Recensione
Il cane che guarda le stelle
7.0/10
"Hoshi Mamoru Inu", letteralmente tradotto "Il cane che guarda le stelle" è un manga composto da un unico volume, ideato e disegnato da Takashi Murakami, e portato in Italia dalla JPOP nel novembre del 2015.
Il cadavere di un uomo e quello di un cane vengono ritrovati dalla polizia in una macchina nascosta in un campo. Dopo le dovute verifiche si scopre che, mentre l'uomo risulta essere deceduto più di un anno fa, la morte del cane risale solamente a qualche me se addietro. Da questo momento in avanti viene raccontata la storia di questi due protagonisti, narrata attraverso gli affettuosi occhi del cane.
"Il cane che guarda le stelle" è un'opera dalle venature fortemente drammatiche, viene raccontata con dolcezza, e che riesce a far breccia anche nel cuore del lettore più duro. I cani, si sa, sono i migliori amici dell'uomo, ed è facile commuoversi quando vengono tirati in ballo in situazioni poco piacevoli. L'opera propone una riflessione sul rapporto cane-padrone, e riesce a farlo discretamente bene, o comunque senza cadere troppo nel banale.
Nella seconda parte dell'opera invece, la narrazione si sposta completamente, e vede come protagonista un signore sulla cinquantina che venendo coinvolto nel caso della precedente storia, ricorda il proprio cane defunto, e di conseguenza gli errori commessi in gioventù.
Questo secondo capitolo è a mio avviso più incisivo del precedente, e riesce in breve tempo a lanciare dei bei messaggi, e a valorizzare maggiormente quanto già proposto precedentemente.
Dal punto di vista grafico, lo stile del disegno è particolare, svolge la sua funzione con sufficienza senza distinguersi particolarmente. Il design dei personaggi è sin troppo semplicistico, mentre quello dei cani risulta più curato e dettagliato. Fondali discreti.
L'edizione Italiana curata da JPOP rende giustizia al prodotto, anche se il rapporto qualità prezzo mi è sembrato un po' eccessivo.
In conclusione, "Il cane che guarda le stelle" è un discreto volume unico, una lettura piacevole che probabilmente sarà maggiormente apprezzata dai proprietari di un cane. Indipendentemente da quest'ultimo fattore rimane comunque un prodotto valido e per certi versi originale.
Il cadavere di un uomo e quello di un cane vengono ritrovati dalla polizia in una macchina nascosta in un campo. Dopo le dovute verifiche si scopre che, mentre l'uomo risulta essere deceduto più di un anno fa, la morte del cane risale solamente a qualche me se addietro. Da questo momento in avanti viene raccontata la storia di questi due protagonisti, narrata attraverso gli affettuosi occhi del cane.
"Il cane che guarda le stelle" è un'opera dalle venature fortemente drammatiche, viene raccontata con dolcezza, e che riesce a far breccia anche nel cuore del lettore più duro. I cani, si sa, sono i migliori amici dell'uomo, ed è facile commuoversi quando vengono tirati in ballo in situazioni poco piacevoli. L'opera propone una riflessione sul rapporto cane-padrone, e riesce a farlo discretamente bene, o comunque senza cadere troppo nel banale.
Nella seconda parte dell'opera invece, la narrazione si sposta completamente, e vede come protagonista un signore sulla cinquantina che venendo coinvolto nel caso della precedente storia, ricorda il proprio cane defunto, e di conseguenza gli errori commessi in gioventù.
Questo secondo capitolo è a mio avviso più incisivo del precedente, e riesce in breve tempo a lanciare dei bei messaggi, e a valorizzare maggiormente quanto già proposto precedentemente.
Dal punto di vista grafico, lo stile del disegno è particolare, svolge la sua funzione con sufficienza senza distinguersi particolarmente. Il design dei personaggi è sin troppo semplicistico, mentre quello dei cani risulta più curato e dettagliato. Fondali discreti.
L'edizione Italiana curata da JPOP rende giustizia al prodotto, anche se il rapporto qualità prezzo mi è sembrato un po' eccessivo.
In conclusione, "Il cane che guarda le stelle" è un discreto volume unico, una lettura piacevole che probabilmente sarà maggiormente apprezzata dai proprietari di un cane. Indipendentemente da quest'ultimo fattore rimane comunque un prodotto valido e per certi versi originale.