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Il titolo lascia intendere che si tratti del sequel della storia che noi tutti conoscevamo, e che ho perciò comprato con enormi aspettative, dato che il finale, sebbene abbastanza definito, lasciava un interrogativo fondamentale, e proprio sulla protagonista.
Purtroppo però le mie aspettative sono state enormemente deluse, così tanto che appena chiuso il volume mi sono pentita amaramente di aver buttato via i miei soldi in questo modo. Ecco perché ora mi ritrovo a scrivere questa recensione a caldo, per sfogarmi!!!
E' vero, il volumetto è ambientato (molti) anni dopo la conclusione della storia di Utena, e meno male che la cosa è specificata fin dall'inizio, altrimenti non avremmo mai potuto capirlo, perché i personaggi hanno esattamente lo stesso aspetto (scelta narrativa per riconoscerli, spiega l'autrice stessa, che però non mi sento di condividere). E' suddiviso in 3 racconti, che si soffermano ciascuno su alcuni comprimari: il primo vede protagonisti Toga e Sayonji, il secondo Yuri ed il terzo Miki e la sua gemella, Kozue. Tutti si sono dedicati a ciò che avremmo potuto pensare avrebbero fatto fin dalla lettura di Shoujo Kakumei Utena, tutti si trovano a superare certi loro conflitti interiori, e tutti (ecco l'elemento in comune fra le storie) effettivamente hanno a che fare con Utena, ma in un modo a mio avviso strano... per la spesso citata rivoluzione, ovvio, dato che lei è la "filette rivolutionaire", ma cosa sarebbe alla fine questa fantomatica "rivoluzione"? Sinceramente, io non sono riuscita a capirlo... Non so se sia un problema solo mio, se una mia mancanza di attenzione o di scarsa affezione per Utena ed Anthy o un'ambiguità voluta nella narrazione... E perché Utena ha quell'aspetto? Esiste davvero o si trova solo un un viaggio mentale degli altri? E che dire di Anthy? Ho letto questa storia nella speranza di chiarirmi alcune idee, invece... confusione, confusione e confusione, altro che rivoluzione!!!
La lettura non è stata spiacevole, anche perché lo stile di disegno della Saito è sempre stupendo e fino all'ultima pagina ti aspetti che si arrivi a qualcosa di concreto, ma secondo me questo sequel omaggio all'anniversario così strutturato si sarebbe potuto evitare tranquillamente, perché non aggiunge e (forse!) non toglie nulla alla storia principale.
Dò un 5 per i disegni e per associarmi all'omaggio della Saito, ma il mio consiglio è: spendete diversamente i vostri soldi, ci sono molte altre opere ben più meritevoli in giro!!!