Recensione
Kitaro dei cimiteri
8.0/10
Le storie di Kitaro escono tra il 1959 e il 1968, ma bisogna dire che si tratta di un'opera sorprendentemente ben fatta e ben narrata. Il manga narra dell'omonimo protagonista, i cui genitori (uno spirito la madre e uno zombie il padre) muoiono. Ma, si dirà, sono già morti: come fanno a morire di nuovo? Naturalmente, per morire si intende lasciare questo mondo definitivamente. La madre se ne va mentre è incinta e viene seppellita da uno di passaggio, ed è proprio in questa circostanza raccapricciante che Kitaro viene alla luce, scavandosi la via verso la luce nella nuda terra che avvolge la tomba. Il padre, preoccupato per la sorte del figlio, che sembra un bambino ma in realtà è un mostro e viene chiamato da tutti "Il Ributtante", è desideroso di proteggerlo. Questo suo desiderio lo fa reincarnare in un occhio che si stacca dal suo vecchio corpo, e insieme i due vivono delle avventure in cui Kitaro dimostra dei poteri strambi, con i quali salva o punisce le persone a seconda di come si comportano. Per lo più, tende a difendere l'umanità dai mostri senza ricevere alcuna gratitudine.
È certo che Go Nagai ha letto Kitaro e se ne è fatto influenzare, non solo per come si parla dei "mostri" che una volta dominavano la terra e poi dovettero lasciare il posto agli esseri umani (circa la base di Devilman), ma anche perché in Kekko Kamen compare un personaggio che ne è la parodia spudorata.
Il tratto è particolare e personale, ma non eccelso. Non mi sembra il caso di stare a sottilizzare, se siete propensi a dare più importanza alla narrazione e ai temi trattati che al disegno. Questo comunque gli costa un voto, mentre un altro voto lo tolgo per il mio gusto personale, molto critico verso il genere horror. Ci sono poi pochissime e lievi ingenuità in questo manga, che si potrebbe in parte perdonare dando un 8 e mezzo.
Diciamo allora che il voto sconta l'edizione, visto che la D/Visual avrebbe potuto venire incontro ai lettori occasionali realizzando un volume in più. Infatti, il numero uno è ispessito da 328 pagine al costo di ben 9.90 €. Contiene diverse storie relativamente brevi, mentre il secondo è presidiato da un'unica storia e viene 6.90, non pochissimo. Il terzo è più striminzito e pure costa 6.90!
Per il resto l'edizione, al solito, è bella. La sovracopertina ha persino le scritte in rilievo, di cui facevo a meno se mi avessero scontato un mezzo euro. Io ero timoroso e ho cominciato dal numero 2, che però è quello che mi è piaciuto di meno. Com'è noto, sono tutte storie autoconclusive, a parte le prime che onestamente sono quelle davvero importanti. Il volume 1 è davvero bello e lo consiglio vivamente a chiunque cerchi qualcosa di particolare, mentre non lo ritengo adatto a coloro che leggono <b>unicamente</b> shonen/shojo alla moda, o amano rincorrere le novità. Quanto ai volumi 2 e 3, non è una perdita <i>tragica</i> se li lasciate sullo scaffale per acquistare altri titoli di elevato peso specifico.
È certo che Go Nagai ha letto Kitaro e se ne è fatto influenzare, non solo per come si parla dei "mostri" che una volta dominavano la terra e poi dovettero lasciare il posto agli esseri umani (circa la base di Devilman), ma anche perché in Kekko Kamen compare un personaggio che ne è la parodia spudorata.
Il tratto è particolare e personale, ma non eccelso. Non mi sembra il caso di stare a sottilizzare, se siete propensi a dare più importanza alla narrazione e ai temi trattati che al disegno. Questo comunque gli costa un voto, mentre un altro voto lo tolgo per il mio gusto personale, molto critico verso il genere horror. Ci sono poi pochissime e lievi ingenuità in questo manga, che si potrebbe in parte perdonare dando un 8 e mezzo.
Diciamo allora che il voto sconta l'edizione, visto che la D/Visual avrebbe potuto venire incontro ai lettori occasionali realizzando un volume in più. Infatti, il numero uno è ispessito da 328 pagine al costo di ben 9.90 €. Contiene diverse storie relativamente brevi, mentre il secondo è presidiato da un'unica storia e viene 6.90, non pochissimo. Il terzo è più striminzito e pure costa 6.90!
Per il resto l'edizione, al solito, è bella. La sovracopertina ha persino le scritte in rilievo, di cui facevo a meno se mi avessero scontato un mezzo euro. Io ero timoroso e ho cominciato dal numero 2, che però è quello che mi è piaciuto di meno. Com'è noto, sono tutte storie autoconclusive, a parte le prime che onestamente sono quelle davvero importanti. Il volume 1 è davvero bello e lo consiglio vivamente a chiunque cerchi qualcosa di particolare, mentre non lo ritengo adatto a coloro che leggono <b>unicamente</b> shonen/shojo alla moda, o amano rincorrere le novità. Quanto ai volumi 2 e 3, non è una perdita <i>tragica</i> se li lasciate sullo scaffale per acquistare altri titoli di elevato peso specifico.