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Vampiri. Un genere fantasy abusato negli ultimi anni, ma che nel 2009 era ancora abbastanza "originale". La storia non è molto innovativa: la protagonista, segretaria modello, è stata appena spostata di reparto e affidata ad uno dei dirigenti dell'azienda, un dispotico e affascinante, quanto donnaiolo uomo dai modi non molto affabili che cela un oscuro segreto. Dall'iniziale antipatia reciproca si passa, più o meno lentamente, ad un legame bizzarro (sicuramente non ortodosso) che porterà i due a essere molto intimi. In seguito a vari tiri e molla, i due riusciranno a trovare un loro equilibrio lontano dal sole.

I personaggi sono probabilmente abbastanza stereotipati, ma non mi sono dispiaciuti affatto. Kaya mi piace come personaggio, è intelligente, gentile, è ironica e fa delle facce buffissime; è la classica brava ragazza ma con quel non so che di autorevolezza che non ti permette di metterle i piedi di sopra. Se ti risponde a tono mantiene sempre un dolcissimo e professionale sorriso, che non si può non adorare. Kyouhei, dal canto suo è il classico cattivo ragazzo: donnaiolo, orgoglioso, dispotico, incapace di mostrare i suoi sentimenti, incredibilmente sexy. Le parti che più ho apprezzato di lui sono quelle in cui perde la maschera di uomo, o meglio dire vampiro, tutto d'un pezzo. Le frasi che dicono sono, a volte, un po' ripetitive, ma considerando che il più delle volte sono pensieri, non l'ho trovato particolarmente seccante!

Sicuramente nulla di nuovo, ma seppur visto e rivisto non l'ho trovato noioso, anzi, i disegni di Tomu sono talmente incantevoli che mi hanno ammaliato. Il tratto è delicato, dalle tinte un po' dark, si sofferma nei particolari solo quando questi sono rilevanti, per il resto si mantiene concentrato sui personaggi, dando risalto alle espressioni del viso. Davvero molto, molto bello. Il disegno è sicuramente il punto di forza dell'opera.

Considerando il genere aspettatevi tanta, tanta (ho detto tanta?) passione. Così tanta passione che il manga potrebbe andarvi a fuoco! Ma ho apprezzato anche questo, nell'opera di Tomu. In altri josei ho trovato delle scene spinte che scivolavano più sulla molestia che sul piacere di coppia! Ma il tratto delicato di Tomu rende tutto elegante e mai volgare. Scivola nella sensualità senza risultare rozzo, una cosa difficile per un genere in cui le scene esplicite sono all'ordine del capitolo!

L'unica nota dolente è la pubblicazione italiana. Sebbene la Goen abbia mantenuto le cover originali, che trovo meravigliose, sono alquanto delusa dell'operato della casa editrice! Ha annunciato l'opera nel 2012 per pubblicare il primo volume solo nel 2014, e finire con l'ultimo volume alla fine 2019. E' stata un'odissea praticamente.