Recensione
Last Hope
5.0/10
La speranza di vedere qualcosa in grado di spiccare e rendersi riconoscibile in mezzo alla maggior parte delle numerose produzioni moderne svanisce già dopo il primo episodio; eppure avevo un'ultima speranza, ovvero vedere un anime discreto in grado di intrattenermi sufficientemente, ma ahimè "Last Hope" si dimostra nel complesso solo mediocre.
Si inserisce nel genere distopico/post-apocalittico, in cui qualcosa va male e l'umanità è sull'orlo dell'estinzione. Ci sono insetti giganti e mecha guidati dai protagonisti che li affrontano, per farla breve. E poi tante idee confuse: dal gatto di Schrödinger, e i relativi multiversi, a qualche sacerdotessa, il concetto di famiglia, uno scienziato svampito, qualche bella ragazza, arti marziali, mercenari e così via... un mix che è palesemente improbabile. Una cosa che mi infastidisce è la creazione di teorie scientifiche con paroloni vari messi a caso per dare giustificazione a qualcosa che non è che abbia bisogno di spiegazioni realistiche alla fine. I personaggi sono degli stereotipi già visti e rivisti, hanno un buon character design, mentre gli scontri sono fatti in computer grafica e non posso dire che riescano sempre visivamente appaganti.
La serie prosegue in modo incolore, con un ritmo narrativo altalenante, con qualche momento più interessante verso il finale di stagione, ma che evidenzia l’incertezza della trama, l’improbabilità dell’ambientazione e soprattutto l’inconsistenza delle motivazioni di protagonisti e antagonisti.
"Last Hope" non è un disastro, alla fine si lascia quasi vedere, ma risulta una produzione mediocre, senza una valida idea di sottofondo e senza una particolare cura sotto alcun aspetto.
Si inserisce nel genere distopico/post-apocalittico, in cui qualcosa va male e l'umanità è sull'orlo dell'estinzione. Ci sono insetti giganti e mecha guidati dai protagonisti che li affrontano, per farla breve. E poi tante idee confuse: dal gatto di Schrödinger, e i relativi multiversi, a qualche sacerdotessa, il concetto di famiglia, uno scienziato svampito, qualche bella ragazza, arti marziali, mercenari e così via... un mix che è palesemente improbabile. Una cosa che mi infastidisce è la creazione di teorie scientifiche con paroloni vari messi a caso per dare giustificazione a qualcosa che non è che abbia bisogno di spiegazioni realistiche alla fine. I personaggi sono degli stereotipi già visti e rivisti, hanno un buon character design, mentre gli scontri sono fatti in computer grafica e non posso dire che riescano sempre visivamente appaganti.
La serie prosegue in modo incolore, con un ritmo narrativo altalenante, con qualche momento più interessante verso il finale di stagione, ma che evidenzia l’incertezza della trama, l’improbabilità dell’ambientazione e soprattutto l’inconsistenza delle motivazioni di protagonisti e antagonisti.
"Last Hope" non è un disastro, alla fine si lascia quasi vedere, ma risulta una produzione mediocre, senza una valida idea di sottofondo e senza una particolare cura sotto alcun aspetto.