Recensione
Maison Ikkoku
9.0/10
Recensione di -forsaken-
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"Maison Ikkoku" è una delle opere più famose di Rumiko Takahashi e a dire di molti quella meglio riuscita.
Personalmente non ho mai letto "Inuyasha", "Lamù", "Ranma" e "Rinne", i quali si differenziano certamente da "Maison Ikkoku" quanto meno per il genere. Infatti questo è l'unico titolo fra i più famosi dell'autrice assolutamente ambientato in un mondo reale, privo di super poteri, demoni, alieni e maledizioni. Il realismo di "Maison Ikkoku" è descritto dalla sua ambientazione, quella del Giappone nel pieno degli anni '80. Minuziosa è stata la ricostruzione dell'architettura, dei luoghi ricorrenti, della moda, delle tradizioni e soprattutto del panorama lavorativo, universitario ed economico dell'epoca. Non mi ritengo un esperto di nessuna di queste cose, ma ciò di cui sono sicuro è che Rumiko Takashi è stata in grado di trasmettermele tutte. Ciò che distingue "Maison Ikkoku" secondo me è proprio questo, il saper trasportare il lettore all'interno della storia. E' inevitabile avere la sensazione di passeggiare davvero in quei luoghi, oppure di far parte di quel mondo universitario fatto di esami e lavori part time sfiancanti. Ho avuto durante tutta la lettura la sensazione di spiare i personaggi attraverso degli occhi per loro invisibili, di osservare le loro azioni, di vivere nella Maison Ikkoku. Perché sì la Maison Ikkoku è un luogo straordinario, semplice all'apparenza e con una struttura molto schematica, ma ogni angolo di quella casa racconta una piccola o una grande storia. Ho finito per sentirla, ovviamente, come una casa mia. E quando tornavo alla realtà, ero pervaso dal desiderio di vivere anche io con le persone che amo in una casa come quella.
"Maison Ikkoku" insegna che i rapporti fra le persone non sono perfetti; anzi, questi sono ricchi di fraintendimenti, cattiverie, ripicche e prese in giro, ma allo stesso tempo i personaggi sono tutti uniti da un affetto che va oltre il concetto di amicizia. Sembra impossibile infatti che Akemi, Yotsuya e Ichinose possano separarsi l'uno dall'altro. Nella storia non viene mai detto del loro primo incontro e del perché abbiamo sviluppato un rapporto così affine, eppure loro sono li a condividere tutto, come farebbe una vera famiglia. A nessuno importa dell'età altrui, del sesso di appartenenza o alle esigenze individuali: tutto questo è superfluo, l'importante è stare insieme, anche se egoisticamente questo a volte può comportare di mettere in imbarazzo qualcun altro o di distruggere dei sentimenti.
Godai e Kyoko, i protagonisti della nostra storia, saranno i primi a farne le spese. Lui è un ronin, una matricola che aspira a diventare uno studente universitario preparando l'esame d'ammissione dopo un primo anno da respinto. Eternamente indeciso, un inetto agli occhi degli altri, vittima delle sue stesse fantasie che a volte gli causano anche qualche piccolo incidente. Proprio quando sta per lasciare la Maison Ikkoku stanco delle torture dei suoi coinquilini, fa la sua comparsa Kyoko Otonashi, che in seguito si scoprirà essere una vedova e moglie del figlio del padrone di casa. Una ragazza molto bella, discreta, riservata e gentile, ma anche molto ingenua. Questo sarà il suo tallone d'Achille, perché gli altri coinquilini sfrutteranno questa sua caratteristica per prendersi gioco di lei. Godai se ne innamora a prima vista e non smetterà mai di corteggiarla in modo spesso poco chiaro. Ma Kyoko, che è una persona ottusa, non capirà sempre le vere intenzioni di Godai e questo la porterà ad esserne molto distaccata, considerandolo alla stregua di un fratellino minore. Col tempo si faranno avanti nuovi personaggi, come Mitaka un ricco allenatore di tennis interessato a Kyoko; e poi Kozue, una collega di Godai molto dolce e ingenua che lo terrà in un limbo per gran parte della vicenda. In qualsiasi storia d'amore che si rispetti ci sono sempre delle dispute fra uomini: non mancheranno infatti i confronti fra Godai e Mitaka, i quali sono diametralmente gli opposti l'uno dell'altro. Questo loro conflitto racconta come ognuno di noi tende a mostrare il meglio per poter conquistare l'amore altrui: Mitaka infatti non farà altro che lusingare Kyoko con delle cene costose, auto di lusso e regali. Non mancherà però di essere anche molto cavaliere e discreto nelle situazioni, il che lo rende agli occhi di Kyoko un'ottima compagnia e della quale si approfitterà. Godai d'altra parte non potrà far altro che rivendicare i suoi sentimenti, magari donando a Kyoko dei beni più modesti ma molto sofferti. In storie del genere il personaggio più umile tende poi a rivelarsi l'unico a nutrire dei sentimenti autentici nei confronti della protagonista, ma non è questo il caso. Infatti sia Godai che Mitaka amano davvero Kyoko, hanno solo un modo differente di mostrarglielo sfruttando i mezzi che conoscono meglio o alla loro portata.
Senza che anticipo il finale della storia, più avanti anche una nuova ragazza avrà un forte interesse per Godai, ovvero una studentessa presso la scuola dove lui insegnerà da tirocinante. Yagami, una ragazza ricca molto orgogliosa e determinata che farà di tutto per conquistare il suo amore e che si mostrerà anche l'unica in grado di sfidare la protagonista in un testa a testa.
Ciò che ovviamente renderà il nodo amoroso più contorto saranno i sentimenti di Kyoko nei confronti del suo defunto marito: infatti lei ne è ancora innamorata.
Facendo un'analisi più tecnica dell'opera bisogna dire che i disegni non sono il massimo. L'autrice non utilizza molte ombreggiature e tralascia molti particolari nell'estetica dei personaggi. Si limita a delinearne i tratti principali, rendendo però ogni espressione particolarmente funzionale. I disegni comunque proseguendo con la storia miglioreranno molto, anche se non raggiungeranno mai la complessità e la bellezza della corrispettiva serie animata.
La storia inoltre è strutturata in capitoli spesso auto conclusivi, il che può piacere oppure no. Tuttavia in "Maison Ikkoku" vi è una linea temporale davvero ben marcata e tenuta in piedi da ricorrenze e stagioni dell'anno che col tempo il lettore inizierà ad aspettare di volta in volta o a prevedere.
La Perfect Edition di Maison Ikkoku è bellissima, con carta ruvida per la copertina e molto robusta. Numeri corposi e pagine a colori a inizio volume. Peccato solo che non siano state stampate a colori anche le pagine all'inizio dei capitoli.
Voto 9 in quanto i disegni sono oggettivamente un po' scarsi a inizio serie, ma miglioreranno moltissimo.
Consiglio questo manga a chiunque. Non ho altro da dire. Anche se non vi piacciono le storie d'amore dategli una possibilità. Dopotutto il personaggio protagonista è Godai e non Kyoko, quindi anche un pubblico maschile potrebbe apprezzarlo.
Personalmente non ho mai letto "Inuyasha", "Lamù", "Ranma" e "Rinne", i quali si differenziano certamente da "Maison Ikkoku" quanto meno per il genere. Infatti questo è l'unico titolo fra i più famosi dell'autrice assolutamente ambientato in un mondo reale, privo di super poteri, demoni, alieni e maledizioni. Il realismo di "Maison Ikkoku" è descritto dalla sua ambientazione, quella del Giappone nel pieno degli anni '80. Minuziosa è stata la ricostruzione dell'architettura, dei luoghi ricorrenti, della moda, delle tradizioni e soprattutto del panorama lavorativo, universitario ed economico dell'epoca. Non mi ritengo un esperto di nessuna di queste cose, ma ciò di cui sono sicuro è che Rumiko Takashi è stata in grado di trasmettermele tutte. Ciò che distingue "Maison Ikkoku" secondo me è proprio questo, il saper trasportare il lettore all'interno della storia. E' inevitabile avere la sensazione di passeggiare davvero in quei luoghi, oppure di far parte di quel mondo universitario fatto di esami e lavori part time sfiancanti. Ho avuto durante tutta la lettura la sensazione di spiare i personaggi attraverso degli occhi per loro invisibili, di osservare le loro azioni, di vivere nella Maison Ikkoku. Perché sì la Maison Ikkoku è un luogo straordinario, semplice all'apparenza e con una struttura molto schematica, ma ogni angolo di quella casa racconta una piccola o una grande storia. Ho finito per sentirla, ovviamente, come una casa mia. E quando tornavo alla realtà, ero pervaso dal desiderio di vivere anche io con le persone che amo in una casa come quella.
"Maison Ikkoku" insegna che i rapporti fra le persone non sono perfetti; anzi, questi sono ricchi di fraintendimenti, cattiverie, ripicche e prese in giro, ma allo stesso tempo i personaggi sono tutti uniti da un affetto che va oltre il concetto di amicizia. Sembra impossibile infatti che Akemi, Yotsuya e Ichinose possano separarsi l'uno dall'altro. Nella storia non viene mai detto del loro primo incontro e del perché abbiamo sviluppato un rapporto così affine, eppure loro sono li a condividere tutto, come farebbe una vera famiglia. A nessuno importa dell'età altrui, del sesso di appartenenza o alle esigenze individuali: tutto questo è superfluo, l'importante è stare insieme, anche se egoisticamente questo a volte può comportare di mettere in imbarazzo qualcun altro o di distruggere dei sentimenti.
Godai e Kyoko, i protagonisti della nostra storia, saranno i primi a farne le spese. Lui è un ronin, una matricola che aspira a diventare uno studente universitario preparando l'esame d'ammissione dopo un primo anno da respinto. Eternamente indeciso, un inetto agli occhi degli altri, vittima delle sue stesse fantasie che a volte gli causano anche qualche piccolo incidente. Proprio quando sta per lasciare la Maison Ikkoku stanco delle torture dei suoi coinquilini, fa la sua comparsa Kyoko Otonashi, che in seguito si scoprirà essere una vedova e moglie del figlio del padrone di casa. Una ragazza molto bella, discreta, riservata e gentile, ma anche molto ingenua. Questo sarà il suo tallone d'Achille, perché gli altri coinquilini sfrutteranno questa sua caratteristica per prendersi gioco di lei. Godai se ne innamora a prima vista e non smetterà mai di corteggiarla in modo spesso poco chiaro. Ma Kyoko, che è una persona ottusa, non capirà sempre le vere intenzioni di Godai e questo la porterà ad esserne molto distaccata, considerandolo alla stregua di un fratellino minore. Col tempo si faranno avanti nuovi personaggi, come Mitaka un ricco allenatore di tennis interessato a Kyoko; e poi Kozue, una collega di Godai molto dolce e ingenua che lo terrà in un limbo per gran parte della vicenda. In qualsiasi storia d'amore che si rispetti ci sono sempre delle dispute fra uomini: non mancheranno infatti i confronti fra Godai e Mitaka, i quali sono diametralmente gli opposti l'uno dell'altro. Questo loro conflitto racconta come ognuno di noi tende a mostrare il meglio per poter conquistare l'amore altrui: Mitaka infatti non farà altro che lusingare Kyoko con delle cene costose, auto di lusso e regali. Non mancherà però di essere anche molto cavaliere e discreto nelle situazioni, il che lo rende agli occhi di Kyoko un'ottima compagnia e della quale si approfitterà. Godai d'altra parte non potrà far altro che rivendicare i suoi sentimenti, magari donando a Kyoko dei beni più modesti ma molto sofferti. In storie del genere il personaggio più umile tende poi a rivelarsi l'unico a nutrire dei sentimenti autentici nei confronti della protagonista, ma non è questo il caso. Infatti sia Godai che Mitaka amano davvero Kyoko, hanno solo un modo differente di mostrarglielo sfruttando i mezzi che conoscono meglio o alla loro portata.
Senza che anticipo il finale della storia, più avanti anche una nuova ragazza avrà un forte interesse per Godai, ovvero una studentessa presso la scuola dove lui insegnerà da tirocinante. Yagami, una ragazza ricca molto orgogliosa e determinata che farà di tutto per conquistare il suo amore e che si mostrerà anche l'unica in grado di sfidare la protagonista in un testa a testa.
Ciò che ovviamente renderà il nodo amoroso più contorto saranno i sentimenti di Kyoko nei confronti del suo defunto marito: infatti lei ne è ancora innamorata.
Facendo un'analisi più tecnica dell'opera bisogna dire che i disegni non sono il massimo. L'autrice non utilizza molte ombreggiature e tralascia molti particolari nell'estetica dei personaggi. Si limita a delinearne i tratti principali, rendendo però ogni espressione particolarmente funzionale. I disegni comunque proseguendo con la storia miglioreranno molto, anche se non raggiungeranno mai la complessità e la bellezza della corrispettiva serie animata.
La storia inoltre è strutturata in capitoli spesso auto conclusivi, il che può piacere oppure no. Tuttavia in "Maison Ikkoku" vi è una linea temporale davvero ben marcata e tenuta in piedi da ricorrenze e stagioni dell'anno che col tempo il lettore inizierà ad aspettare di volta in volta o a prevedere.
La Perfect Edition di Maison Ikkoku è bellissima, con carta ruvida per la copertina e molto robusta. Numeri corposi e pagine a colori a inizio volume. Peccato solo che non siano state stampate a colori anche le pagine all'inizio dei capitoli.
Voto 9 in quanto i disegni sono oggettivamente un po' scarsi a inizio serie, ma miglioreranno moltissimo.
Consiglio questo manga a chiunque. Non ho altro da dire. Anche se non vi piacciono le storie d'amore dategli una possibilità. Dopotutto il personaggio protagonista è Godai e non Kyoko, quindi anche un pubblico maschile potrebbe apprezzarlo.