logo AnimeClick.it

-

Avviso che ho letto la riedizione della Star, quindi questa recensione si riferisce al manga completo.
In questa seconda serie de "Le bizzarre avventure di Jojo", ambientata 50 anni dopo la conclusione di Phantom Blood, facciamo quasi subito la conoscenza di Joseph Joestar, il simpaticissimo, irriverente e impulsivo protagonista della serie, nipote di Jonathan Joestar.

La serie mi è piaciuta più della prima per due motivi. Il primo è, come già qualcun altro ha detto, che questa seconda serie sopperisce e migliora alcuni aspetti della prima. Quello che nella prima serie ne era il punto debole, qui diventa, a mio parere, il punto forte della serie: il combattimento. In secondo luogo, questa seconda serie vede il dipanarsi di una trama a più ampio respiro, contraddistinta da tocchi di mistero e suspance ad alto coinvolgimento emotivo. Gli interrogativi sorti dopo i primi accadimenti portano il nostro protagonista, sempre accompagnato da un alleato (in questo caso Caesar), a padroneggiare le onde concentriche, tecnica in cui Joseph dimostra possedere un grande talento naturale.

Nonostante la trama venga tessuta in maniera ordinata e lineare, il livello di coinvolgimento emotivo è notevole, e, come ci ha abituato Haraki, la caratterizzazione dei personaggi, antagonisti compresi, è eccelsa.
Come già anticipato, i combattimenti, fulcro del manga, presentano un notevole miglioramento rispetto alla prima serie. Sono presenti non solo tattiche ben precise, ma anche più spettacolarità e originalità.

Menzione d'onore come sempre al disegno. Il tratto del maestro Araki, è visibilmente migliorato, soprattutto i volti, hanno subìto una caratterizzazione diversa, migliorandone, secondo me, l'appeal. L'abbigliamento stravagante, anzi "bizzarro", di tutti i protagonisti del manga mi ha continuamente affascinato, così come la sempre presente curvilinea plasticità dei corpi, un aspetto che adoro. In definitiva, per quanto riguarda il disegno, mi sento di affermare che il tratto di Araki è il mio preferito. È tangibile la bizzarria e l'originalità che traspira da essi. Fantastici.

Un degno, e migliore, seguito per una delle opere che resterà negli annali dei manga di sempre, come perla da tramandare ai posteri.