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Spesso ci troviamo davanti ad opere che se fossero finite prima sarebbero state dei capolavori. Kekkaishi si trova in questa triste condizione.

TRAMA
Yoshimori (già il suo nome secondo me è un punto forte del manga, non il solito nome da duro) è uno studente delle medie che di notte deve tornare nel suo istituto e scacciare i demoni che vi accorrono per accrescere il proprio potere demoniaco, il tutto con l'aiuto della più grande e saggia Tokine. I due ragazzi appartengono a due grandi famiglie di kekkaishi (creatori di barriere) che si contendono il titolo di eredi della scuola di Hazama, il fondatore della tecnica delle kekkai (barriere mistiche) per la distruzione dei demoni. La vicenda ruoterà attorno a diversi temi: l'amore di Yoshimori per Tokine e il suo desiderio di proteggerla, la rivalità tra Yoshimori e suo fratello maggiore, infine, il mistero di cosa si nasconde nella scuola di Yoshimori (l'istituto Karasumori) dove si dice che il fondatore abbia dovuto sigillare un potere enorme e pericoloso.

PRO
Il protagonista è diverso dai soliti visti in vari manga, non vuole diventare potente o forte ma solo sigillare per sempre quella terra che ha messo in pericolo e ha tolto la vita a persone a lui care. Il sogno più grande è invece fare il pasticcere. Questo è quello che riguarda la prima parte del manga (fino numero 19) perché purtroppo ci ritroveremo sempre più vicino a un "Goku" più forte di chiunque altro.

I combattimenti sono piuttosto tattici e avvincenti, senza durare settimane e settimane, questo forse grazie alla mancanza di power up. Tutto si gioca nello sfruttare la forma e a consistenza delle kekkai, barriere magiche rettangolari o quadrate che possono esplodere e distruggere il loro contenuto, difendere, fare da scala ecc ecc.
I rapporti umani sono un elemento importante nel manga e vengono affrontati con molta cura e realismo, in particolare è da notare la rivalità/amore dei due fratelli che si ammirano e invidiano a vicenda, qualcosa trattato poco nei manga shonen a cui siamo abituati, piuttosto che l'amicizia/amore tra Yoshimori e Tokine e l'amicizia di Yoshimori con i vari aiutanti che incontrerà della sua missione.

Il disegno è secondo me sublime, particolareggiato ma senza essere pesante, a volte si basa sullo stretto necessario senza incorrere nel triste sfondo bianco.

Il mistero di Karasumori è ciò che fa più gola al lettore, ambiguo nella sua natura e nei modi in cui interviene nelle vicende dei vari protagonisti. Fino all'ultimo (quasi...) non si capisce cosa o chi sia karasumori.

CONTRO ( e che contro...)

Durante "Kekkaishi" purtroppo troveremo personaggi molto complessi su cui l'autrice fa intendere delle vicende nascoste nel loro passato che però... non rivelerà mai. Personaggi a volte inquietanti, come l'amico del nonno di Yoshimori o addirittura il suo stesso padre, di cui non sapremo mai chi era, cosa faceva, perché e come ha fatto. Questa è una cosa che disturba parecchio, anche perché il tempo per parlarne durante l'opera c'era eccome, invece di mettere capitoli filler come nei peggiori anime presi da mediaset.

Cattivi potentissimi che non muoio e... ? spariscono nel nulla più totale. Ve lo immaginate un Cell o Freezer che non muoiono ma semplicemente se ne vanno per i cavoli loro ? No. Invece in "Kekkaishi" si può non morire ma andarsene e sparire fino alla fine...

La partenza è lenta, lenta, lenta... ci vogliono ben 5 numeri perché la storia di "Kekkaishi" si faccia interessante e finiscano vari episodi auto-conclusivi che durano quattro numeri. Veramente troppi. I
l sottotitolo acchiappademoni, fastidioso e soprattutto insensato. Non centra davvero nulla con la vicenda

Il prezzo, purtroppo, dato le vendite scarse, di 5.50 €

BILANCIO

Kekkaishi con qualche mistero svelato e una fine più veloce sarebbe stato un capolavoro shonen, diverso dalle solite jumpate sfornate fino alla fine. Purtroppo la presenza di personaggi incredibili che ti scompaiono a caso e un protagonista che diventa sempre il più solito "faccio tutto io -salvo tutti io- nessuno deve morire" portano il manga a un voto più che sufficiente che fino al numero 17-18 si teneva su un 9 pieno. Un vero peccato. Da notare che però si tratta della prima opera dell'autrice che bisogna comunque ammettere, si presenta veramente bene nel palcoscenico shonen.