Recensione

Recensione di alex di gemini - 7 dicembre 2015

"Madan no ou to Vanadis" è una serie di light novel fantasy nata con l'innovativo proposito di realizzare una serie fantasy iperrealistica. Qui, infatti, si combatte a lancia e spada, non c'è magia e gli stati ricordano l'Europa Medioevale. Unica concessione sono i draghi (per altro poco importanti) e le Vanadis. Esse sono sette duchesse del regno di Zechtec (la Polonia) armate ciascuna di una potente arma di origine divina, che le rende formidabili guerriere. Nel primo volume il protagonista Tigrevurmud Vorn è un giovane nobile di Brune (Germania) nonché arciere abilissimo che, fatto prigioniero dalla Vanadis Eleanora Viltaria, creerà con lei un rapporto umanamente molto intenso e, alla fine, si innamoreranno. Il primo arco narrativo corrisponde ai primi cinque volumi e descrive la lotta dei due durante la guerra civile scoppiata tra i due più potenti nobili di Brune per rovesciare il re. Il secondo arco, volumi sei-nove, parla della difficile missione di Tigre ad Ansvarre (Inghilterra) per cercare di mediare nella guerra civile in corso e sarà una missione lunga e piena di pericoli, che lo porterà a fare conoscenza di altre Vanadis. Ma una minaccia ben più grave apparirà all'orizzonte, quella di pericolosi demoni decisi a distruggere il mondo per trasformarlo nel loro. Con il decimo volume inizia il terzo arco ma, dopo i primi due volumi, non è ancora facile riconoscerne i contenuti. Tra colpi di scena, storie amorose perché tutte le affascinanti Vanadis finiranno con l'innamorarsi di Tigre, la storia scivolerà liscia, una lettura davvero appassionante. Una sorta di Gundam fantasy in cui la guerra è descritta nei dettagli in tutta la propria crudezza, ma in cui Tigre, con la sua purezza di cuore rappresenterà una luce di speranza . Nelle sue complicate storie non poteva mancare l'elemento Harem, perché tutte le Vanadis e non solo finiranno col fargli l'occhiolino e non si potrà non chiedersi se, alla fine, sarà scelta Eleanora oppure no. Una serie consigliatissima, ben più meritevole del deprimente e stringato adattamento animato.