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9.0/10
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Il titolo di quest'opera parla da sé: "Death Note", il Quaderno della Morte.
Inizio la mia recensione premettendo che questo è stato uno tra i miei primi anime, consigliatomi da un paio di amici amanti del mondo e della cultura giapponese. Inizialmente la trama non mi attirava moltissimo, ma in poco tempo mi sono dovuta ricredere.
Credo non servano resoconti riguardo la trama dell'anime, probabilmente una tra le opere nipponiche più famose di sempre, pertanto mi concentrerò sul mio personale parere in merito.
Il protagonista, Light Yagami, mi ha da subito attratta moltissimo; non si tratta del solito eroe protagonista, bensì di un ottimo personaggio con una caratterizzazione altrettanto ottima.
Stessa cosa vale per l'acerrimo rivale di Light, L, una sorta di Sherlock Holmes del 21° secolo.
Gli scontri tra i due personaggi, episodio dopo episodio, mi hanno lasciata incollata allo schermo per ore, in attesa di scoprire cosa accadesse nella puntata successiva. I colpi di scena non sono per niente scontati, e questo è un punto a favore dell'anime.
Ho amato particolarmente la figura di Ryuk e degli Shinigami in generale, un po' meno il personaggio di Misa Amane, che, seppure abbia una certa importanza all'interno della storia, mi è risultata parecchio fastidiosa.
Purtroppo, la seconda parte dell'opera mi ha coinvolta meno rispetto alla prima, e proprio per questo motivo non le attribuisco il punteggio pieno.
In definitiva, consiglio a tutti quanti la visione di "Death Note", soprattutto per chi è in cerca di qualcosa di emozionante e ricco di colpi di scena.