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7.5/10
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In questa recensione assegnerò due voti separati alle due metà del manga. Il voto assegnato totale invece è il risultato della media dei due. Comincio con delle considerazioni che riguardano l'interezza dell'opera. Anzitutto, lo stile artistico minimale rende il tutto più intimo e realistico, nel modo in cui lascia da parte i fronzoli vari che spesso affliggono questo medium. A me è piaciuto, rende il tutto anche più "dalla parte del bambino" come punto di vista, fermo restando un manga per adulti. Attenzione, non è che le tematiche siano di difficile digestione per un immaturo, devo però dire che un giovane di meno di 16 anni difficilmente troverà interesse in questo "Usagi Drop".

PRIMA PARTE (VOLUMI 1-4)
L'inizio è il cuore, l'anima originale di Usagi Drop. Nei suoi primi quattro volumi Unita ha sparato tutte le sue cartucce, tutte le idee che rendono fresca questa saga. Daikichi e Rin crescono insieme, i loro ruoli nella "vita" sono anche i ruoli propri della scena, il risultato è una narrazione naturale, scorrevole e intrigante. Ci sono i siparietti comici, un po' più forzati dal punto di vista della realtà, ma le interazioni tra i personaggi, per quanto alle volte esasperate (di fumetto stiamo parlando dopotutto), sono per la maggior parte del tempo credibili. Forse Usagi Drop non sarà una scuola del tipo "genitori per dilettanti", ma sicuramente per un genitore, o comunque per un adulto che si prende cura di un bambino, sarà facile identificarsi in Daikichi. VOTO: 9

SECONDA PARTE (VOLUMI 5-9)
La seconda parte è uno Josei scolastico più classico. Ci sono molte più chiacchiere e il ritmo rallenta. La mia impressione è stata che le chiacchiere fossero, però, un po' vuote e non sempre necessarie. A volte si sente molto l'acqua con cui hanno allungato il brodo. Questa seconda parte ha però un grande pregio, ereditato dalla prima: i personaggi. Nei primi volumi avrete avuto modo di affezionarvi ai personaggi, ed è molto piacevole vederli cresciuti, anche perché dopo il "salto" di 10 anni ci sono presentati sviluppati in un modo credibile e coerente. Non è il miglior esponente del suo genere ("giovani che stanno finendo la scuola e si affacciano alla vita"), ma rimane sicuramente un prodotto sopra la media. VOTO: 7

FINALE
Finito il nono volume ero sconcertato. Ho letto tante opinioni in giro e mi sono fatto un'idea definitiva. Il finale di Usagi Drop non è gestito male, né tanto meno una cosa "immorale". Ha un suo senso di continuità e libertà nell'amore. Ma è una deviazione dal significato del resto dell'opera, è improvviso, o quasi, manco fosse un colpo di scena. Lo paragonerei al finale di "How I met your mother" per rendere l'idea. Non penso che debba incidere così tanto da arrivare a bocciare l'intero manga, ma il finale è un momento importante in ogni racconto, e ci sono vari modi di sbagliarlo. Spesso nella paura di sbagliarlo lo si rende un po' vuoto. Questo finale, invece, è bello pieno, ma è un errore narrativo. Mi sforzo di ignorarlo e tolgo solo mezzo voto dalla valutazione finale.

VOLUME 10
Il decimo volume è un ritorno all'episodicità dei primi volumi, sembra un po' una "scusa" per il finale scellerato della storia. In generale molto piacevole.

In conclusione vi consiglio di vedere l'adattamento animato di questo manga, con un comparto tecnico (tra musiche e disegni) di primo livello. Lo considero il vero capolavoro di "Usagi Drop", migliore dell'originale.