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7.0/10
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Complessivamente trovo "Blue Period" un'opera ben fatta e mi è piaciuto, di seguito vi spiego perché.

Il perno dell'intera storia è il protagonista Yatora, che viene caratterizzato molto bene, addirittura come ne ho visti pochi in tempi recenti, anche se personalmente non mi ha suscitato una particolare empatia. Si tratta di uno studente medio, senza particolari interessi o ambizioni, vive spensieratamente divertendosi con i suoi amici e studiando quanto basta. È un tipo concreto, non gli piacciono le cose astratte, come l'arte, per l'appunto.
In lui però c'è un disagio esistenziale di cui non si rende conto. Infatti, come gli fa notare la sua prof. di arte, fa ciò che piace agli altri (o che pensa che piaccia agli altri) e non ciò che piace a sé stesso. Un giorno però, un evento gli sblocca la vena artistica e si rende conto che è proprio disegnare quello che gli piace fare. Una passione che supererà la sua concretezza e la sua maschera sociale, d'ora in poi non baderà più a ciò che potrebbero dirgli gli altri.

Il tema della maschera sociale e del "fare ciò che ci piace" sarà presente anche su altri livelli. In generale, se si fa attenzione, la trama nasconde degli "off-topic" interessanti (un altro è la rivalità estrema in Giappone), da questo punto di vista non è assolutamente banale.

Dopo i primi due episodi scoppiettanti però la trama comincerà ad essere molto più semplice, Yatora vorrà entrare nell'accademia d'arte e si preparerà per sostenere l'esame d'ingresso.
Da qui in poi ho avuto la sensazione che le cartucce migliori fossero già state sparate e che non ci fosse più tanto da dire. Restano però le affascinanti scene di creazione artistica di Yatora e dei dialoghi di alto livello, specialmente con l'amica Riuji.
Ciò che però mi sento di dire è che la narrazione diventa oltremodo semplice. Yatora deve fare l'esame, punto. Diventa molto "plot-centrico". Questo rende gli episodi più lenti, meno carichi di contenuti e sembra che, non sapendo come occupare il tempo, si affidino a scene stirate al massimo, con lunghe conversazioni (anche di buon livello comunque) e riflessioni.

Tecnicamente parlando, trovo che alcune scene, quelle che concernono l'opera artistica, siano state fatte in maniera veramente eccellente. Le animazioni sono nella media e i disegni dei personaggi invece non mi convincono tanto ma comunque sufficienti.

In conclusione, ripeto che mi è piaciuto ,ma ho trovato una buona parte della serie un po' pesante e lenta.