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10.0/10
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"Ha tanti amici e grande è la bontà...". Ecco, Naoto Date è il personaggio più 'buono' degli anime-manga, nel vero senso della parola, anche se ormai è oggi quasi priva di significato e di seguaci. La meraviglia di questa serie sta tutta nell'amore gratuito e autentico che il protagonista nutre nei confronti degli orfani, ai quali decide di devolvere, mantenendo un rigoroso anonimato, tutti i suoi guadagni. Gli incontri sul ring sono indubbiamente emozionanti, coinvolgenti, veramente ben realizzati. Sono la dimostrazione tra l'altro che, in assenza di effetti speciali, la vera arte trova sempre l'occasione per raggiungere vette altissime.
E tuttavia ciò che rende la storia unica, commovente ed edificante è il contrasto fra le due 'facce' della vicenda: da una parte infatti si svolge la lotta serrata dell'Uomo Tigre contro l'organizzazione che pur lo ha cresciuto e plasmato come lottatore, non però anche come persona, cioè Tana delle tigri; dall'altro lato, Naoto Date, smessi i panni del lottatore, si prende cura degli orfanotrofi dell'intero Giappone, in particolare di quello che aveva ospitato lui stesso da bambino, ma anche di quelli che riesce a visitare personalmente durante i suoi viaggi di 'lavoro'. Agli scontri cruenti sul ring, fanno da contraltare degli incontri dolcissimi e di una rara tenerezza con i bambini ospiti degli orfanotrofi. Se la crudeltà del protagonista nei combattimenti è stata acquisita nel lunghi anni di tirocinio vissuti alla Tana delle tigri, l'amore profondo per i piccoli abbandonati dal destino proviene esclusivamente da un animo nobile innato, che nemmeno i malsani insegnamenti di una organizzazione criminale ha potuto conculcare o alterare. Insomma, Naoto Date rimane ancora oggi l'insuperato protagonista di una vicenda umana unica quanto a compassione e profondo amore per gli indifesi. Credo che sia soltanto uno il personaggio che lo affianchi, anche se non è il protagonista della serie cui appartiene (non è però nemmeno un personaggio secondario): Shu ("Hokuto no Ken"), non a caso nato sotto la 'stella della benevolenza'.