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4.0/10
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Scritto da Hasemi Saki e disegnato da Kentaro Yabuki (famoso per il precedente manga Black Cat), To Love-Ru è stato originariamente pubblicato sul Weekly Shonen Jump tra il 2006 e il 2009.
Di solito i manga di Jump mantengono un certo livello qualitativo; sono quindi rimasto parecchio deluso dalla lettura di questo titolo. Però, a giudicare dal successo che alla fine ha avuto, tra varie serie anime e lo spin off/sequel To Love-Ru Darkness, ancora in fase di serializzazione, evidentemente dev'essere una questione di gusti o di target. Arrivare a leggerne tutti i volumi mi ha richiesto un discreto sforzo.

La storia inizia nel più classico dei modi, con il timido studente Rito Yuuki che non riesce a dichiararsi a Haruna, la ragazza che gli piace. Ma un giorno, mentre si sta facendo il bagno, gli appare un'aliena di nome Lala nuda nella vasca, che guardacaso si innamora improvvisamente di lui dando inizio a tutte le peripezie vedranno il ragazzo circondato da un'assurdità dopo l'altra.
Il problema non sta nell'incipit o negli elementi di base della storia, che si ispira a canoni e a titoli anche largamente amati, primo fra tutti Lamù (ma anche a Doraemon per tutte le stranissime invenzioni che Lala tira fuori di continuo), ma in come viene gestito tutto questo. Sembra infatti che tutte le vicende siano semplicemente un pretesto per un continuo fanservice, e se all'inizio è simpatico, stanca molto in fretta. La trama infatti si appiattisce subito, e in tutti i diciotto volumi non succede praticamente niente di rilevante a parte un fiorire di ragazze che si innamorano a caso di Rito, qualche baruffa con altri alieni e poco altro.

Siamo quindi di fronte a un gag-manga demenziale pieno zeppo di fanservice inutile. Non ho niente contro l'ecchi, e nemmeno contro il nonsense, ma sono elementi che vanno inseriti bene nella storia e anche la sospensione dell'incredulità ha un limite. Qui sembra messo tutto a caso: le reazioni dei personaggi sono finte e imbarazzanti, si perde completamente l'idea della storia e rimangono solo tette e qualche battuta carina qua e là. Sarei anche stato disposto a perdonare buona parte di questi elementi se almeno la vicenda in qualche modo si fosse evoluta, e sono arrivato a fine lettura con l'ultima speranza di vedere gli autori tirare un po' di fili nel finale. Vana speranza: il finale praticamente non esiste, perché la storia continuerà poi su To Love-Ru Darkness.

Non bastano quindi gli ottimi disegni di Yabuki a risollevare il mio verdetto. Le commedie non si scrivono così, si potrebbero sfogliare tutti e diciotto i volumi leggendo solo il primo e l'ultimo (ma anche solo il primo) e non cambierebbe niente.