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4.5/10
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"Dorondororon" è una serie con un inizio tutto sommato buono, seppure con molti stereotipi (che -a dirla tutta- sono presenti in moltissimi altri manga, anche famosi). Il protagonista (Dora) ben scritto, e nel primo capitolo c'è una buona introspezione del personaggio, che ci porta a conoscere il personaggio e i motivi per cui aspira a diventare un samurai (la promessa fatta alla mamma, tra l'altro poi uccisa proprio da un mononoke). Come detto, la parte introspettiva non è solo buttata li in una frase, gli viene dato il giusto spazio, le giuste pagine. Molti altri aspetti, seppur stereotipati (il protagonista che non ha poteri, ma che usa un demone come alternativa, ecc.) funzionano come per tutte le altre serie.
Non a caso, direi, il primo capitolo ha avuto anche un ottimo posizionamento nella classifica della rivista (cioè non il primo, che ovviamente aveva la copertina e tutto il resto, il primo ad essere classificato).

Tra le altre cose, in alcuni punti la serie è molto ben fatta. Un aspetto che mi ha colpito è l'utilizzo di Kusanagi (il demone mutaforma utilizzato di solito come una spada) per proteggere Dora, infatti se nella maggior parte delle serie personaggi senza poteri (o senza poteri "di armatura") vengono sbalzati a metri di distanza contro oggetti solidi senza subire conseguenze (per il semplice motivo che "tanto è un fumetto", nel senso negativo della cosa) qui vediamo come Kusanagi gli faccia da spada per attaccare, da scudo per difendere e anche da "cuscino" quando appunto il personaggio viene lanciato a lunga distanza (insomma: qui il personaggio senza poteri per davvero non ha i poteri).Inoltre è molto fine l'utilizzo delle onomatopee per indicare il livello di forza (del tipo "doron" scarso, "dororon" medio, "dorororon" forte e così via).

Detto ciò, dopo un inizio ok, la serie è andata sempre peggio (cosa che si è vista anche nei rank) anche volendo ignorare il finale che, per forza di cose, non può essere al meglio, visto che è stato piuttosto affrettato.
La cosa è chiara già a partire dai disegni, che da grezzi ma chiari all'inizio, diventano a malapena decifrabili in molte occasioni.

Ma stesso discorso vale per i personaggi. L'ottimo trattamento riservato al protagonista non è stato riservato agli altri. La ragazza che compare fin dall'inizio esce subito di scena probabilmente perché non era piaciuta (aggiungo che sono abbastanza sicuro che se fosse stata un maschio avrebbe avuto un grande successo). Comunque la cosa non è una vera giustifica, viene semplicemente ignorato. Al suo posta si alternano una mera di altri personaggi, tutti buttati un po' li a volto col preciso scopo di morire e tutti equamente trattati con superficialità. Anche la parte dei combattimenti perde. Come detto all'inizio Kusanagi gli faceva da protezione ecc. Nel finale invece diventa un po' la classica serie in cui subisce i colpi, ma poi ce l'ha fa perché lui è il buono, è il protagonista, ecc.

Tutto questo, come detto, non è relativo al finale, ma alla parte centrale (lo so che parliamo di un manga brevissimo, ma mi riferisco alla parte antecedente all'arco finale e successiva ai primissimi capitoli).
Nel finale tutte queste vengono anche accentuate (ma come detto: serie segata = finale frettoloso).