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1.0/10
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"Toradora!" è un anime che trovavo ovunque come la gramigna, uno tra gli anime romantico-scolastici consigliato e non solo, uno dei "migliori", con recensioni entusiasmanti. Già ho provato una volta a guardarlo e l'ho subito bypassato. Poi ho pensato di dargli una seconda possibilità.

I protagonisti sono una tsundere problematica e un ragazzo che deve sobbarcarsi il peso di una famiglia mono-genitoriale con una ragazza madre. Entrambi i ragazzi sono soli con famiglie difficili alle spalle; non mi soffermerò sui singoli personaggi, tanto, per questo, ci sono molte altre recensioni entusiaste che ne parlano. La mia non lo sarà. Ho odiato "Toradora!" dal profondo. Questa tsundere pseudo-loli che ha degli atteggiamenti assurdi, egocentrici, ignoranti e maleducati l'ho trovata assolutamente insopportabile. Persino Vecna è un personaggio più amabile di lei: in fondo ha avuto un'infanzia difficile ed era solo e incompreso. Sino all'ultimo, nonostante ci siano stati dei risvolti nella trama, purtroppo non ha fatto sgorgare in me neanche una scintilla di simpatia ed empatia, lei fino all'ultima scena ha fatto quello che voleva, fregandosene dei sentimenti delle persone.
Il protagonista, di contro, è completamente senza nervo, completamente assoggettato a una ragazzina che gli fa di tutto, gli ordina le cose, deve stare alle sue mattane altrimenti gli arrivano calci alla Goku allo stomaco che Bruce Lee levati proprio! Con anche dita negli occhi e calci sugli stinchi... mmh, forse anche altro. E il protagonista cosa fa? S'innamora? Che cos'ha, la sindrome di Stoccolma? Dopo che poteva scegliere? La realtà è perché "non" poteva scegliere, le belle ragazze con le lacrime agli occhi gli hanno detto: "Va da lei, è meglio"... che animi nobili! Vai dalla Tigre Palmare psicopatica e cuccatela.

È talmente fuori di ogni logica questo anime, che, se vedo Pollon che canta della polvere che dà allegria, mi sembra una reale divinità celeste: ora, però, devo capire cosa in "Toradora!" possa aver scatenato tutto questo entusiasmo. Non lo capisco. Forse fa talmente "bip" che chi scrive le recensioni ha voluto fare il gioco inverso: ovvero da un anime poco più che mediocre aumentare le stelle fino a 10, così, se molti mettevano punteggi alti, influenzavano la classifica e modulavano l'andazzo in positivo, di modo che la gente ci cascava e non poteva dire la verità, ma piccoli pezzi di verità, perché, sinceramente, tra questo anime e un capolavoro ci passa il treno del Dottor Strange solo andata per un multiverso ecocompatibile anti-calci sullo stomaco.

È un anime del 2008, quindi datato, con i personaggi molte volte appena abbozzati, tipo le mani o i piedi: un pugno in un occhio, che neanche un bambino di dieci anni disegna prospettive così al limite della decenza, che peggiorano con l'andare avanti dello stesso. Proporzioni, queste sconosciute: ma in fondo è un anime datato, quindi, nell'era del cellulare che ti dice quello che ti sei dimenticato dal frigorifero, i chilometri da qui all'Eurasia e quante volte è andato al bagno Brad Pitt (così, per curiosità), avere dei telefoni con ancora gli MMS fa quasi tenerezza. Ma la mia tenerezza finisce lì, anche perché, se parliamo del pathos tra loro due che si dichiarano, il mio frigo almeno mi offre i gelati e mi consola nelle sere afose estive, mi dona molto più calore del freddo emotivo di quella coppia.