Recensione
School-live!
6.0/10
L'anime enfatizza troppo gli elementi moe, presenti nel manga ma molto più contenuti, trasformando il dramma esistenziale di un gruppo di ragazze che vuole ricrearsi un esistenza in un mondo zombificato, in una sorta di slice of life con zombi sullo sfondo. Diventando particolarmente fastidioso nell'enfatizzare gli atteggiamenti infantili delle ragazze che nonostante lo stile grafico, che fa apparire anche un'adulta come la professoressa Megu-nee simile ad una ragazzina, hanno all'incirca 17/18 anni.
Altro problema è il cane che non credo sia uno spoiler dire che nel manga proprio non c'è, appare solo in un flashback. E qui nell'anime sembra il protagonista di un harem manga. "Taromaru... Taromaru... Taromaru... Fuffi... ... ..." bisogna trovare Fuffi. Cosa sta facendo Fuffi? C'è qualcuno che si sta zombificando nel divano e forse ci toccherà ammazzarlo, ma Fuffi sta bene? non se lo sono mangiato gli zombi? La figura dell'irritante cagnetto diventa opprimente e onnipresente e totalmente fuori luogo.
Per il resto mantiene le interessanti caratteristiche del manga di zombie apocalisse atipico. Incentrato più nella coesistenza con gli zombi e l'accettazione del fatto che il mondo non sarà mai più quello di prima, che non sullo sparare e scappare, e inchiodare finestre.
Altro problema è il cane che non credo sia uno spoiler dire che nel manga proprio non c'è, appare solo in un flashback. E qui nell'anime sembra il protagonista di un harem manga. "Taromaru... Taromaru... Taromaru... Fuffi... ... ..." bisogna trovare Fuffi. Cosa sta facendo Fuffi? C'è qualcuno che si sta zombificando nel divano e forse ci toccherà ammazzarlo, ma Fuffi sta bene? non se lo sono mangiato gli zombi? La figura dell'irritante cagnetto diventa opprimente e onnipresente e totalmente fuori luogo.
Per il resto mantiene le interessanti caratteristiche del manga di zombie apocalisse atipico. Incentrato più nella coesistenza con gli zombi e l'accettazione del fatto che il mondo non sarà mai più quello di prima, che non sullo sparare e scappare, e inchiodare finestre.