Recensione
Solanin
9.0/10
Inio Asano è un <i>fottuto</i> genio.
Passatemi il termine dedito a rappresentare uno degli artisti contemporanei più comunicativi, originali e coinvolgenti che il panorama mangofilo abbia sfornato negli ultimi anni. Il maestro è già arrivato in Italia con l'ispirato <i>What a Wonderful World</i> e il meno riuscito - per quanto concerne i miei gusti - <i>Il Campo dell'Arcobaleno</i>, ma questa fra le opere che ho avuto modo di leggere è senz'altro la migliore, nonché la più evocativa.
Vedrò di comunicarvi solo l'incipit narrativo al fine di non rovinarvi la splendida e travolgente lettura: Meiko e Taneda sono una coppia giovane ed affiatata che dopo anni di collaudata e tormentata relazione cominciata ai tempi dell'università, entra nel mondo degli adulti e prova a farsi strada in mezzo alla routine quotidiana, decidendo però di non diventare come quelle persone tristi di mezza età che non riescono a smettere di inseguire in maniera tediosa e bizzarra i loro sogni, mollando tutto e provando a tenersi stretta quella fetta di desideri e speranze che gli hanno permesso di godere di una giovinezza spensierata. Questo rinnovato entusiasmo li porterà a lasciare gli impieghi a tempo indeterminato nella Tokyo dei disoccupati suicidi e freeter e coinvolgerà anche i loro vecchi amici, Kato e la sua promessa, nonché Billy, l'uomo peloso. Attraverso il punto di vista dei cinque protagonisti, vedremo tramite flashback, pensieri inconfessabili e quant'altro, paure, scherzi, tormenti, risate, sogni e speranze.
La storia catapulta il lettore facendolo sentire parte di quel contesto: è impossibile non immedesimarsi in Solanin, a meno che non siate tutti adulti professionalmente, umanamente e sentimentalmente realizzati in tutto e per tutto, leggersi e vedersi nelle paure dei suoi personaggi: tanto giovani quanto la possibilità di poter coltivare ancora l'ambizione per un progetto lungo una vita, grande quanto un amore, e adulti quanto basta per capire che una volta inseguita quest'ultima opportunità non si ha occasioni per coltivarne altre e tocca avviarsi inesorabili verso quello che non avremmo mai voluto essere, ma che dovremmo per forza di cose diventare.
Un racconto che, senza mezzi termini, raggiunge un livello di spietatezza emotiva dissacrante e devastante che colpisce al cuore e spinge il lettore a saperne di più e a chiedersi se davvero si troverà di fronte allo stesso scenario o se riuscirà a realizzare i suoi sogni. Asano insegna che non tutto va bene, che l'happy-end è solo per le favole e soprattutto, che nella vita reale, possono esserci imprevisti decisamente drammatici a cui far fronte diventa spietatamente difficile. Del resto nella vita, la tragedia incombe, e può portare via qualcosa di davvero importante.
I disegni riescono a reggere perfettamente il ritmo di questa bellissima ed emozionante storia: uno stile ricercato e fuori dai canoni che rende l'atmosfera tramite caratterizzazioni grafiche, pose, fondali, regia delle inquadrature, effetti speciali, di luce e sottotrame demenziali che nascono, si sviluppano e muoiono a volte sui fondali della storia principale ed altre volte in una manciata di vignette, stupendo il lettore in positivo e smorzando i ritmi di tensione troppo alti in alcuni momenti di forte phatos.
<b>Solanin non ha punti deboli</b>, e questo lo rende un titolo impegnato e godibile al suo massimo, un'alta fruibilità ed un target di pubblico ambosesso ed eterogeneo fa dell'opera un <i>must-have</i> per tutti coloro che si definiscono appassionati lettori.
Passatemi il termine dedito a rappresentare uno degli artisti contemporanei più comunicativi, originali e coinvolgenti che il panorama mangofilo abbia sfornato negli ultimi anni. Il maestro è già arrivato in Italia con l'ispirato <i>What a Wonderful World</i> e il meno riuscito - per quanto concerne i miei gusti - <i>Il Campo dell'Arcobaleno</i>, ma questa fra le opere che ho avuto modo di leggere è senz'altro la migliore, nonché la più evocativa.
Vedrò di comunicarvi solo l'incipit narrativo al fine di non rovinarvi la splendida e travolgente lettura: Meiko e Taneda sono una coppia giovane ed affiatata che dopo anni di collaudata e tormentata relazione cominciata ai tempi dell'università, entra nel mondo degli adulti e prova a farsi strada in mezzo alla routine quotidiana, decidendo però di non diventare come quelle persone tristi di mezza età che non riescono a smettere di inseguire in maniera tediosa e bizzarra i loro sogni, mollando tutto e provando a tenersi stretta quella fetta di desideri e speranze che gli hanno permesso di godere di una giovinezza spensierata. Questo rinnovato entusiasmo li porterà a lasciare gli impieghi a tempo indeterminato nella Tokyo dei disoccupati suicidi e freeter e coinvolgerà anche i loro vecchi amici, Kato e la sua promessa, nonché Billy, l'uomo peloso. Attraverso il punto di vista dei cinque protagonisti, vedremo tramite flashback, pensieri inconfessabili e quant'altro, paure, scherzi, tormenti, risate, sogni e speranze.
La storia catapulta il lettore facendolo sentire parte di quel contesto: è impossibile non immedesimarsi in Solanin, a meno che non siate tutti adulti professionalmente, umanamente e sentimentalmente realizzati in tutto e per tutto, leggersi e vedersi nelle paure dei suoi personaggi: tanto giovani quanto la possibilità di poter coltivare ancora l'ambizione per un progetto lungo una vita, grande quanto un amore, e adulti quanto basta per capire che una volta inseguita quest'ultima opportunità non si ha occasioni per coltivarne altre e tocca avviarsi inesorabili verso quello che non avremmo mai voluto essere, ma che dovremmo per forza di cose diventare.
Un racconto che, senza mezzi termini, raggiunge un livello di spietatezza emotiva dissacrante e devastante che colpisce al cuore e spinge il lettore a saperne di più e a chiedersi se davvero si troverà di fronte allo stesso scenario o se riuscirà a realizzare i suoi sogni. Asano insegna che non tutto va bene, che l'happy-end è solo per le favole e soprattutto, che nella vita reale, possono esserci imprevisti decisamente drammatici a cui far fronte diventa spietatamente difficile. Del resto nella vita, la tragedia incombe, e può portare via qualcosa di davvero importante.
I disegni riescono a reggere perfettamente il ritmo di questa bellissima ed emozionante storia: uno stile ricercato e fuori dai canoni che rende l'atmosfera tramite caratterizzazioni grafiche, pose, fondali, regia delle inquadrature, effetti speciali, di luce e sottotrame demenziali che nascono, si sviluppano e muoiono a volte sui fondali della storia principale ed altre volte in una manciata di vignette, stupendo il lettore in positivo e smorzando i ritmi di tensione troppo alti in alcuni momenti di forte phatos.
<b>Solanin non ha punti deboli</b>, e questo lo rende un titolo impegnato e godibile al suo massimo, un'alta fruibilità ed un target di pubblico ambosesso ed eterogeneo fa dell'opera un <i>must-have</i> per tutti coloro che si definiscono appassionati lettori.