Recensione
Recensione di David-Raiden
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Mi sono avvicinato a questo manga sapendo poco o niente sul suo conto. Avevo semplicemente letto "è il vero erede di Ken il guerriero!" e altri commenti di questo tipo, quindi giunto in fumetteria mi sono lasciato ammaliare dalla nuova (e piuttosto lussuosa) ristampa de "Le bizzarre avventure di JoJo". Si comincia subito con una ambientazione piuttosto affascinante e poco utilizzata nel settore, l'inghilterra dell' 800, e ci vengono presentati i protagonisti (e l'antagonista) ovvero Jonathan Joestar ed il perfido ed affascinante Dio Brando. L'autore riesce a proporre una serie di personaggi assolutamente fuori dagli schemi, come il ladro gentiluomo Speed Wagon o l'eccentrico Zeppeli, ognuno dei quali meriterebbe un paragrafo intero. Però il personaggio che mi ha colpito sin dall'inizio è stato proprio il cattivo di turno Dio Brando, con il suo essere uomo normale, sprovvisto di poteri o qualsivoglia mutazione di qualsiasi tipo (almeno all'inizio) e ciononostante malvagio, perfido, senza scrupoli ma non privo di carisma e savoir faire.
Inoltre bisogna spendere qualche parola per il protagonista, ovviamente. Jonathan è un gentiluomo di famiglia nobile, ed è molto interessante notare la sua evoluzione. Infatti il manga inizia narrandoci una buona fetta della sua infanzia (vissuta tra l'altro proprio con il suo acerrimo nemico Dio) in una serie di flashback che ci mostrano come da ragazzino impacciato e quasi sottomesso alla figura del fratellastro, diventi un uomo forte ed intelligente, deciso a fermare le diaboliche macchinazioni del nemico.
Per quanto riguarda la trama, l'autore riesce a raccontare una storia sicuramente appassionante, che se letta oggi potrebbe sembrare un pò banale, ma bisogna considerare che si tratta di un fumetto con trent'anni alle spalle e che ha ispirato parecchie opere successive. Ciononostante il buon Araki non riesce sempre a spiegarsi nel migliore dei modi, qualche passaggio non è stato approfondito con la dovuta attenzione, e qualche spiegazione mi è sembrata un pò frettolosa e poco esaustiva (come la questione delle onde concentriche).
Per quanto riguarda il disegno, bisogna dire che vi è qualche difetto. Sicuramente le anatomie sono volutamente esagerate, ma non si può nascondere il fatto che vi siano tanti, tantissimi errori anatomici, così come alcuni muscoli disegnati da Araki sono completamente inventati (soprattutto i quelli delle braccia e della schiena; basta guardare un qualsiasi atlante anatomico anche una foto di un culturista per accorgersi che alcuni muscoli dal Nostro disegnati semplicemente non esistano). Per quanto riguarda la prospettiva e le ambientazioni, nulla da dire, anzi l'autore riesce a riprodurre tutto il fascino dell' Inghilterra ottocentesca conferendo alla sua opera un'atmosfera di grande impatto. In ogni caso, l'influenza di Tetsuo Hara e del suo "Ken il guerriero" è grande, come del resto lo stesso autore ha sempre ammesso.
Qualche parola sui combattimenti: se siete come me tra quelli che amano le botte e gli scontri fisici e muscolari, sarete a cavallo. I combattimenti sono la parte migliore del manga (essendo del resto il fumetto basato su di essi), sempre dinamici, appassionanti ed estremamente violenti.
In definitiva, questo manga tratta di tematiche piuttosto comuni come l'amicizia (qui portata ai massimi livelli) e l'onore, senza disdegnare un pò di romanticismo. Mi sento di consigliare questo manga soprattutto a chi ama i fumetti basati sui combattimenti, ma merita comunque un'occhiata dai non estimatori del genere, anche soltanto per il fascino dell'ambientazione e del periodo storico, ma soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi (e del cattivo) a cui è impossibile non affezionarsi sin da subito.
Inoltre bisogna spendere qualche parola per il protagonista, ovviamente. Jonathan è un gentiluomo di famiglia nobile, ed è molto interessante notare la sua evoluzione. Infatti il manga inizia narrandoci una buona fetta della sua infanzia (vissuta tra l'altro proprio con il suo acerrimo nemico Dio) in una serie di flashback che ci mostrano come da ragazzino impacciato e quasi sottomesso alla figura del fratellastro, diventi un uomo forte ed intelligente, deciso a fermare le diaboliche macchinazioni del nemico.
Per quanto riguarda la trama, l'autore riesce a raccontare una storia sicuramente appassionante, che se letta oggi potrebbe sembrare un pò banale, ma bisogna considerare che si tratta di un fumetto con trent'anni alle spalle e che ha ispirato parecchie opere successive. Ciononostante il buon Araki non riesce sempre a spiegarsi nel migliore dei modi, qualche passaggio non è stato approfondito con la dovuta attenzione, e qualche spiegazione mi è sembrata un pò frettolosa e poco esaustiva (come la questione delle onde concentriche).
Per quanto riguarda il disegno, bisogna dire che vi è qualche difetto. Sicuramente le anatomie sono volutamente esagerate, ma non si può nascondere il fatto che vi siano tanti, tantissimi errori anatomici, così come alcuni muscoli disegnati da Araki sono completamente inventati (soprattutto i quelli delle braccia e della schiena; basta guardare un qualsiasi atlante anatomico anche una foto di un culturista per accorgersi che alcuni muscoli dal Nostro disegnati semplicemente non esistano). Per quanto riguarda la prospettiva e le ambientazioni, nulla da dire, anzi l'autore riesce a riprodurre tutto il fascino dell' Inghilterra ottocentesca conferendo alla sua opera un'atmosfera di grande impatto. In ogni caso, l'influenza di Tetsuo Hara e del suo "Ken il guerriero" è grande, come del resto lo stesso autore ha sempre ammesso.
Qualche parola sui combattimenti: se siete come me tra quelli che amano le botte e gli scontri fisici e muscolari, sarete a cavallo. I combattimenti sono la parte migliore del manga (essendo del resto il fumetto basato su di essi), sempre dinamici, appassionanti ed estremamente violenti.
In definitiva, questo manga tratta di tematiche piuttosto comuni come l'amicizia (qui portata ai massimi livelli) e l'onore, senza disdegnare un pò di romanticismo. Mi sento di consigliare questo manga soprattutto a chi ama i fumetti basati sui combattimenti, ma merita comunque un'occhiata dai non estimatori del genere, anche soltanto per il fascino dell'ambientazione e del periodo storico, ma soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi (e del cattivo) a cui è impossibile non affezionarsi sin da subito.