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<b>ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILERS</b>
Ho iniziato a leggere questo manga per puro caso e, ad un primo impatto, le mie aspettative erano abbastanza ridotte. Tuttavia, a quanto pare, man mano che ho proseguito con la lettura mi sono dovuto ricredere; c'è molto più di quel che appare. Da un pò di tempo a questa parte i manga che vertono sulla sopravvivenza sono diventati piuttosto comuni, molti si rifanno al capostipite Battle Royale (che a suo modo si rifà al classico della letteratura, Il signore delle mosche), ma capita che a volte ci siano delle cosiddette "mosche bianche", e credo che sia proprio il caso di questo "KnI". La storia del suddetto titolo inizia un pò come tutti gli altri manga del genere: il protagonista Shun e compagni si ritrovano a scuola, scatta una sorta di situazione d'emergenza (almeno stavolta non sono i soliti zombie), ma è a questo punto che la storia devia. L'emergenza in questione è un Daruma (tipica bambola giapponese) che sfida i membri della classe del protagonista ad un mortale "Un, due, tre stella"; ovviamente il protagonista ne esce vincitore, unico sopravvissuto per la sua classe. A questo punto vengono introdotti gli altri personaggi del gruppo che, per quanto numerosi, sono sorprendentemente caratterizzati molto bene (a mio avviso il vero punto forte di questo manga assieme agli infiniti cliffangher che tempestano la storia). Ovviamente dovranno collaborare tutti assieme per poter superare le successive sfide e poter fuggire dalla scuola. Magari finisse tutto qui, siamo appena all'inizio! Usciti da scuola, l'emergenza in questione (un pò prevedibile, ma ci può stare) si estende a tutto il mondo, ed abbiamo questo tizio che si reputa un Dio che sfida tutti i prescelti per eleggere il suo successore. Ci saranno un susseguirsi di eventi, tutti densi d'azione, a ritmo serrato, ed un mucchio di interrogativi, ma mi fermo qui per evitare ulteriori spoilers. Naturalmente, come anche specificato nella scheda, il titolo in questione è a tinte horror, ma, più che nel senso stretto del genere (quindi niente situazioni da far sobbalzare), siamo di fronte al solito gore estremo, che comunque è dosato saggiamente. Un altro paio di cose da aggiungere, che potrebbero far felici possibili lettori, sono la quasi totale assenza di situazioni ecchi e quei momenti comici (brevi) che spezzano il ritmo della storia per non appesantirla (si, perchè, ve lo dico, sarà un ecatombe). Per quanto riguarda l'aspetto grafico, c'è ben poco da dire; a me i disegni di questo Fujimura sono piaciuti da subito, il tratto è molto maturo e ben si addice al genere di storia, non sono un esperto, ma direi che è anche abbastanza nitido e dettagliato. L'unico consiglio che vi do, a parte il leggerlo, è di non affezionarvi più di tanto ai personaggi. Kaneshiro è un pò come George Martin. Uomo avvisato...