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    9.0/10
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    Non sempre è necessario creare qualcosa di nuovo e originale per riuscire a intrattenere e divertire. Reduce dalla visione della prima stagione di "Kaiju No. 8", non vedevo l'ora di vederne di più, e mi succede di rado, soprattutto con tematiche che strizzano l'occhio al genere shonen o comunque dove i combattimenti hanno buona parte del focus. Anzi, in genere ho bisogno di staccare un po', visto che diventano in fretta ripetitivi.
    Cosa ha "Kaij1 [ continua a leggere]
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    Dopo molto tempo mi sono trovato finalmente con l’opportunità di vedere al cinema un film inedito di Miyazaki; ammetto che non ci speravo davvero più. Credevo che la sua ultima dichiarazione di ritiro fosse una scelta verosimile, visto anche il tipo di film e le tematiche che aveva proposto con “Si alza il vento”, ma è pur vero che cose ne sono successe moltissime da allora e, alcune di queste, indubbiamente hanno dato motivo al regista di dedic1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    Mi sono avvicinato a “Solo Leveling” perché ne ho sentito parlare molto da diversi amici. Sapevo di trovarmi davanti a un classico shonen di combattimento con elementi RPG, come ne ho visti tanti, ma in effetti l’inizio si dimostra molto incalzante e l’idea dell’infrangere le regole e stravolgere l'ambientazione inizialmente presentata l’ho trovata accattivante. C’è inizialmente un intelligente ed efficace uso dei momenti narrativi, che rendono1 [ continua a leggere]
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    La serie parte bene, con una ambientazione interessante e un protagonista dalle ottime premesse. Lo stile cyberpunk si nota tutto, graficamente risulta particolare e accattivante, così come tutto quello che ruota intorno la tecnologia e pure i comprimari sembrano sopra le righe al punto giusto per rendere l'opera una quella che sarà in grado di farsi ricordare.

    Sfortunatamente, non riesce a decollare, per una strada che risulta raccontata in m1 [ continua a leggere]
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    "Vampire in the Garden" non risulta convincente: si capisce dove vuole arrivare, ci prova mettendo in campo un bel comparto visivo e sonoro, ma risulta poco credibile.
    La storia, una rivisitazione di "Romeo e Giulietta", ma senza una vera e propria parte amorosa, mostra come una vampira e un'umana decidano di rompere le convenzioni e regole del tempo e vivere in libertà, cercando l'Eden in cui le due specie possano convivere. Non particolarment1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    La speranza di vedere qualcosa in grado di spiccare e rendersi riconoscibile in mezzo alla maggior parte delle numerose produzioni moderne svanisce già dopo il primo episodio; eppure avevo un'ultima speranza, ovvero vedere un anime discreto in grado di intrattenermi sufficientemente, ma ahimè "Last Hope" si dimostra nel complesso solo mediocre.

    Si inserisce nel genere distopico/post-apocalittico, in cui qualcosa va male e l'umanità è sull'orlo1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    Ho visto, senza approfondire la tematica del film, "Belle" al cinema e nel complesso sono felice di averlo visto, anche se non nego che, per certi aspetti, il film mi abbia deluso.

    Parto dagli aspetti negativi, ovvero una trama che ritengo un po' involuta e poco approfondita: a parte i chiari riferimenti alla nota fiaba, ritengo che la tematica relativa all'alterego online, in questo caso così popolare, sia stata chiaramente poco sfruttata e s1 [ continua a leggere]
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    "The Witcher: Nightmare of the Wolf" è un prequel della serie TV ospitata e prodotta sempre da Netflix e riesce in un'ora e mezza circa a illustrare aspetti dell'ambientazione che la serie TV, nonostante fosse molto più prolissa e complessa, fatica a coprire.

    Si tratta principalmente di un lungometraggio in cui l'azione non è mai lesinata ed è sempre realizzata in modo spettacolare, ma è ben di più che una continua sequenza di combattimenti. Am1 [ continua a leggere]
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    Non ho intenzione di spendere troppe parole per la serie: è un prodotto piuttosto deludente, realizzato tecnicamente male e che avrebbe uno spunto con potenzialità, tra le altre cose ben identificate dal trailer, ovvero il discorso della trasformazione in insetti improvvisa, la paura, magari un discorso di segregazione e di insetti rimasti umani nello spirito.

    Invece trovo altro, trovo tanti temi: gli insetti sì, ma un tema militare, una ambie1 [ continua a leggere]
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    Serie tratta da una serie di videogiochi che non ho avuto modo di provare, trasposta in sette episodi che presentano una trama orizzontale, ovvero il percorso del protagonista per ottenere la sua vendetta, e una struttura prettamente episodica in cui c'è da sconfiggere il "boss di fine livello". Si nota palesemente l'origine videoludica, in un modo che ho trovato spesso eccessivo. Sebbene il numero di episodi sia limitato, è riuscito a risultare1 [ continua a leggere]
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    "La Ricompensa del Gatto" si è dimostrato un film che incarna pienamente i canoni più classici dello Studio Ghibli, ma che tuttavia non risulta né come tecnica né come spunto e trama proposta così appariscente e significativo nella filmografia dello studio di animazione. Si tratta di uno spin-off, o perlomeno un contributo, a un personaggio che potete trovare nel superiore "I sospiri dei mio Cuore". Forse per questo motivo risulta un film un po'1 [ continua a leggere]
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    Questa serie TV è davvero molto strana e insolita. Mi sono avvicinato ad essa in quanto mi piaceva l'ambientazione, in qualche modo vicina all'Italia, così come il filone criminale investigativo. Già da subito è chiaro che non è quello che può sembrare dai primi minuti, ed è un eufemismo dire che andando avanti le cose si fanno sempre più strane.

    I personaggi sono molto diversi e sono parecchi, forse anche troppi, tra antagonisti e protagonisti1 [ continua a leggere]