Recensione
Soul Eater
9.0/10
Ho iniziato la lettura di questo manga dopo aver visto i primi 37 episodi dell'anime, però non contento del fatto che quest'ultimo avesse un finale totalmente diverso dal manga, ho intrapreso la via cartacea e, dopo i primi volumi non proprio eccitanti, sono arrivato ad una conclusione: è stata la miglior scelta che potessi fare.
"Soul Eater" è un manga controverso e bizzarro che ha lanciato, a suo modo, un nuovo prototipo di shonen che non si ispira, come punto di partenza, al solito "Dragon Ball": di fatto, il mangaka ha cercato di costruire un'opera con una propria personalità e unicità per cui la si potesse riconoscere tra le tante.
Certo, capisco che una cosa nuova (o diversa, in questo caso) possa lasciare così e così, ma il geniale Atsushi Ohkubo - perché si, ha un suo tocco di genio quest'uomo - ha avuto il coraggio di voler cambiare rotta, cosa da apprezzare e non sto parlando da fan spudorato.
"Soul Eater" riesce ad unire il comico demenziale con l'azione esplosiva ed utilizza atmosfere leggere e banali in alternanza con atmosfere horror-splatter. In più non mancheranno momenti seri, commoventi, riflessivi e lotte molto violente e adrenaliniche puntate più sulla strategia che sul Power-Up e, dunque, non sarà solo una commedia demenziale, come molti dicono. Inoltre, vanta una buonissima caratterizzazione dei personaggi - vi è anche la mancanza del solito unico protagonista che fa tutto lui e in cui tutto l'universo confida - infatti si può benissimo parlare di tre protagonisti, i quali sono: Maka, Black Star e Kid insieme alle loro armi-partner. I personaggi subiranno anche una buona crescita sia a livello caratteriale che fisico, come in altri shonen.
Un'altra nota positiva è l'assenza del solito perfezionismo. Tutti i personaggi, buoni o malvagi, avranno dei grandi difetti e un pizzico di follia e proprio la follia sarà il tema centrale di quest'opera, tema che trovo fresco e originale.
Ora venendo alla storia, posso dire che il tutto e ben strutturato e Atsushi Ohkubo mi da l'impressione di sapere dove vuole arrivare, cosa rara.
La vera trama, però, parte dal volume 7, anche se inizia a mostrare un primo innesco già intorno ai volumi 4-5. Comunque, seppure all'inizio si assisterà a storie auto conclusive noiosette, si capirà che, alla fine, sono tutte situazioni che avranno una loro importanza nell'insieme.
Ma una vera svolta che innalzerà il livello qualitativo generale arriverà intorno al volume 10, all'incirca. Da qui "Soul Eater" cambia pelle e mostra i suoi veri grandi potenziali con i quali riesce a raggiungere i livelli dei manga più gettonati, almeno secondo il mio parere. Proprio da qui Atsushi Ohkubo è riuscito maggiormente a catturarmi e a farmi divorare i capitoli uno dopo l'altro per via dei misteri, dei momenti di suspance, dei colpi di scena uniti da un ottimo intreccio narrativo. Proprio da qui ho compreso la bellezza di questo titolo e il perché molti lo amano.
Insomma, questo manga è in continua evoluzione e non fa altro che migliorare sia a livello grafico che a livello di contenuti diventando sempre più interessante e avvincente e acquistando sempre più una propria identità.
Non capisco, sinceramente, come si possa dare un voto insufficiente a quest'opera che, obbiettivamente parlando, non è brutta e dunque almeno una sufficienza la meriterebbe, ma ognuno ha la sua rispettabilissima opinione e non sarò io a criticarla. Però, scusatemi se lo dico, è davvero ridicolo sentire persone, sicuramente per screditare ancora di più il manga, dire che l'anime sia mille volte meglio, ma quando mai? L'anime segue il manga solo fino ad un certo punto, come già detto, e cambia strada proprio quando il manga diventa, a mio avviso, una vera bomba; quindi non posso proprio sentirla questa cosa.
Adesso, per quanto io non sia un esperto, vorrei dedicare qualche parola al disegno.
Posso assolutamente dire che, il disegno, dal volume 7/8 migliora così tanto (specialmente dal volume 15) da divenire anche migliore dell'anime.
Il chara design è originalissimo e lo stile di Ohkubo e unico, accattivante e si adatta alle situazioni che assisteremo durante la lettura. Mi piace davvero molto il tratto di Ohkubo, anche se all'inizio parte in maniera davvero semplice e mal curata, qui molti hanno ragione. Sta di fatto che, dato che il disegno si evolve insieme alla storia, tutti coloro che lo hanno criticato ai primi volumi, se leggeranno uno dei volumi dal 10 in poi, sgraneranno gli occhi per il salto grafico compiuto.
Per finire, "Soul Eater" è unico nel suo genere e se avete in mente di voler evadere dal classico scontatissimo shonen dovete provare a leggerlo. L'unica cosa che posso consigliarvi per non rovinarvi la lettura e: di non partire subito con uno spirito critico, armarsi di una buona pazienza, annullare i troppi pregiudizi e di non giudicarlo solo dai primi 6 volumi. Bene! Se ci riuscite, leggetelo e dategli una possibilità perché, proprio come "Le Bizzarre Avventure di Jojo" di Araki, ad un certo punto ingranerà in una maniera davvero molto positiva e inaspettata, dico sul serio. Tutt'ora, io seguo i capitoli giapponesi, sta andando alla grande.
Difetti? Fan-service inizialmente troppo eccessivo ed esplicito, seppure poi verrà diminuito, e utilizzo di un linguaggio un po' troppo sopra le righe. Per essere uno shonen lo trovo un po' troppo spinto su questi aspetti, in poche parole. Queste due cose penalizzano la qualità e riducono la lettura del manga ad un pubblico leggermente più maturo della media.
Il voto finale che do è 9. Coinvolgente, emozionante, divertente e originale. Un buonissimo shonen con dei pregi e dei meriti che non tutti gli riconoscono.
Un manga che in un futuro potrebbe essere ricordato ed inserito tra i grandi di questo genere e forse, da manga incompreso e molto sottovalutato, potrà divenire un manga molto apprezzato.
In parole povere, mi sta piacendo tantissimo e mi sta coinvolgendo come nessun manga ha fatto negli ultimi tempi.
Ovviamente, essendo un opera ancora in corso ed avendo quei difettucci menzionati sopra, non mi sento di dargli un 10.
"Soul Eater" è un manga controverso e bizzarro che ha lanciato, a suo modo, un nuovo prototipo di shonen che non si ispira, come punto di partenza, al solito "Dragon Ball": di fatto, il mangaka ha cercato di costruire un'opera con una propria personalità e unicità per cui la si potesse riconoscere tra le tante.
Certo, capisco che una cosa nuova (o diversa, in questo caso) possa lasciare così e così, ma il geniale Atsushi Ohkubo - perché si, ha un suo tocco di genio quest'uomo - ha avuto il coraggio di voler cambiare rotta, cosa da apprezzare e non sto parlando da fan spudorato.
"Soul Eater" riesce ad unire il comico demenziale con l'azione esplosiva ed utilizza atmosfere leggere e banali in alternanza con atmosfere horror-splatter. In più non mancheranno momenti seri, commoventi, riflessivi e lotte molto violente e adrenaliniche puntate più sulla strategia che sul Power-Up e, dunque, non sarà solo una commedia demenziale, come molti dicono. Inoltre, vanta una buonissima caratterizzazione dei personaggi - vi è anche la mancanza del solito unico protagonista che fa tutto lui e in cui tutto l'universo confida - infatti si può benissimo parlare di tre protagonisti, i quali sono: Maka, Black Star e Kid insieme alle loro armi-partner. I personaggi subiranno anche una buona crescita sia a livello caratteriale che fisico, come in altri shonen.
Un'altra nota positiva è l'assenza del solito perfezionismo. Tutti i personaggi, buoni o malvagi, avranno dei grandi difetti e un pizzico di follia e proprio la follia sarà il tema centrale di quest'opera, tema che trovo fresco e originale.
Ora venendo alla storia, posso dire che il tutto e ben strutturato e Atsushi Ohkubo mi da l'impressione di sapere dove vuole arrivare, cosa rara.
La vera trama, però, parte dal volume 7, anche se inizia a mostrare un primo innesco già intorno ai volumi 4-5. Comunque, seppure all'inizio si assisterà a storie auto conclusive noiosette, si capirà che, alla fine, sono tutte situazioni che avranno una loro importanza nell'insieme.
Ma una vera svolta che innalzerà il livello qualitativo generale arriverà intorno al volume 10, all'incirca. Da qui "Soul Eater" cambia pelle e mostra i suoi veri grandi potenziali con i quali riesce a raggiungere i livelli dei manga più gettonati, almeno secondo il mio parere. Proprio da qui Atsushi Ohkubo è riuscito maggiormente a catturarmi e a farmi divorare i capitoli uno dopo l'altro per via dei misteri, dei momenti di suspance, dei colpi di scena uniti da un ottimo intreccio narrativo. Proprio da qui ho compreso la bellezza di questo titolo e il perché molti lo amano.
Insomma, questo manga è in continua evoluzione e non fa altro che migliorare sia a livello grafico che a livello di contenuti diventando sempre più interessante e avvincente e acquistando sempre più una propria identità.
Non capisco, sinceramente, come si possa dare un voto insufficiente a quest'opera che, obbiettivamente parlando, non è brutta e dunque almeno una sufficienza la meriterebbe, ma ognuno ha la sua rispettabilissima opinione e non sarò io a criticarla. Però, scusatemi se lo dico, è davvero ridicolo sentire persone, sicuramente per screditare ancora di più il manga, dire che l'anime sia mille volte meglio, ma quando mai? L'anime segue il manga solo fino ad un certo punto, come già detto, e cambia strada proprio quando il manga diventa, a mio avviso, una vera bomba; quindi non posso proprio sentirla questa cosa.
Adesso, per quanto io non sia un esperto, vorrei dedicare qualche parola al disegno.
Posso assolutamente dire che, il disegno, dal volume 7/8 migliora così tanto (specialmente dal volume 15) da divenire anche migliore dell'anime.
Il chara design è originalissimo e lo stile di Ohkubo e unico, accattivante e si adatta alle situazioni che assisteremo durante la lettura. Mi piace davvero molto il tratto di Ohkubo, anche se all'inizio parte in maniera davvero semplice e mal curata, qui molti hanno ragione. Sta di fatto che, dato che il disegno si evolve insieme alla storia, tutti coloro che lo hanno criticato ai primi volumi, se leggeranno uno dei volumi dal 10 in poi, sgraneranno gli occhi per il salto grafico compiuto.
Per finire, "Soul Eater" è unico nel suo genere e se avete in mente di voler evadere dal classico scontatissimo shonen dovete provare a leggerlo. L'unica cosa che posso consigliarvi per non rovinarvi la lettura e: di non partire subito con uno spirito critico, armarsi di una buona pazienza, annullare i troppi pregiudizi e di non giudicarlo solo dai primi 6 volumi. Bene! Se ci riuscite, leggetelo e dategli una possibilità perché, proprio come "Le Bizzarre Avventure di Jojo" di Araki, ad un certo punto ingranerà in una maniera davvero molto positiva e inaspettata, dico sul serio. Tutt'ora, io seguo i capitoli giapponesi, sta andando alla grande.
Difetti? Fan-service inizialmente troppo eccessivo ed esplicito, seppure poi verrà diminuito, e utilizzo di un linguaggio un po' troppo sopra le righe. Per essere uno shonen lo trovo un po' troppo spinto su questi aspetti, in poche parole. Queste due cose penalizzano la qualità e riducono la lettura del manga ad un pubblico leggermente più maturo della media.
Il voto finale che do è 9. Coinvolgente, emozionante, divertente e originale. Un buonissimo shonen con dei pregi e dei meriti che non tutti gli riconoscono.
Un manga che in un futuro potrebbe essere ricordato ed inserito tra i grandi di questo genere e forse, da manga incompreso e molto sottovalutato, potrà divenire un manga molto apprezzato.
In parole povere, mi sta piacendo tantissimo e mi sta coinvolgendo come nessun manga ha fatto negli ultimi tempi.
Ovviamente, essendo un opera ancora in corso ed avendo quei difettucci menzionati sopra, non mi sento di dargli un 10.