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Dopo aver visto la precedente serie, mi ritrovo ad affrontare questa nuova esperienza con un misto di timore e rispetto reverenziale. Se il precedente "MuvLuv" mi aveva saputo affascinare in maniera considerevole, quali effetti avrà questo nuovo anime?
"Schwarzesmarken" è un titolo che incute paura fin da subito e mette in riga gli spettatori. Tale prodotto non deve essere preso sottogamba: dodici episodi e un genere che può benissimo essere racchiuso tra quello storico/guerra e il mecha più sviluppato, una buona dose di politica e drammaticità, accompagnata da un sano gusto per lo spargimento di sangue e l'azione sconsiderata, insomma, un titolo che racchiude in sé un equilibrio piuttosto precario tra innumerevoli elementi e che deve fare ben attenzione a non cadere nel caos più totale.

Quattro anni separano "MuvLuv Alternative: Total Eclipse" da questa nuova serie, ma, se proprio vogliamo essere puntigliosi, bisogna precisare come quest'ultima sia in realtà ambientata in un tempo antecedente alla prima serie. Due storie che, d'altra parte, hanno poco in comune, se non nulla. E' vero che i nemici sono gli stessi, ovvero i fantomatici invasori alieni BETA, ma la storia si sposta ora in Germania (rispetto al Giappone).
Lo stato teutonico si trova ancora diviso in due schieramenti, e anche se la zona est si è apparentemente staccata dal dominio sovietico, l'influenza della superpotenza continua a farsi sentire in maniera preponderante. Una realtà, dunque, piuttosto problematica, e non solo per i continui attacchi dei mostri alieni. Intrighi e tradimenti colpiscono annualmente la Repubblica Democratica Tedesca, che non ha ancora trovato la strada per risollevarsi dalla guerra mondiale e dallo scontro tra i due supercolossi, USA e URSS.
In tutto ciò, vediamo le vicende di una squadra di piloti di TSF, la migliore di tutta la nazione, la quale è costretta continuamente a destreggiarsi tra un nemico e l'altro. Ce la faranno a salvare la Germania? Ma, essenzialmente, da chi la devono salvare?

Prima di tutto non posso non esternare un buon apprezzamento per la ricostruzione storica. Sebbene ami la storia in quanto tale, gli anime di tal tipo mi hanno sempre lasciato un senso di disagio, forse per le eccessive forzature e prese di posizione. In questo caso, invece, l'ambientazione è tutto sommato realistica, anche se, ovviamente, ha dovuto fare spazio ad alcuni mutamenti... primo fra tutti l'invasione aliena che ha interessato l'intero globo terrestre.
Tornando, però, su un piano più umano, vado ora a considerare i vari personaggi del racconto. Questi, infatti, rappresentano la forza e la debolezza della serie. Rispetto a "Total Eclipse" non si è riuscito a ottenere lo stesso effetto, a causa anche della minore disponibilità di tempo. Fatto sta che i buoni accenni introdotti nelle prime puntate vengono lievemente traditi con sviluppi affrettati e dimenticanze fastidiose. I protagonisti sono tanti, ma, d'altra parte, è necessario in un'opera di tal tipo. Alcuni passano giustamente in secondo piano, mentre altri non riescono effettivamente a emergere, come ad esempio la metà dello squadrone 666 (Sylwia, Pham e Walther in primis). E dire che l'altra metà, composta da Irisdina, Katia e Theodor, aveva saputo dimostrare una caratura pregevole e uno spessore psicologico discreto.
Come già ricordato sopra, penso che la difficoltà maggiore sia stata quella di mettere tutto insieme in soli dodici episodi. Necessariamente qualcosa deve essere andato perso o sacrificato e, a mio avviso, questo qualcosa si può individuare nelle relazioni tra i vari personaggi, sentimentali e non. Se in "Total Eclipse" si dava largo spazio a puntate più rilassanti, da commedia, qui invece non c'è effettivamente tempo. La trama procede con celerità e lascia indietro ogni possibile ritardatario.

La grafica è buona e soprattutto mantiene lo stile della precedente esperienza. Una bella restaurata, ovviamente, che non perde i toni freddi e drammatici che avevano saputo entusiasmare in passato. Un bel contrasto è quello tra il paesaggio circostante, un mondo grigio e freddo, e l'intensità dei vari personaggi, dotati di forza e colore tali da farli emergere alla perfezione dagli sfondi.
Belle le musiche e buono il doppiaggio. Anche la regia, tutto sommato, svolge un lavoro degno di nota. Non era facile realizzare una storia sensata, che non si perdesse in un caotico putiferio e che mantenesse il buon nome della serie.

Peccato per il finale che lascia un attimino perplessi. Non perché sia brutto, ma, forse, proprio per il contrario. Una conclusione giusta (anche se un pizzico scontata), che non scade nel buonismo eccessivo, ma nemmeno in un finale drammatico. Una via di mezzo che accontenta un po' tutti, e quindi nessuno.
Gusti personali a parte, non credo che "Schwarzesmarken" abbia retto il confronto con "Total Eclipse", ma non per questo deve essere considerato un anime di bassa lega. La storia c'è, i personaggi anche, la grafica invoglia sicuramente alla visione... Chissà, forse con qualche puntata in più sarebbe stata un'opera completamente diversa.

Voto finale: 7 e mezzo