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4.5/10
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"Akane Maniax" è stato creato dopo "Kimi ga Nozomu Eien"; nelle intenzioni dei produttori doveva essere uno spin-off dedicato ad Akane, la sorella di Haruka, che nella serie principale aveva un ruolo un po' strano: prima come elemento di disturbo, poi a fare da tramite tra Haruka e Takayuki. L'idea poteva essere buona, ma la realizzazione ha finito per stravolgere il tutto per creare un anime che cade spesso nel demenziale e nel grottesco.
Buona parte dei tre episodi è dedicata ai deliri di Gouda Jouji, un ragazzo che si trasferisce nella classe di Akane e si innamora perdutamente di lei; per tentare di conquistarla fa di tutto, ma l'unica cosa che ottiene è quella di ricoprirsi di ridicolo e di far arrabbiare sempre di più Akane, che non apprezza la sua dichiarazione d'amore né la sua insistenza per tentare di convincerla a mettersi insieme a lui. Jouji però è estremamente testardo, e alla fine i duri e ripetuti allenamenti solitari per migliorarsi nel nuoto suscitano la curiosità di Akane.

Ho trovato troppo esagerate le - lunghissime! - parti dedicate all'ossessione di Jouji per Akane; le scene in cui lui si mette alla guida di un robot sembrano un riferimento a "Neon Genesis Evangelion" o ad altri anime simili, ma la scelta dei produttori di intrecciare i combattimenti dei robottoni con la storia principale mi è sembrata molto infelice. Fuori luogo anche i momenti ecchi che hanno per protagonista la sensuale professoressa dotata di un seno imponente, così come l'indugiare eccessivamente sulle mutandine di Chizuru o sulle forme di Akane contenute a stento dal costume da bagno: momenti ancora più spinti e espliciti erano presenti anche nella serie principale, ma qui siamo nel puro fanservice, che mi sembra fuori luogo quando è inserito in un anime che vorrebbe essere drammatico.
Qualcosa di buono però, se si ha la pazienza di aspettare, si trova: un cameo di Haruka piuttosto intenso, un buon riassunto fatto da Akane della storia d'amore tra Haruka e Takayuki, e lo sfogo di Akane che riesce a parlare dei suoi sentimenti e dei suoi sogni. Le parti serie però si perdono all'interno dei tre episodi, che si fanno notare soprattutto per la loro vena demenziale.

Chi ha apprezzato "Kimi ga Nozomu Eien" farebbe bene a stare alla larga da questi episodi, rischierebbe di rovinare l'atmosfera che si è creata vedendo un buon slice of life dai toni drammatici. Chi invece apprezza le opere demenziali e grottesche si accomodi e si diverta pure, ma sappia che questo spin-off ha ben poco a che vedere con la serie principale.