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Una storia d'altri tempi che mette il buonumore questa One Pound Gospel della maestra Rumiko Takahashi, vera fuori classe autrice di pezzi da 90 come Lamu o Ranma 1/2. D'altri tempi poiché traspira di un'ingenuità narrativa e di situazioni comiche sentimentali che non si vedono più molto spesso sui manga contemporanei. Con questo non voglio dare un giudizio ricordando i soliti bei vecchi tempi, però storie come queste pur nella loro semplicità ed ingenuità e forse qualche errore (poi ne parlerò)sono per ogni genere di pubblico che cerca in un manga intrattenimento, positività ed un attimo di evasione senza ricalcare le solite commedie scolastiche. I protagonisti sono 3 a mio modo di vedere, Kosaku un pugile dotato di un grande talento ma incapace di controllarsi nell'appetito e continuamente in lotta con la bilancia, Suor Angela una suora che non ha ancora preso i voti definitivi e che assiste il giovane Kosaku almeno fino a quando questi on si dichiara a lui. Per ultimo aggiungo l'allenatore di Kosaku ovvero il sig Mukoda, vera vittima di Kosaku e perennemente preoccupato ed incazzato per il suo modo irresponsabile di abbuffarsi. Le storie ruotano tutte attorno alle vicende sportive di Kosaku il quale in ogni incontro ha sempre problemi di peso. Il pugile va a confessarsi da Suor Angela, ma scopriremo ben presto che è solo una scusa per sedurla. Alcuni match sono più approfonditi di altri, ma non essendo questo un manga sportivo, la vera azione avviene fuori dal ring e nelle buffe trovare di Kosaku per mangiare di nascosto il cibo. Ho apprezzato molto che gli avversari da sconfiggere sono spesso caratterizzati e nonostante vi sia agonismo, non c'è mai un clima pesante, ma la commedia procede con un tono leggero. Le avance di Kosaku arrivano ad impensierire la badessa, ma questo non farà altro che portare tutte le suore ad assistere ai match. Il conflitto interiore di suor Angela aumenterà, ma non vi rivelo come va a finire, però ho apprezzato molto alcune gag "Rumikane" (passatemi il termine) come la riconsegna della bici (capirete se leggerete) o il povero crocifisso che ad ogni richiesta di preghiera si incrinava sempre più. Quando lessi questo manga pensavo che l'idea di una storia simile fosse nata alla maestra dopo la visione di "sister act", in realtà la storia è nata nel 87 mentre "sister act" è del 92, tanto di cappello quindi a Rumiko. Mi è solo sfuggito il particolare della confessione che opera Suor Angela con Kosaku e il tipo di ordine di cui fa parte la suora, ma forse per un giapponese ci può stare che non s'intenda di come funzionino le cose. Le suore le ho trovate un pò da cliché però il genere leggero di narrazione forse non richiedeva un approfondimento maggiore. Per concludere, nonostante abbia i suoi anni, ne consiglio la lettura a chi cerca una storia semplice, leggera e che mette buonumore.