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Devo ammettere che non avevo grandi aspettative per questo anime, e devo anche ammettere che mi sono sorprendentemente ricreduta.
In generale, non è che mi attirino molto le serie che trattano di sport, ma ho voluto comunque guardare “Yuri!!! on Ice” dopo aver letto svariate recensioni positive sul web di come anche altre persone si siano ricredute dopo averlo visto.

L’anime ruota attorno alla figura di Yuri, un pattinatore artistico su ghiaccio un po’ ‘sfigato’, nel senso che è bello e bravo, ma lui non lo sa; e del belloccio Victor, altro pattinatore pluripremiato, che decide sua sponte di diventare l’allenatore di Yuri, perché lui invece riesce a vedere quanto questo sia bello e bravo.
Ho molto apprezzato come è raccontata la storia, di come si parli del passato di Yuri e del perché ha deciso di pattinare, facendoti avvicinare sempre di più al protagonista. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, hanno tutti una personalità ben definita.
I disegni sono molto carini e altrettanto fluidi, soprattutto nelle scene di pattinaggio, rendendo molto gradevole la visione della serie.

Purtroppo, non posso dare i massimi voti a quest’anime per diversi motivi.
Inizio dicendo che a mio parere la serie è troppo breve, e a lungo andare queste scene di pattinaggio durante le gare stufano un po’. Ci sono poi episodi interi che mostrano quasi esclusivamente le esibizioni dei concorrenti. Sarebbe stato carino tra una gara e l’altra far vedere anche qualcos’altro, ad esempio scene dove il protagonista si allena e suda come un matto a fare quei dannati salti, che pare che all’inizio faccia schifo a farli, poi d’un tratto li sa fare; e quando ha imparato, dico io?
Sarebbe stato anche bello sapere qualcosa di più sulla storia di Victor. Mi rendo conto, però, che, se avessero fatto più episodi, magari avrebbe anche stancato la solita solfa di questo che pattina, e poi fa schifo, e allora si allena, e quindi altra gara, e così in loop.
Per non parlare del fatto che spesso hanno riciclato le stesse animazioni di pattinaggio.

La sigla iniziale è molto piacevole, sono stata quasi tentata a non saltarla un paio di volte, anche perché, a essere sincera, solitamente non ci presto molta attenzione. Il fatto che sia in inglese conferisce alla sigla un certo je ne sais quoi, dato che i personaggi sono tutti di nazionalità diverse.

In conclusione, se cercate una serie carina, corta, piacevole da guardare e senza troppe pretese, fa sicuramente al caso vostro.