Recensione
Eyeshield 21
10.0/10
"Non lo sapevi? I demoni non chiedono favori agli dei!"
Piccola premessa: ho incominciato a leggere Eyeshield 21 per allontanarmi momentaneamente dalle trame molto spesso banali e piene di cliché dei moderni shonen fantasy, quindi si tratta del mio primo spokon, ovvero manga sportivo...e devo dire di essere stato fortunato, perché la lettura di quest'opera è stata davvero fantastica.
Cominciamo dall'antefatto: il timido ed impacciato Sena, spesso vittima di atti di bullismo a causa del proprio carattere remissivo, inizia a frequentare il liceo Deimon, già rassegnato alle probabili angherie che subirà dai prepotenti di turno; purtroppo (o per fortuna), non sa ancora cosa lo attende...
Il liceo Deimon, famoso non certo per il livello dei propri studenti, ospita, tra i tanti club, anche quello di football americano: è proprio l'incontro con questo sport, ed in primis con Hiruma, il capoclub, che cambierà per sempre la vita di Sena: se in un primo momento questi si era semplicemente proposto come manager della sgangherata squadra dei Deimon Devil Bats, da sempre in deficit di giocatori, le cose andranno invece molto diversamente...
Il nostro piccolo protagonista, infatti, costretto a svolgere "lavoretti" per conto dei compagni che lo maltrattavano, ha inconsciamente sviluppato un'incredibile abilità nella corsa, raggiungendo livelli da campioni: è per questo che, inizialmente, viene "convinto" da Hiruma a partecipare addirittura alle partite in veste di Running Back, il giocatore deputato a portare la palla alla meta attraverso azioni spettacolari ed istantanee.
Tuttavia, occorre nascondere l'identità di Sena, per evitare che altri club desiderino averlo per le sue qualità, quindi Hiruma adotta questo stratagemma: durante le partite indosserà il numero 21 ed una visiera che ne maschera il volto, da qui il titolo del manga "Eyeshield (visiera) 21". Inizia dunque la carriera da footballer di Sena, in realtà in un modo un po' complesso, visto che si trova a nascondere la propria identità persino a Mamori, sua amica d'infanzia, che sarebbe preoccupata se scoprisse il suo vero ruolo all'interno del team.
La squadra dei Deimon Devil Bats, ovviamente, diventa gradualmente il fulcro del manga: fondata tempo addietro da Hiruma e Kurita, che sognavano di andare al Christmas Bowl, il più importante evento di football americano a livello liceale in Giappone, ha in realtà conosciuto una sorte tutt'altro che favorevole, visto che per lungo tempo gli unici membri stabili sono stati solo i fondatori...tuttavia, con l'avanzare della storia, nuovi membri si aggiungeranno, in modi anche imprevedibili, per cercare di formare un vero team e realizzare, insieme, un sogno quasi impossibile.
La trama può sembrare scontata ma, in quanto spokon, gli autori di Eyeshield decidono di non sottrarsi ai canoni del genere, come il torneo, l'allenamento, le rivalità, tuttavia lo scrittore Riichiro Inagaki riesce a bilanciare questo fattore con diverse situazioni: comicità, serietà, volontà di cambiare, crescita individuale e gag si mescolano in un mix fresco e sempre trascinante. Ogni personaggio, sebbene in misura diversa, è dotato di una preciso background e di una ben definita personalità, ovviamente lo spazio maggiore è dato ai giocatori dei Deimon Devil Bats, ma gli avversari non sono da meno, tutti eccentrici e, a modo loro, assolutamente unici.
Per chi fosse spaventato dalle regole del football americano, sappia che queste sono spiegate in maniera assolutamente comprensibile per tutti, e spesso ripetute per maggior chiarezza, nelle partite più complesse, inoltre le tattiche astruse di Hiruma, o le strambe tecniche speciali sfoggiate dai giocatori, non sfociano mai nel fantasy/inverosimile, ma hanno sempre un minimo di contatto con la realtà.
A proposito delle partite e dello stile grafico in generale, va reso onore a Yusuke Murata, un virtuoso del disegno che migliora in maniera incredibile volume dopo volume, regalandoci inquadrature memorabili e scene incredibili che paiono quasi muoversi (infatti sconsiglio la visione dell'anime, visto che, oltre ad altri problemi di tipo narrativo, in quel caso la qualità grafica è decisamente inferiore a quella del manga).
In conclusione, un manga davvero valido, che non rivoluziona il genere di appartenenza, ma ci mostra personaggi meravigliosi, tra cui il folle stratega Hiruma, vera stella del manga assieme al protagonista Sena, partite emozionanti fino all'ultimo secondo (e oltre!), ed una storia che non concede spazio a capitoli inutili/filler (il capitolo 100 è solo un piacevole diversivo che ci mostra la vena comica degli autori nell'ambito degli 4-koma, siparietti di 4 vignette).
Va segnalato che la saga principale si esaurisce nel volume 34, gli altri 3 volumi vanno considerati come un racconto extra che riunisce ancora una volta i personaggi più amati: una narrazione che potrebbe non piacere a tutti per la sua brevità, visto che si sviluppa su pochi tankobon, tuttavia la ritengo un piacevolissimo commiato da parte di una serie che arriva dritta al cuore, magari in modo anche ingenuo e senza chissà quali pretese, facendoci ridere, piangere, entusiasmare e forse crescere un po' insieme ai suoi protagonisti.
Piccola premessa: ho incominciato a leggere Eyeshield 21 per allontanarmi momentaneamente dalle trame molto spesso banali e piene di cliché dei moderni shonen fantasy, quindi si tratta del mio primo spokon, ovvero manga sportivo...e devo dire di essere stato fortunato, perché la lettura di quest'opera è stata davvero fantastica.
Cominciamo dall'antefatto: il timido ed impacciato Sena, spesso vittima di atti di bullismo a causa del proprio carattere remissivo, inizia a frequentare il liceo Deimon, già rassegnato alle probabili angherie che subirà dai prepotenti di turno; purtroppo (o per fortuna), non sa ancora cosa lo attende...
Il liceo Deimon, famoso non certo per il livello dei propri studenti, ospita, tra i tanti club, anche quello di football americano: è proprio l'incontro con questo sport, ed in primis con Hiruma, il capoclub, che cambierà per sempre la vita di Sena: se in un primo momento questi si era semplicemente proposto come manager della sgangherata squadra dei Deimon Devil Bats, da sempre in deficit di giocatori, le cose andranno invece molto diversamente...
Il nostro piccolo protagonista, infatti, costretto a svolgere "lavoretti" per conto dei compagni che lo maltrattavano, ha inconsciamente sviluppato un'incredibile abilità nella corsa, raggiungendo livelli da campioni: è per questo che, inizialmente, viene "convinto" da Hiruma a partecipare addirittura alle partite in veste di Running Back, il giocatore deputato a portare la palla alla meta attraverso azioni spettacolari ed istantanee.
Tuttavia, occorre nascondere l'identità di Sena, per evitare che altri club desiderino averlo per le sue qualità, quindi Hiruma adotta questo stratagemma: durante le partite indosserà il numero 21 ed una visiera che ne maschera il volto, da qui il titolo del manga "Eyeshield (visiera) 21". Inizia dunque la carriera da footballer di Sena, in realtà in un modo un po' complesso, visto che si trova a nascondere la propria identità persino a Mamori, sua amica d'infanzia, che sarebbe preoccupata se scoprisse il suo vero ruolo all'interno del team.
La squadra dei Deimon Devil Bats, ovviamente, diventa gradualmente il fulcro del manga: fondata tempo addietro da Hiruma e Kurita, che sognavano di andare al Christmas Bowl, il più importante evento di football americano a livello liceale in Giappone, ha in realtà conosciuto una sorte tutt'altro che favorevole, visto che per lungo tempo gli unici membri stabili sono stati solo i fondatori...tuttavia, con l'avanzare della storia, nuovi membri si aggiungeranno, in modi anche imprevedibili, per cercare di formare un vero team e realizzare, insieme, un sogno quasi impossibile.
La trama può sembrare scontata ma, in quanto spokon, gli autori di Eyeshield decidono di non sottrarsi ai canoni del genere, come il torneo, l'allenamento, le rivalità, tuttavia lo scrittore Riichiro Inagaki riesce a bilanciare questo fattore con diverse situazioni: comicità, serietà, volontà di cambiare, crescita individuale e gag si mescolano in un mix fresco e sempre trascinante. Ogni personaggio, sebbene in misura diversa, è dotato di una preciso background e di una ben definita personalità, ovviamente lo spazio maggiore è dato ai giocatori dei Deimon Devil Bats, ma gli avversari non sono da meno, tutti eccentrici e, a modo loro, assolutamente unici.
Per chi fosse spaventato dalle regole del football americano, sappia che queste sono spiegate in maniera assolutamente comprensibile per tutti, e spesso ripetute per maggior chiarezza, nelle partite più complesse, inoltre le tattiche astruse di Hiruma, o le strambe tecniche speciali sfoggiate dai giocatori, non sfociano mai nel fantasy/inverosimile, ma hanno sempre un minimo di contatto con la realtà.
A proposito delle partite e dello stile grafico in generale, va reso onore a Yusuke Murata, un virtuoso del disegno che migliora in maniera incredibile volume dopo volume, regalandoci inquadrature memorabili e scene incredibili che paiono quasi muoversi (infatti sconsiglio la visione dell'anime, visto che, oltre ad altri problemi di tipo narrativo, in quel caso la qualità grafica è decisamente inferiore a quella del manga).
In conclusione, un manga davvero valido, che non rivoluziona il genere di appartenenza, ma ci mostra personaggi meravigliosi, tra cui il folle stratega Hiruma, vera stella del manga assieme al protagonista Sena, partite emozionanti fino all'ultimo secondo (e oltre!), ed una storia che non concede spazio a capitoli inutili/filler (il capitolo 100 è solo un piacevole diversivo che ci mostra la vena comica degli autori nell'ambito degli 4-koma, siparietti di 4 vignette).
Va segnalato che la saga principale si esaurisce nel volume 34, gli altri 3 volumi vanno considerati come un racconto extra che riunisce ancora una volta i personaggi più amati: una narrazione che potrebbe non piacere a tutti per la sua brevità, visto che si sviluppa su pochi tankobon, tuttavia la ritengo un piacevolissimo commiato da parte di una serie che arriva dritta al cuore, magari in modo anche ingenuo e senza chissà quali pretese, facendoci ridere, piangere, entusiasmare e forse crescere un po' insieme ai suoi protagonisti.