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È mai giusto uccidere una persona?

Angosciante e asfissiante.
Definirei così l'opera prima di Yae Utsumi, in cui cinque ragazzi sono coinvolti nell'omicidio del violento padre di Shintaro, uno di loro proporrà di seppellire in una grotta il cadavere e di far firmare da ognuno dei cinque un patto di sangue per il quale ogni anno dovranno ritrovarsi sul luogo della sepoltura rinnovando il loro rapporto di amicizia e fedeltà.

Ci sarebbero tanti spunti di riflessione per le tante pesanti tematiche trattate da questo fumetto: si parla di violenza sessuale, pedofilia, della chiusura della/nella società giapponese verso il prossimo e addirittura del tema dei clochard. Dico ci sarebbero perché seppur mai decontesualizzate queste tematiche non sono approfondite dalla mangaka, ma non definirei ciò come difetto, anzi determinate situazioni contribuiscono ad aumentare nel lettore un forte senso di angoscia e sgomento, una sensazione quasi di impedimento nel girare le pagine che però viene colmata da un ottima dose di curiosità che il manga riesce a proporre per bene.

Quelli che invece potremmo definir esplorati in maniera soddisfacente sono i topoi dell'omicidio e del legame tra degli amici con diverse personalità. Nulla è perfettamente come ci appare e come crediamo sia.
"Ossa" mostra, nasconde, distrugge e ricompone in sette volumi legami d'amore, d'affetto e di fiducia.
Quello che alla fine resta è la consapevolezza della crudeltà di cui l'uomo può essere capace, ma dalla quale ci si deve allontanare vivendo per ciò che amiamo.

Non perfetto, ma davvero una bella storia.