Recensione
Hunter x Hunter
10.0/10
HunterXHunter è uno dei migliori manga che abbia mai letto, ed è stato il primo ad avermi colpito così tanto da indurmi a rileggerlo interamente per la quarta volta.
Lo stile:
Il disegno, che spazia dal naif estremo al dettaglio assoluto in pochissime pagine, è di qualità più che pregevole, l'esperienza che si ha leggendo il manga oltre che intellettuale è anche sensoriale, i tratteggi dell'autore e le scene spesso molto forti infatti coinvolgono ad un livello superiore il lettore che si ritrova immerso in un mondo caratterizzato ottimamente in tutti i suoi particolari.
Il primo piano del volto di Netero che l'autore ritrae al tramonto del combattimento tra quest'ultimo ed il re delle Formichimere è immagine ancora adesso vivissima nella mia mente, opera magistrale che trasmette emozioni che è difficile provare.
La trama:
Se in altro manga la trama passerebbe a mio avviso in secondo piano rispetto a dei disegni come quelli di cui ho sopra parlato in HunterXHunter diventa sicuramente un punto di forza, sempre nuova e mai scontata riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, stampate o digitali che siano, per diverse ore. I colpi di scena si susseguono in un avvicendarsi di fatti che non scade mai nella banalità o nel luogo comune, i temi sempre nuovi e gli ambienti che cambiano fanno da vivacissimo sfondo alla crescita personale dei protagonisti che passo dopo passo si evolvono, mutano, cambiano al passare del tempo senza però perdere i tratti di fondo che li caratterizzano.
La coerenza, che spesso in manga di genere simile viene a mancare con l'evolversi della storia, è mantenuta incredibilmente intatta dall'inizio alla fine (o meglio all'ultimo capitolo fino ad ora uscito).
Punti di forza:
Se mi chiedessero perchè HunterXHunter mi ha colpito così tanto la risposta che, in un attimo, mi balena in testa è questa: la psicologia dei personaggi.
Se fosse un pittore Yoshihiro Togashi apparterrebbe probabilmente alla corrente naturalista per la sua abilità nel caratterizzare i personaggi; l'aspetto psicologico è infatti preponderante nel manga e su di esso si basano gran parte delle situazioni, i combattimenti sono, quasi paradossalmente, incentrati più sul pensiero che sull'azione, ma non per questo poco avvincenti e anzi sono meno noiosi alla lunga dei soliti combattimenti riproposti più volte in altre opere come Naruto dove il "pestaggio" ha la meglio.
La valutazione complessiva è di massimo livello, il piacere della lettura si mescola infatti a spunti di riflessioni, il tutto, condito da disegni stupendi, fanno di HunterXHunter un'opera da non perdere.
Lo stile:
Il disegno, che spazia dal naif estremo al dettaglio assoluto in pochissime pagine, è di qualità più che pregevole, l'esperienza che si ha leggendo il manga oltre che intellettuale è anche sensoriale, i tratteggi dell'autore e le scene spesso molto forti infatti coinvolgono ad un livello superiore il lettore che si ritrova immerso in un mondo caratterizzato ottimamente in tutti i suoi particolari.
Il primo piano del volto di Netero che l'autore ritrae al tramonto del combattimento tra quest'ultimo ed il re delle Formichimere è immagine ancora adesso vivissima nella mia mente, opera magistrale che trasmette emozioni che è difficile provare.
La trama:
Se in altro manga la trama passerebbe a mio avviso in secondo piano rispetto a dei disegni come quelli di cui ho sopra parlato in HunterXHunter diventa sicuramente un punto di forza, sempre nuova e mai scontata riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, stampate o digitali che siano, per diverse ore. I colpi di scena si susseguono in un avvicendarsi di fatti che non scade mai nella banalità o nel luogo comune, i temi sempre nuovi e gli ambienti che cambiano fanno da vivacissimo sfondo alla crescita personale dei protagonisti che passo dopo passo si evolvono, mutano, cambiano al passare del tempo senza però perdere i tratti di fondo che li caratterizzano.
La coerenza, che spesso in manga di genere simile viene a mancare con l'evolversi della storia, è mantenuta incredibilmente intatta dall'inizio alla fine (o meglio all'ultimo capitolo fino ad ora uscito).
Punti di forza:
Se mi chiedessero perchè HunterXHunter mi ha colpito così tanto la risposta che, in un attimo, mi balena in testa è questa: la psicologia dei personaggi.
Se fosse un pittore Yoshihiro Togashi apparterrebbe probabilmente alla corrente naturalista per la sua abilità nel caratterizzare i personaggi; l'aspetto psicologico è infatti preponderante nel manga e su di esso si basano gran parte delle situazioni, i combattimenti sono, quasi paradossalmente, incentrati più sul pensiero che sull'azione, ma non per questo poco avvincenti e anzi sono meno noiosi alla lunga dei soliti combattimenti riproposti più volte in altre opere come Naruto dove il "pestaggio" ha la meglio.
La valutazione complessiva è di massimo livello, il piacere della lettura si mescola infatti a spunti di riflessioni, il tutto, condito da disegni stupendi, fanno di HunterXHunter un'opera da non perdere.