Recensione
"Dr. Ramune -Mysterious Disease Specialist-" è una serie andata in onda durate la stagione invernale del 2021 e tratta dall'omonimo manga pubblicato in Giappone dal 2017 al 2021. Questa serie è stata prodotta dallo studio "Platinum Vision" e vede come protagonisti il dottore Ramune specializzato in malattie misteriose e il suo assistente, Kuro, risolvere e curare queste malattie che colpiscono diverse persone.
Oltre ai due protagonisti, altri personaggi più rilevanti e ricorrenti nel corso degli episodi sono Nico e Ayame, la nonnina. Dei due protagonisti si acquisisce qualche informazione in più solamente verso la fine con l'arrivo del maestro di Ramune, Momiji, mentre sia di Ayane sia di Nico che dello stesso Momiji si sa molto, molto poco.
Comunque, episodio dopo episodio si capisce sempre di più riguardo queste malattie misteriose, come una persona possa svilupparle e come possono essere curate. Di certo si tratta di "modificazioni" particolari di una parte del corpo per cui Ramune dovrà cercare una soluzione.
Si tratta di un serie composta da dodici episodi nei quali si alternano momenti alquanto seri, trattando anche temi di un certo spessore, e altri invece leggeri e divertenti. Ai lati positivi, si affiancano però anche quelli negativi, come il fatto che la maggior parte degli episodi (soprattutto all'inizio della serie) siano autoconclusivi, non andando a creare, quindi, una vera e propria storia continuativa.
Il comparto tecnico non è male, anche se poteva essere fatto di meglio. Il character design non mi convince molto e le animazioni non sono eccellenti. Discorso differente, invece, per quel che riguarda le OST, che mi sono sempre piaciute, così come l'opening "SHAKE ! SHAKE ! SHAKE ! " di Yūma Uchida e, un po' meno, anche l'ending "Arukashia" di saji.
In definitiva, si tratta di una serie piacevolissima da guardare, con qualche colpo di scena qua e là e con diversi momenti comici. Nonostante ciò gli episodi autoconclusivi non costituiscono un punto di forza della serie, che però si risolleva durante gli episodi finali.
Di certo la consiglio e, anzi, ne guarderei piacevolmente una seconda stagione!
Voto: 7,5/10
Oltre ai due protagonisti, altri personaggi più rilevanti e ricorrenti nel corso degli episodi sono Nico e Ayame, la nonnina. Dei due protagonisti si acquisisce qualche informazione in più solamente verso la fine con l'arrivo del maestro di Ramune, Momiji, mentre sia di Ayane sia di Nico che dello stesso Momiji si sa molto, molto poco.
Comunque, episodio dopo episodio si capisce sempre di più riguardo queste malattie misteriose, come una persona possa svilupparle e come possono essere curate. Di certo si tratta di "modificazioni" particolari di una parte del corpo per cui Ramune dovrà cercare una soluzione.
Si tratta di un serie composta da dodici episodi nei quali si alternano momenti alquanto seri, trattando anche temi di un certo spessore, e altri invece leggeri e divertenti. Ai lati positivi, si affiancano però anche quelli negativi, come il fatto che la maggior parte degli episodi (soprattutto all'inizio della serie) siano autoconclusivi, non andando a creare, quindi, una vera e propria storia continuativa.
Il comparto tecnico non è male, anche se poteva essere fatto di meglio. Il character design non mi convince molto e le animazioni non sono eccellenti. Discorso differente, invece, per quel che riguarda le OST, che mi sono sempre piaciute, così come l'opening "SHAKE ! SHAKE ! SHAKE ! " di Yūma Uchida e, un po' meno, anche l'ending "Arukashia" di saji.
In definitiva, si tratta di una serie piacevolissima da guardare, con qualche colpo di scena qua e là e con diversi momenti comici. Nonostante ciò gli episodi autoconclusivi non costituiscono un punto di forza della serie, che però si risolleva durante gli episodi finali.
Di certo la consiglio e, anzi, ne guarderei piacevolmente una seconda stagione!
Voto: 7,5/10