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22 Luglio. Shinpei Ajiro, dopo molto tempo, torna nella sua isola natale per recarsi al funerale della sua amata amica d'infanzia, Ushio Kofune. Il triste evento dà modo al ragazzo di ritrovare tutti i suoi amici più cari, la sorella minore di Ushio, da sempre segretamente innamorata di lui, e vecchie conoscenze. Ma il ragazzo farà anche nuovi e strani incontri, nonché si ritroverà ad essere testimone di anomali accadimenti "spazio-temporali", e misteriosi fatti legati alle ombre delle persone.

"Summer Time Rendering" è una trasposizione animata di venticinque episodi, tratta dall'omonimo manga scritto e disegnato da Yasuki Takanaka, capace di incollare lo spettatore allo schermo fin dal primo episodio. Peccato che poi, con lo scorrere delle puntate, il coinvolgimento, per quanto mi riguarda, è andato via via ad affievolirsi.

Per atmosfere ricorda molto "Shiki": nella piccola isola tutti si conoscono, tutti sembrano cordiali, ma tutti sembrano avere qualcosa di terribile da tenere nascosto.
L'aria che si respira, dunque, è da subito inquietante e intrigante allo stesso tempo, resa ancor più angosciante dalla quasi assenza di un commento musicale, perlomeno nel primo episodio (dettaglio, questo, abbastanza inconsueto).
Per gli elementi fantascientifici che vi sono stati inseriti, ricorda invece "Steins;Gate", o anche, se preferite, "Re:Zero". Qui, però, non ci sono di mezzo dei forni a microonde o dei gatti fatati, no, tuttavia si capisce ben presto che quel 22 Luglio sarà una data non facilmente dimenticabile e "valicabile".

Eppure, questa serie, che si preannunciava davvero interessante, a mio avviso non ha saputo mantenere lo stesso grado di intrattenimento per tutta la sua durata. Il picco di interesse iniziale scema inevitabilmente nel prosieguo della storia, e per svariati motivi. Per esempio, le spiegazioni date ai vari eventi "anomali" spesso non sono risultate plausibili, o, addirittura, comprensibili, e certe soluzioni sono spuntate dal nulla a favore di questo o quel personaggio, a seconda della convenienza di una data situazione, ma senza un valido criterio. Inoltre, più volte si è avuta la sensazione che non ci fosse una linearità nella trama, ma che vi siano stati aggiunti, via via, dei "pezzi" in più, qui e là, tanto per rendere più corpose le vicende. Pezzi di puzzle, però, non molto compatibili con l'intero quadro da assemblare. Tuttavia, queste aggiunte, con lo scopo di confezionare per forza un colpo di scena per ogni puntata, hanno reso il tutto, a parer mio, più confusionario e meno accattivante, rendendolo un gran minestrone in cui infine non si riconoscono più gli ingredienti principali che davano in origine sapore e tono alla storia.
Per di più, a rendere il tutto meno convincente, son stati quei siparietti di fanservice davvero fastidiosi e fuori luogo, piazzati in contesti dove ci si aspetta di dover provare solamente sentimenti di tensione, paura e dolore. Se avevano lo scopo di alleggerire certe situazioni, hanno fallito ulteriormente, perché non hanno fatto altro che distogliere l'attenzione, sminuendo il valore della scena principale.
Ciò non toglie che, nonostante questa poca fluidità nella trama, gli episodi si son fatti seguire lo stesso. Complice un ottimo comparto grafico che, per colori, così caldi e luminosi, e animazioni, dove il massimo livello si è raggiunto nei vari combattimenti e scontri, ha dato un bel contributo a questa serie, rendendola attraente sempre, perlomeno da un punto di vista visivo.
Anche il comparto audio ha fatto la sua parte, in primis con la sua quasi assenza, nei primi episodi, poi accompagnando bene i momenti di maggior tensione e suspense, ma soprattutto nelle sigle, prima fra tutte la prima ending, "Kaika" di Cadode, che personalmente ho gradito davvero molto.

Non mi voglio dilungare commentando le caratteristiche dei vari personaggi, che non sono poi troppi, o nella descrizione di alcuni eventi, perché rischierei di rivelare notizie che farebbero perdere il gusto della sorpresa (e fintanto che c'è quella a tenervi incollati alla sedia, ben venga!), e non sarò di certo io a guastare l'effetto "colpo di scena".

Concludendo, non son se il mio giudizio sia obiettivo, se ho valutato giustamente questa serie o se mi sono fatta influenzare troppo dalla delusione di un'evoluzione che non era propriamente nelle mie corde. Forse non ero io dell'umore giusto per affrontare una serie simile, così ricca di accadimenti, e che non sono poi stata capace di comprendere a fondo tutte le informazioni ricevute e di metterle nell'ordine, e logica, giuste. Perciò questa serie non mi sento né di bocciarla né di lodarla, e dò come voto un 6 politico, da prendere, quindi, con le dovute pinze.

Quello che però mi sento di consigliare a chi si accingesse a seguire la serie (oltre che ad essere dell'umore giusto) è di vedersela tutta di filato. Credo che seguirla troppo dilazionata nel tempo (anche un episodio a settimana è troppo) vada ancor più a discapito della capacità di comprensione dell'intera storia. Forse, se la visione è più serrata e costante, si riesce a comprenderla e ad apprezzarla più di quanto l'abbia apprezzata la sottoscritta.
Buona visione.

Addì 22 Luglio 2022.