subito piuttosto controversa, ma affascinante per chi ama il genere sovrannaturale/horror: quello che sembra il protagonista, viene ucciso dopo poche pagine e resuscitato da una misteriosa ragazza che gli fa bere il suo sangue.
Dopo l'apparizione di Principessa, la ragazza appunto, e la scoperta che il neo-resuscitato è diventato ora un guerriero immortale, compaiono nel manga altre creature tipiche del racconto horror classico (licantropi, vampiri, mummie e mostri vari), oltre a piccole cameriere robot dalla forza straordinaria.
Nei primi 3 numeri la trama principale, seppur ben organizzata dal punto di vista dei personaggi, si disperde un po' troppo nella presentazione di queste strane creature che affollano le pagine, rendendo un effetto di narrazione "spezzettata" in episodi non collegati tra loro. La trama principale, che segue una specie di faida familiare tra fratelli, nei primi 2 volumi procede molto lentamente e le informazioni riguardo ad essa vengono date a piccoli bocconi, cosa abbastanza frustrante se già non si apprezza l'estrema semplicità dei disegni o la scelta di protagonisti in bilico tra horror e fantasy.
Lo consiglio a chi ama racconti horror, anche se questo manga si avvicina al genere, ma non vi rientra del tutto, specialmente in alcune parti. Se però cercate un manga dai disegni ben dettagliati e dalla trama chiara e con poche divagazioni, la storia di Principessa non fa per voi.