Recensione
Demon Slayer
7.5/10
Ho letto questo manga vista la sua fama. E' relativamente corto, sui 200 capitoli/23 volumi e si legge bene.
Comincio parlando dei disegni, la cosa che ho visto essere più criticata di questo manga: secondo me sono bellissimi. Sono stile anni 80 ma questo per qualcuno vuol dire che vecchio=brutto. Non penso di capire questa cosa, ritengo questa mentalità indicare che ogni cosa moderna sia migliore delle più antiche. Quindi il pop moderno sarà sempre meglio del rock anni 80... o di talenti artistici classici di secoli scorsi! Ecco, qui si potrebbe dire molto. A me sono piaciuti, sono particolari e li ritengo belli!
La storia: il mondo di "Demon Slayer" mi è piaciuto abbastanza. Un mondo di demoni e cacciatori, semplice, senza troppe complicazioni, in stile giapponese. Gli stili di battaglia sono presentati in modo molto originale, però a mio parere un po' superficiali. Le mosse degli stili non hanno una base reale ma sono più un qualcosa di artistico, che perde un po' il senso proseguendo nel manga. In quanto arte mi piacciono, in quanto stili di lotta un po' meno.
L'evoluzione della trama è ok ma non è nulla di grandioso. Vado forse in controtendenza qui ma il mio parere è questo. La narrazione è un po' superficialotta e non c'è profondità. Ad esempio, l'eroe conosce un senpai più forte, si affeziona ma questo muore subito, lui ci resta male e lo vendicherà. In tutto ciò sono io lettore che non mi sono commosso, non sono riuscito a coinvolgermi, come ad esempio quando, in naruto, zabusa vede morire il suo discepolo. Questo può essere semplicemente dovuto al fatto che l'autore sia ancora un po' "acerbo" in questi termini o che ero più giovane io quando ho letto naruto e sono riuscito a coinvolgermi di più. Personalmente credo sia la prima.
Il "problema" per me è tutto qua: è acerbo. Non è una storia brutta ma nemmeno una storia complessa. E' qualcosa di semplice. Forse manca solo il giusto ritmo narrativo: come una canzone, ci vuole il forte e il piano, le pause, i momenti ricchi e quelli di suspence. Questo un po' forse mi è mancato.
Anche questo manga presenta il cosiddetto "buonismo", che a me non dispiace. Cosa intendo: ogni personaggio alla fine ritrova la luce. Per me rimane sempre una metafora della nostra vita sulla terra: nulla è veramente malvagio fino alla fine. Però nel fare questo non evita di far morire alcuni personaggi, il che ci sta.
Per quanto riguarda il finale... non dico nulla ma c'è un piccolo siparietto finale che mi è molto piaciuto e che secondo me riguarda in qualche modo l'eterno dilemma terrestre: cosa c'è dopo la morte? Ma questo è solo il mio giudizio personale.
Consiglierei la lettura? Certo!
Comincio parlando dei disegni, la cosa che ho visto essere più criticata di questo manga: secondo me sono bellissimi. Sono stile anni 80 ma questo per qualcuno vuol dire che vecchio=brutto. Non penso di capire questa cosa, ritengo questa mentalità indicare che ogni cosa moderna sia migliore delle più antiche. Quindi il pop moderno sarà sempre meglio del rock anni 80... o di talenti artistici classici di secoli scorsi! Ecco, qui si potrebbe dire molto. A me sono piaciuti, sono particolari e li ritengo belli!
La storia: il mondo di "Demon Slayer" mi è piaciuto abbastanza. Un mondo di demoni e cacciatori, semplice, senza troppe complicazioni, in stile giapponese. Gli stili di battaglia sono presentati in modo molto originale, però a mio parere un po' superficiali. Le mosse degli stili non hanno una base reale ma sono più un qualcosa di artistico, che perde un po' il senso proseguendo nel manga. In quanto arte mi piacciono, in quanto stili di lotta un po' meno.
L'evoluzione della trama è ok ma non è nulla di grandioso. Vado forse in controtendenza qui ma il mio parere è questo. La narrazione è un po' superficialotta e non c'è profondità. Ad esempio, l'eroe conosce un senpai più forte, si affeziona ma questo muore subito, lui ci resta male e lo vendicherà. In tutto ciò sono io lettore che non mi sono commosso, non sono riuscito a coinvolgermi, come ad esempio quando, in naruto, zabusa vede morire il suo discepolo. Questo può essere semplicemente dovuto al fatto che l'autore sia ancora un po' "acerbo" in questi termini o che ero più giovane io quando ho letto naruto e sono riuscito a coinvolgermi di più. Personalmente credo sia la prima.
Il "problema" per me è tutto qua: è acerbo. Non è una storia brutta ma nemmeno una storia complessa. E' qualcosa di semplice. Forse manca solo il giusto ritmo narrativo: come una canzone, ci vuole il forte e il piano, le pause, i momenti ricchi e quelli di suspence. Questo un po' forse mi è mancato.
Anche questo manga presenta il cosiddetto "buonismo", che a me non dispiace. Cosa intendo: ogni personaggio alla fine ritrova la luce. Per me rimane sempre una metafora della nostra vita sulla terra: nulla è veramente malvagio fino alla fine. Però nel fare questo non evita di far morire alcuni personaggi, il che ci sta.
Per quanto riguarda il finale... non dico nulla ma c'è un piccolo siparietto finale che mi è molto piaciuto e che secondo me riguarda in qualche modo l'eterno dilemma terrestre: cosa c'è dopo la morte? Ma questo è solo il mio giudizio personale.
Consiglierei la lettura? Certo!