Recensione
Hunter x Hunter
9.0/10
Recensione di beppequasar
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E' la prima recensione che scrivo...e come non iniziare da uno dei miei preferiti!
Ho conosciuto prima l'anime, che all'epoca mi stupì per la sua opacità, malinconicità e semplicemente per il fatto che non avevo mai visto una roba del genere.
Successivamente ho iniziato a comprare il manga, che mi ha colpito per vari motivi.
Partiamo dal disegno.
Particolare. A tratti sterile. A tratti eccessivamente particolareggiato (i primi piani sui personaggi nei momenti di massimo pathos, vedi Killua incavolato, sono intensissimi e trasmettono molto di più rispetto ad altri disegnatori che a volte, eccellendo nel virtuosismo, non riescono a sottolineare certe emozioni). Stupisce infatti il fatto che gli sfondi siano spesso assenti o non dettagliati. Ma questa è una scelta dell'autore che preferisce concentrarsi sui dialoghi e sull'intreccio.
Lo stile e la narrazione.
Qui si vede la genialità di questo autore che, come nessuno prima di lui, riesce a non rendere banale una trama apparentemente scontata, a caratterizzare dei personaggi che sembrano veri, ma soprattutto fa pensare e ragionare il lettore!
Non è infatti un manga da leggere velocemente, anzi. I dialoghi, spesso ritenuti noiosi e prolissi, servono a rendere più interessante e completa la narrazione. A causa di un protagonista tipico degli shonen, sovente, HxH viene superficialmente considerato un comune fumetto per adolescenti. Ma questo manga non è per bambini! E' spietato quanto realistico! I personaggi hanno degli scopi veri!
Infine desidero concludere (chiedo scusa in anticipo per la lunghezza estrema della recensione. Ma HxH merita molta più attenzione in quanto secondo me è, tra i manga mainstream, il migliore e il più completo) parlando delle cose che stupiscono della trama.
L'esame per diventare hunter è tipico degli shonen, dove fondamentalmente il personaggio deve diventare più forte ecc ecc. (non mi concentro tanto su questo, sbagliando, ma la recensione rischia di diventare eterna)
Greed Island (tratta da Level E). I personaggi sono in un RPG. Figata. Si vede come l'essere umano agisce in situazioni semi-estreme (è un videogioco in cui si muore). Si allea, fa il doppiogioco, tradisce, ecc ecc. Dico solo: realistico, profondo, ma non immediato.
Infine la parte sulle formichimere è la più difficile da capire, ma sicuramente la più unica. Un nemico troppo forte. Non lo puoi sconfiggere. Punto. Intelligentissimo. Fortissimo. Solo le guardie possono conquistare l'intero globo, ma a loro non interessa, perchè hanno come priorità il re. Non voglio dilungarmi sul re, per non rovinarvi nulla. Mai visto un nemico così forte. Può sembrare scontato il fatto che Gon riesca a diventare improvvisamente forte e lo possa sconfiggere semplicemente per il fatto che egli rappresenta il bene. Ma. Non è così. La fine di questa saga è qualcosa di irripetibile. Una trattazione unica e un realismo paradossale per un fumetto.
Che dire.
Lo consiglio a tutti quelli che non cercano uno shonen qualsiasi. Questo manga rappresenta una rarità confrontato con tutti i fumetti giapponesi moderni, dove primeggia, l'azione, ma che alla fine non trasmettono nulla e soprattutto, non fanno ragionare il lettore.
Spero che Togashi riprenda a scrivere!
Ho conosciuto prima l'anime, che all'epoca mi stupì per la sua opacità, malinconicità e semplicemente per il fatto che non avevo mai visto una roba del genere.
Successivamente ho iniziato a comprare il manga, che mi ha colpito per vari motivi.
Partiamo dal disegno.
Particolare. A tratti sterile. A tratti eccessivamente particolareggiato (i primi piani sui personaggi nei momenti di massimo pathos, vedi Killua incavolato, sono intensissimi e trasmettono molto di più rispetto ad altri disegnatori che a volte, eccellendo nel virtuosismo, non riescono a sottolineare certe emozioni). Stupisce infatti il fatto che gli sfondi siano spesso assenti o non dettagliati. Ma questa è una scelta dell'autore che preferisce concentrarsi sui dialoghi e sull'intreccio.
Lo stile e la narrazione.
Qui si vede la genialità di questo autore che, come nessuno prima di lui, riesce a non rendere banale una trama apparentemente scontata, a caratterizzare dei personaggi che sembrano veri, ma soprattutto fa pensare e ragionare il lettore!
Non è infatti un manga da leggere velocemente, anzi. I dialoghi, spesso ritenuti noiosi e prolissi, servono a rendere più interessante e completa la narrazione. A causa di un protagonista tipico degli shonen, sovente, HxH viene superficialmente considerato un comune fumetto per adolescenti. Ma questo manga non è per bambini! E' spietato quanto realistico! I personaggi hanno degli scopi veri!
Infine desidero concludere (chiedo scusa in anticipo per la lunghezza estrema della recensione. Ma HxH merita molta più attenzione in quanto secondo me è, tra i manga mainstream, il migliore e il più completo) parlando delle cose che stupiscono della trama.
L'esame per diventare hunter è tipico degli shonen, dove fondamentalmente il personaggio deve diventare più forte ecc ecc. (non mi concentro tanto su questo, sbagliando, ma la recensione rischia di diventare eterna)
Greed Island (tratta da Level E). I personaggi sono in un RPG. Figata. Si vede come l'essere umano agisce in situazioni semi-estreme (è un videogioco in cui si muore). Si allea, fa il doppiogioco, tradisce, ecc ecc. Dico solo: realistico, profondo, ma non immediato.
Infine la parte sulle formichimere è la più difficile da capire, ma sicuramente la più unica. Un nemico troppo forte. Non lo puoi sconfiggere. Punto. Intelligentissimo. Fortissimo. Solo le guardie possono conquistare l'intero globo, ma a loro non interessa, perchè hanno come priorità il re. Non voglio dilungarmi sul re, per non rovinarvi nulla. Mai visto un nemico così forte. Può sembrare scontato il fatto che Gon riesca a diventare improvvisamente forte e lo possa sconfiggere semplicemente per il fatto che egli rappresenta il bene. Ma. Non è così. La fine di questa saga è qualcosa di irripetibile. Una trattazione unica e un realismo paradossale per un fumetto.
Che dire.
Lo consiglio a tutti quelli che non cercano uno shonen qualsiasi. Questo manga rappresenta una rarità confrontato con tutti i fumetti giapponesi moderni, dove primeggia, l'azione, ma che alla fine non trasmettono nulla e soprattutto, non fanno ragionare il lettore.
Spero che Togashi riprenda a scrivere!