Recensione
The Promised Neverland
8.0/10
L'orfanotrofio Grace Field House è un accogliente orfanotrofio dove i bambini,marchiati con un numero identificativo, vivono serenamente accuditi da una donna che chiamano tutti “Mamma”.
Tra questi orfani spiccano i 3 più anziani, di 12 anni: Emma, Norman e Ray, i quali dimostrano una intelligenza superiore a tutti gli altri durante gli angoscianti test logici quotidiani, unica attività a cui sono costretti sottoporsi, ma dopo questi hanno il permesso di giocare per tutto il resto della giornata. Ben presto i tre ragazzi scopriranno che tutto ciò che stanno vivendo non è un bel sogno, ma, bensì, il peggiore dei loro incubi. Inizia così la preparazione per un piano di fuga. Fin dalle prime pagine si comprende come la storia non manterrà per molto il tono gioioso e spensierato delle prime pagine, grazie alla capacità della disegnatrice, Posuka Domizu, di porre l'attenzione su alcuni dettagli fondamentali come i numeri di serie, oppure di creare scene altamente angoscianti e inquietanti. Degna di nota anche la dualità che si viene a creare tra l'apparenza e la realtà, sopratutto nel personaggio della madre che ostacolerà i nostri protagonisti nel loro intento di fuga creando una vera partita a scacchi per la sopravvivenza.
Tra questi orfani spiccano i 3 più anziani, di 12 anni: Emma, Norman e Ray, i quali dimostrano una intelligenza superiore a tutti gli altri durante gli angoscianti test logici quotidiani, unica attività a cui sono costretti sottoporsi, ma dopo questi hanno il permesso di giocare per tutto il resto della giornata. Ben presto i tre ragazzi scopriranno che tutto ciò che stanno vivendo non è un bel sogno, ma, bensì, il peggiore dei loro incubi. Inizia così la preparazione per un piano di fuga. Fin dalle prime pagine si comprende come la storia non manterrà per molto il tono gioioso e spensierato delle prime pagine, grazie alla capacità della disegnatrice, Posuka Domizu, di porre l'attenzione su alcuni dettagli fondamentali come i numeri di serie, oppure di creare scene altamente angoscianti e inquietanti. Degna di nota anche la dualità che si viene a creare tra l'apparenza e la realtà, sopratutto nel personaggio della madre che ostacolerà i nostri protagonisti nel loro intento di fuga creando una vera partita a scacchi per la sopravvivenza.