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Devo dire che non avevo aspettative altissime per questo manga e, in generale, quelli legati a tematiche sportive non attirano mai troppo la mia attenzione. In questo caso ho voluto rischiare per tre motivi: la fama dell'anime, la data di pubblicazione in Giappone e la mia "passione" per la pallavolo. E per fortuna che ho rischiato.

L'edizione J-Pop è buona, mi è piaciuto molto il formato piccolo. I disegni li ho trovati semplici ma dal gusto deliziosamente retrò. Tutto richiama, ovviamente, gli anni in cui il manga è stato pubblicato: le acconciature, gli abiti, l'arredamento, il linguaggio, la condotta. Proprio quest'ultima mi ha particolarmente colpito, il manga descrive in modo eccellente un modello comportamentale giapponese non troppo dissimile da quello attuale (vedi il rispetto per le senpai primo fra tutti) aggiungendone il senso di ribellione che spesso Ayuhara mostra nei suoi confronti, richiamando molto gli ideali di quel periodo storico: ci si ribella non per un mero desiderio di scontrarsi con il sistema, lo si fa per seguire degli ideali (In questo caso solitamente legati alla passione smodata per la pallavolo). Per apprezzare quindi al meglio quest'opera occorre immergerla, ed immergersi, negli anni in qui è stata scritta, uscendo da certi canoni attuali che noi riteniamo ovvi.

La narrazione è molto fluida e i continui stravolgimenti e problemi che si vengono a creare all'interno della cerchia di amicizie di Ayuhara, e delle stesse squadre in cui lei milita, fanno in modo che la lettura sia sempre avvincente e divertente. Non so se questo sia stato il primo manga sportivo mai scritto, senz'altro però posso dire che molti autori, successivamente, si sono ispirati ad "Attack No.1" per scrivere le loro opere. Al tempo stesso però è un manga sportivo che si differenzia da altri per il fatto che i tornei e le partite, a cui Ayuhara partecipa, non durano mai poco più di una ventina di pagine. Infatti, ciò che viene rappresentato da questa autrice non è tanto lo sport in sé, piuttosto una metafora di vita, realizzata mostrandoci la crescita di un'adolescente attraverso il mondo della pallavolo. Saranno sempre avvenimenti legati alla vita sportiva che permetteranno ad Ayuhara di capire i comportamenti umani che la circondano, di fare introspezioni e di maturare di conseguenza. Si può quindi quasi dire che la pallavolo sia una sorta di personaggio a sé stante che tesse meticolosamente una tela che lega tutti i personaggi e le vicende di questo manga. Il finale è molto sbrigativo ma comunque in linea con il resto dell'opera, un finale agrodolce. La maturità di Ayuhara è solo all'inizio, così come la sua carriera sportiva. Potrebbe sembrare quasi un finale aperto ma non è così, abbiamo seguito la sua adolescenza e l'abbiamo accompagnata fino alla sua piena consapevolezza di essere diventata una donna. E' giunto quindi il momento di lasciarla andare, come una madre che lascia volar via il suo piccolo troppo cresciuto. L'unica pecca che ho riscontrato in questo manga è la ripetitività che comunque alla fine non pesa minimamente visto il basso numero totale di volumi. Ne sono un esempio i continui casi in cui Ayuhara entra in una nuova squadra e, per motivi sempre differenti, c'è una nemica interna al gruppo che puntualmente diverrà un'alleata.

Per quanto riguarda i personaggi li ho trovati tutti realistici e ben caratterizzati. Il percorso di crescita di Ayuhara è ben sviluppato, così come il suo rapporto con le compagne, la pallavolo e la vita sentimentale.

Insomma, mi sento di consigliare questo manga a chiunque abbia voglia di affrontare una lettura non impegnativa, per tematiche trattate, e a tratti drammatico e commovente. Vi assicuro che non si riesce a rimanere indifferenti alla crescita della piccola Ayuhara e verrete coinvolti in un turbine di emozioni.